martedì 29 dicembre 2009

Babbo Natale è morto, la Befana è a rischio 30-12-09

BABBO NATALE È MORTO, LA BEFANA È A RISCHIO

La morte di Babbo Natale è una di quelle notizie che ti arriva come uno schiaffo in faccia e ti butta a terra. Allora sai che il mondo non sarà più lo stesso, che un pezzo di te se ne va per sempre, che le luci si spengono sul sipario, che alba e tramonto non avranno più tutto quel fascino, che a fine anno non saprai più che cosa fare con lo «spirito del Natale», visto che tale persona cara, che ha alimentato i tuoi sogni, non esiste più. Ti senti deluso e amareggiato, sì tradito e con un nodo in gola. Come potremo mai continuare a vivere sereni, ora che Babbo Natale non c’è più?
     Andiamo per ordine. Dopo tutti i guai con la crisi e lo spettro della recessione, ora ci giunge pure questa triste notizia, che fa traboccare il vaso: secondo la famosa rivista investigativa «Cronaca Verace», al vero Babbo Natale hanno fatto, già da tempo, il funerale; e che quello, che si vede in giro, è solo una controfigura, usata per far risuonare gli euro nella borsa dei commercianti. Ci sono conferme e smentite. Le conferme vengono da importanti storici, sociologi e dal medico che gli avrebbe praticato l’autopsia. Le smentite provengono specialmente dalla Coca Cola e da varie associazioni di commercianti. Le associazioni dei consumatori non si sbilanciano, sebbene a qualcuno, credendo spenti i microfoni, è sfuggito che la notizia è vera. È stata presentata una mozione nel parlamento per accertare la verità; si farà una commissione d’inchiesta. Le potenti lobby sono intenzionate a tenere in piedi Babbo Natale, fosse anche artificialmente o per clonazione. Si preannunciano già scioperi e cortei a favore e contro. È probabile che il governo metterà l’ennesima fiducia per bloccare la commissione d’inchiesta; si sospettano forti interessi di alcuni ministri in lobby a favore del mito di Babbo Natale. Probabilmente si arriverà a un referendum, hanno confermato i Radicali. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Babbo-Natale_Befana_Mt.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Pentecostali nella versione 1.0, 2.0, 3.0 e oltre?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Pentec-caris_affin-distinz_R56.htm
Crisi di Natale e Natale con la crisi: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm

domenica 27 dicembre 2009

Pentecostali nella versione 1.0, 2.0, 3.0 e oltre? 28-12-09

PENTECOSTALI NELLA VERSIONE 1.0, 2.0, 3.0 E OLTRE?
Affinità e distinzioni fra pentecostali e carismaticisti

Un lettore, che lascio nell’anonimato, che chiameremo Eugenio Di Lampada, mi ha scritto chiedendo una spiegazione a quanto segue: Mi ha intrigato il contributo di Tonino Mele dove scrive: «Non è un caso che i fenomeni descritti più su facciano parte della “terza” o forse già “quarta ondata dello Spirito”, che altro non sono se non un’evoluzione della “seconda” e della “prima ondata”, dove hanno le radici i “pentecostali moderati”. E questo è un dato storico». Vorrei chiedere a Tonino se potesse spiegare più approfonditamente questa sua opinione.
     Quanto segue, nasce quindi — oltre dalla sollecitazione di tale lettore — da tali asserzioni pregresse di Tonino Mele su pentecostali e carismaticisti [http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Mov_prosper_uscita_MeG.htm]. Esse avevano suscitato le obiezioni da parte di due lettori (Antonio Capasso e Gianni Siena; [http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Mov_prosper_uscita2_Esc.htm; contributi 1+3]). Chiaramente daremo anche a questi due lettori occasione di precisare meglio il loro pensiero. Lo scopo è di accertare sia verità storiche, sia affinità, sia differenze all’interno del vasto fenomeno del pentecostalismo.
    Quando ho cominciato a leggere lo scritto di Tonino Mele, mi è venuto in mente il fenomeno degli aggiornamenti del WEB stesso (1.0, 2.0) e dei programmi per computer; questi ultimi si basano su un progetto iniziale e mostrano, di versione in versione, sia una continuità che una certa discontinuità. Mentre alcuni programmi mantengono una compatibilità con le versioni precedenti, altri sono arrivati a un punto tale che diventano incompatibili con le prime versioni del dato programma; allora solo delle particolari «patch» permettono di importare vecchi dati nel programma recente. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Pentec-caris_affin-distinz_R56.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Crisi di Natale e Natale con la crisi: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm

sabato 26 dicembre 2009

Happy Channukà?

Constato che, specialmente nel fronte carismaticista, si è in uso di mandare degli «happy hannukah» (o simili), pensando che significhi «buon natale» in ebraico! Alcuni di loro si titolano come «pastori» e altri come «profeti», oltre agli ingenui imitatori d’ogni gruppo e denominazione; l’ignoranza è alquanto diffusa. Se s’andassero a studiare l’origine e il significato, s’accorgerebbero che «channukà» è la festa della riconsacrazione del tempio al tempo dei Maccabei, proprio di quel tempio, di cui Gesù disse che non sarebbe rimasta pietra sopra pietra (Mt 24,1s). Nel «nuovo patto» non abbiamo edifici da commemorare. Il tempio è la chiesa stessa (1 Cor 3,16; 6,19).
     Channukà non ha quindi nulla a che vedere con la nascita di Gesù Messia. Se channukà è la «festa delle luci» (riaccese nel tempio), Gesù disse in una simile occasione: «Io sono la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12; 9,5).
     Come si vede: «Quasi uguale è del tutto diverso!». Non posso che augurare buon discernimento a tutti i confusi confusionari e confondenti, che credono di fare bella figura con un pizzico di sciccheria giudaizzante! (Nicola Martella).
     -> Da: Natale fra dubbi, attese e contorno: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Natale_dubbi_attese_OiG.htm

giovedì 24 dicembre 2009

Indagine su generi e amicizia 25-12-09

INDAGINE SU GENERI E AMICIZIA

Questa indagine è nata per caso. Un giovane mi aveva presentato una questione concreta, in cui era implicato nell’amicizia epistolare con una ragazza. Le reazioni di chiusura dell’altra ai suoi segnali di sola amicizia, gli avevano fatto capire come ci si possa fraintendere e come si differenzi il «pianeta maschile», quando si incontra con quello femminile. Invece di rispondergli nel merito, gli ho presentato un catalogo di domande perché egli stesso si schiarisse le idee. Da quest’ultimo è nato questa indagine. Dopo averlo presentato anche a una giovane donna e dopo gli aggiustamenti risultanti dalla difficoltà di comprensione di alcuni punti da parte del «pianeta donna», visto che era nato per un problema del «pianeta uomo», questo test è arrivato alla sua attuale forma.
Ognuno può partecipare a questa indagine ed esprimere la sua sincera opinione al riguardo. Chi partecipa, scarichi il questionario (http://puntoacroce.altervista.org/Zfranca/1-GeA-Questionario-1.doc; è un documento Word), lo salvi con nome (per mantenere l’originale), lo riempi al segno «●» e lo alleghi a un’email indirizzata al gestore del sito «Fede controcorrente» (punto-a-croce@tiscali.it). Tale questionario si può vedere anche online qui [http://puntoacroce.altervista.org/Zfranca/GeA0A-Questionario_Sh.htm]. {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Babbo Natale: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm
■ Crisi di Natale e Natale con la crisi: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm
■ L'albero di Natale: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Albero_natale_UnV.htm
■ Fra conservatori e fondamentalisti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental3_Mds.htm

martedì 22 dicembre 2009

Babbo Natale 23-12-09

BABBO NATALE

Nel primo contributo Vincenzo Russillo ha voluto provocarci con Babbo Natale, perché riflettiamo su tale figura che, da tempo, è entrata nell'immaginario collettivo col suo presunto «spirito del Natale». Nelle inchieste natalizie, che si fanno, relativamente poca gente, specialmente nelle nuove generazioni, sa che cosa significhi veramente il Natale. Invece di pensare alla rammemorazione della natività di Gesù Messia, grandi e piccoli pensano a tutt'altro: regali, famiglia, cenoni, party, Babbo Natale...
    Tale lettore inizia il suo contributo come segue: Si avvicina il giorno di Natale e, come da tradizione, i bimbi d’ogni paese s’affrettano a scrivere le loro letterine a Babbo Natale. Ricordo che, da più piccolo, lo facevo anche io molto spesso. Spesso sento dibattere dei genitori credenti, se sia giusto o meno far entrare il proprio figlio in questa logica. Io posso dire la mia da figlio; partendo dalla libera scelta d’ogni credente, spero si possa vivificare il dibattito per raggiungere dei punti comuni. La tradizione ci racconta di un certo vescovo Nicola, vissuto nel 4° sec. d.C., nato da famiglia cristiana e fatto santo dal cattolicesimo. Ci viene raccontato che era un uomo molto compassionevole e generoso, infatti l’eredità lasciata dai suoi genitori la distribuì sotto forma di doni alla sua morte. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Crisi di Natale e Natale con la crisi: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Babbo_natale_Mds.htm
Sono uscita dal movimento della prosperità: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Mov_prosper_uscita_Oc.htm

lunedì 21 dicembre 2009

Crisi di Natale e Natale con la crisi 21-12-09

CRISI DI NATALE E NATALE CON LA CRISI

Ormai manca poco a Natale. I miei bambini, quando vedono la mia barba, sempre più bianca, vi lascio immaginare a chi m’assomigliano... Le vetrine dei negozi e le strade delle città sono addobbate a festa. In alcuni paesi, come il mio, la parrocchia fa udire a tutto il paese le musiche di Natale, con lo sconcerto di qualche cittadino. Io che abito nella parte opposta del paese, riesco a sentirle abbastanza bene, immaginate una mia cliente che abita in una mansarda proprio davanti alla parrocchia e al suo campanile! Infatti ci ha chiesto di cambiargli gli infissi con delle finestre più insonorizzate.
     Con il Natale si presentano puntualmente anche le «crisi di Natale». Anzitutto per chi sarà costretto a vivere da solo questa ricorrenza, che per la maggioranza è sinonimo d’aggregazione allegra e festante. Ma anche per noi cristiani evangelici non mancano i motivi per avere le nostre «crisi di Natale». Ed è comprensibile, visto che non c’è traccia di questa festa nel Nuovo Testamento, il quale non ci dice neppure la data precisa in cui Gesù è nato. Però, dal momento che non c’è neppure un divieto preciso, c’è una certa libertà a festeggiare questa ricorrenza, e molti cristiani evangelici d’ogni denominazione se ne avvalgono. Una cosa comunque è certa: per ogni vero cristiano la nascita di Gesù di Nazareth ha un grande valore, a prescindere dal momento in cui questa è avvenuta e se si vuol festeggiarla o meno.
     Insieme al Natale quest’anno è arrivata però anche la «crisi». Per gli addobbi natalizi della Casa Bianca pare che siano stati riciclati quelli delle precedenti amministrazioni. Le stime dicono che gli italiani spenderanno meno del già magro 2008. Per invogliare la gente a comprare si è persino proposto d’anticipare i saldi di Gennaio e fare dei saldi prenatalizi. E pare che quest’anno il povero «Babbo Natale» comprerà i suoi regali sopratutto al mercatino o sulla rete web. Insomma, ci apprestiamo a trascorrere un «povero Natale», un «Natale in tono minore», un Natale che pare non sia il «miglior Natale »che la gente vorrebbe trascorrere. E tutto questo perché c’è la crisi! [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Natale_crisi_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Sono uscita dal movimento della prosperità: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Mov_prosper_uscita_Oc.htm
L’etica del corpo e dell’abbigliamento: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm

sabato 19 dicembre 2009

L'albero di Natale 19-12-09

L’ALBERO DI NATALE


Qualcuno mi ha passato una e-mail, che recita così: «A tutti i dottori della Parola, pace e gioia in Cristo Gesù! Avrei un quesito “natalizio” sulle origini pagane dell’albero di Natale, le palle appese, la simbologia dell’albero; quali retroscena pagani, misterici o occulti nasconde e se, secondo ciò che insegna la Bibbia, un cristiano dovrebbe fare l’albero. Magari è innocuo, ma sempre meglio sapere i rischi. Su internet trovo diverse teorie, addirittura d’origini cristiane databili al 1600 in Germania. Pochissime come al solito le fonti citate, quindi... Grazie ancora per il vostro lavoro e il vostro ministero».

     Un altro credente mi ha scritto riguardo a qualcuno che in un filmato parla della sua passata esperienza nella droga. Ciò che lo ha disturbato è stato «il grande albero di natale dei pagani» dietro di lui. Ho dato anche a lui uno pseudonimo.
     Non intendo cominciare a parlare nuovamente del Natale, avendolo fatto già da tempo con diversi articoli e temi di discussione in una sezione dedicata alle festività nella chiesa [http://puntoacroce.altervista.org/+At_Prassecclesia.htm#Festività]. Quando ero bambino, a Natale mio padre tornava dalla Germania con le valigie piene di dolciumi e regali e già per questo era una gran festa. I miei genitori ci facevano fare l’albero e il presepe, non perché fossero cattolici praticanti, anzi erano alquanto anticlericali, ma perché ciò faceva parte della cultura e del romantico «spirito del Natale». Quando mi convertii a dodici anni, mi associai a una chiesa evangelica, che aveva subito molti e pesanti osteggiamenti da parte del clero locale; era evidente che nutrisse un anti-romanesimo viscerale. Mi fu quindi insegnato che il Natale e l’albero fossero da ascrivere a pratiche pagane cristianizzate. Tale sospetto è rimasto anche quando in Germania trovai credenti evangelici conservatori, tra cui i famigliari di mia moglie, che festeggiavano con ovvietà il Natale e facevano l’albero, senza farsene scrupolo, essendo parte integrante della loro cultura religiosa. Penso che sono apparso molto singolare col mio atteggiamento ostile al Natale e alle cose che lo circondano. Rimando a tali articoli per illustrare il mio proprio travaglio col Natale.

     Attualmente non mi entusiasmano personalmente il Natale, il suo «spirito» e il suo albero, visto che li considero «scarti di produzione» di una cultura religiosa (s)cristianizzata e del commercio laico e religioso, che anima tutto ciò. Essendo per me appunto una questione, secondaria, periferica e contingente, non mi sento neppure di dover fare «crociate» anti-natalizie, né mi faccio tirare per la giacca da chi vorrebbe spingermi in tale ruolo. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Albero_natale_UnV.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Sono uscita dal movimento della prosperità: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Mov_prosper_uscita_Oc.htm
L’etica del corpo e dell’abbigliamento: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm
Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm

giovedì 17 dicembre 2009

Fra conservatori e fondamentalisti 17-12-09

FRA CONSERVATORI E FONDAMENTALISTI

Il seguente confronto si basa su un articolo precedente di Nicola Martella: La «C» conservatrice in UBEIC e i fondamentalisti [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental1_UnV.htm]. Nell'articolo «Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali» [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm] Paolo Brancè e Luciano Leoni hanno risposto a esso, e Nicola Martella ha fatto alcune osservazioni nel merito. Nell'attuale articolo conclusivo prosegue tale confronto, mettendo a fuoco quanto ancora rimasto in sospeso. Come ho già avuto modo di ribadire, ho molta simpatia per le posizioni scritturali e non liberali di questi fratelli, di là dalla «C» conservatrice presente nell'acronimo dell’UBEIC. Tuttavia, parlo fraternamente con loro come uno che non si identifica con gli attuali significati di «fondamentalismo» e di «conservatorismo».
    Essi iniziano scrivendo: Caro Nicola, innanzitutto ti ringraziamo per le parole di simpatia rivolte a noi. Tuttavia, permettici d’obiettare ad alcune tue affermazioni intorno all’UBEIC, che forse sono dettate da una nostra carenza nel non esprimere chiaramente il nostro pensiero, cosa che potrebbe aver condizionato una pacata riflessione nel merito. In primo luogo obiettiamo circa la tua affermazione riguardante il termine «conservatore» come termine ricavato dal mondo politico e «di natura logica e ideologica». Il termine «conservatore» è una espressione moderna coniata nell’ambito d’un panorama evangelico contemporaneo frazionato in differenti compagini ecclesiali con orientamenti teologici diversificati che sono classificati in chiese liberali e fondamentaliste. Ma la parola «fondamentalista» oggi ha una connotazione estremamente negativa, causando nella gente una decisa repulsione. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental3_Mds.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Sono uscita dal movimento della prosperità: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Mov_prosper_uscita_Oc.htm
L’etica del corpo e dell’abbigliamento: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm
Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm
E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm

lunedì 14 dicembre 2009

Sono uscita dal movimento della prosperità 14-12-09

SONO USCITA DAL MOVIMENTO DELLA PROSPERITÀ

Ci sono capitata per sbaglio nel movimento carismaticista. Ho frequentato per 14 anni la chiesa cattolica, avendo tra l’altro anche compiti «importanti», capogruppo, organizzatrice d’incontri e pellegrinaggi, e aiuto sacerdotale in segreteria. Già ero conosciuta come ribelle, perché mettevo avanti la Bibbia anche su altre pratiche, che ritenevo solo tradizioni, ma non leggi di Dio. Quando avvennero certi fatti, mi furono tolti tutti gli incarichi e fui relegata a un angolino, durante le messe, mentre sul banco dove stavo seduta io, non si sedeva più nessuno. Ero l’eretica appestata!
    Andai via dalla chiesa cattolica, piangente e frustrata e mi rivolsi a un pastore evangelico, che mi fu indicato. All’inizio trovai molto conforto (erano ben contenti che un’anima fosse sfuggita dalle menzogne delle tradizioni cattoliche). Fin qui tutto bene. C’è da dire che alcune «pratiche» erano simili a quelle della chiesa cattolica che frequentavo prima, per cui non m’ero insospettita: imposizione delle mani e conseguente caduta a terra in riposo dello spirito. Con una lieve differenza. Lieve?!? In questa chiesa evangelica chi «cadeva» a terra, cominciava a sussultare e alcuni addirittura, rotolandosi sul pavimento, cominciavano a ridere come forsennati, chi urlava, chi guaiva come un cane. Sembravano posseduti. Guardavo esterrefatta queste manifestazione e mi fu spiegato ciò, avvalendosi del brano di Atti 2,15. Mi fu spiegato: gli ubriachi cosa fanno? Barcollano, delirano, si buttano a terra, ridono da soli, eccetera. Quindi questi signori essendo ripieni di «spirito» (a questo punto non oso dire quale), si comportavano come gli ubriachi. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Mov_prosper_uscita_Oc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
L’etica del corpo e dell’abbigliamento: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm
Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm
E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm

giovedì 10 dicembre 2009

L’etica del corpo e dell’abbigliamento 12-12-09

L’ETICA DEL CORPO E DELL’ABBIGLIAMENTO

Questo confronto con Irene Bitassi è un approfondimento risultante dall’articolo «Abbigliamento fra casa e chiesa» e dal tema di discussione «Abbigliamento fra casa e chiesa? Parliamone». Qui Irene Bitassi pensa a voce alta, offrendo quale donna matura e credente spunti interessanti di riflessione riguardo al panorama controverso dell’etica del corpo e dell’abbigliamento e alle esperienze da lei maturare al riguardo. Ella mi ha scritto che questo «è un argomento, su cui sto riflettendo in questo periodo. T’invio perciò alcuni miei dubbi e considerazioni». Tutto ciò diventa occasione per un’analisi e una riflessione ulteriore da parte di Nicola Martella.
     L’intenzione non è quella di voler dire una parola conclusiva su tale tema, ma di offrire stimoli di riflessione e spunti di confronto. Il fine ultimo è certo che di mettere le nostre membra a disposizione non come strumenti d’ingiustizia, d’iniquità e di peccato, ma come strumenti di giustizia (Rm 6,13). Il corpo è l’unico luogo in cui (e con cui) possiamo trasgredire noi o far peccare gli altri (Rm 6,6.12; 14,20s), oppure glorificare e servire Dio (Rm 12,1s; 1 Cor 6,19s). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Etica_corpo_abbiglia_S&A.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm
E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm
Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm

mercoledì 9 dicembre 2009

Differenze teologiche tra Proto-Battismo e UCEBI 2: Soteriologia ed etica 10-12-09

DIFFERENZE TEOLOGICHE TRA PROTO-BATTISMO E UCEBI 2
Soteriologia ed etica

Paolo Brancè prosegue qui di seguito nella risposta alle domande di un lettore (Mario), che ha chiesto quali siano le differenze tra l’UCEBI e il Proto-Battismo. Per «Proto-Battismo» (o Vetero-Battismo) s’intende qui il Battismo delle origini. Si tratta di una serie di tre articoli, di cui qui presentiamo il secondo. La prima parte affronta la questione dell’ispirazione della Bibbia [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI1_ispirazione-BB_UnV.htm ]. La domanda dell'attuale parte è la seguente: Nell’UCEBI la soteriologia (dottrina della salvezza) è praticamente slegata dalla questione etica e, quindi, dalla riprensione biblica?
    Egli elenca dapprima vari punti della confessione di fede di Helwys, poi elenca quelli dell’UCEBI. Poi prosegue dicendo: «Come si può constatare, la confessione battista di Helwys, che è figlio della Riforma, non riporta il corollario teologico, che tutto sommato può essere anche accettato nelle sue linee generali, ma formula una confessione più strettamente biblica con riferimenti biblici. La serietà della loro confessione di fede era visibilmente percepibile nella serietà dell’adempimento etica cristiana, che trovava la sua ragione d’essere nella teologia della disciplina che l’UCEBI nega. C’è una stretta connessione tra la soteriologia e l’etica, cosa che è estremamente deficitaria nella spiritualità ucebina». Poi passa nel dettaglio a confrontare i seguenti punti discordanti: 1. Salvezza e disciplina della fede; 2. Liberalismo teologico ed etico; 3. Grazia a poco prezzo. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-UCEBI2_soter-etic_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm
Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm
■ Reinhard Bonnke e la sua auto-promozione: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-RBonnke_auto-promoz_Mds.htm

domenica 6 dicembre 2009

E il padrone lodò il fattore infedele (Luca 16,1-13) 07-12-09

E IL PADRONE LODÒ IL FATTORE INFEDELE (Luca 16,1-13)

Le questioni dei lettori
     ■ [1] Shalôm, caro Nicola, […] ti chiederei gentilmente di darmi una tua opinione sulla ostica parabola del fattore infedele di Luca 16,1-13. Ho sentito molte versioni interpretative, ma finora nessuna mi ha convinto appieno. Io stesso non riesco a comprenderla, particolarmente il versetto 9.
     ■ [2] Caro Nicola, ti chiedo, cortesemente, delucidazioni in merito all’Evangelo di Luca cap. 16, verso 8; perché il padrone lodò il fattore disonesto (infedele)? Ed anche Gesù nel verso 9, perché ci incoraggia a farci amici con le ricchezze ingiuste, i quali «amici», venendoci a mancare le ricchezze ingiuste, ci riceveranno nelle dimore eterne? C’entra la diversa cultura di quei tempi, che oggi non è facile capire, o può essere un giusto insegnamento teologico in un contesto difficile e contorto? Ringraziandoti in anticipo, ti invio un affettuoso saluto.

A tali questioni rispondo come segue: È un brano alquanto ostico e difficile. A impedirci di comprenderlo c’è probabilmente la nostra cultura occidentale e, in parte, il nostro senso morale; ammetto che per noi è difficile la comprensione di elementi all’interno di uno scenario culturale particolare, quale quello giudaico, del tempo di Gesù, nel quale c’erano certe ovvietà che a noi sfuggono. Un ostacolo alla comprensione sarebbero le manovre giustificatorie, spiritualistiche, accomodanti e moraleggianti che, di fatto, darebbero al testo un altro significato... [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fattore_infedele_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm
■ Reinhard Bonnke e la sua auto-promozione: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-RBonnke_auto-promoz_Mds.htm
La «C» conservatrice in UBEIC e i fondamentalisti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental1_UnV.htm

sabato 5 dicembre 2009

Spirito Santo e peccato di fornicazione 06-12-09

Ciccio Furetto, un «amico» di Facebook, ha postato su quello mio un video pubblicato da Salvatore Colucci e dal titolo «Gesù disse: Se tu credi vedrai la Gloria di Dio». La didascalia recita: «Chiesa Cristiana Pentecostale «Cristo e la salvezza per le nazioni» - pastore Federico Regalbuto». Io e altri abbiamo scritto un commento al riguardo per evidenziare i contenuti poco adatti alla testimonianza nel Web. A un certo punto tutti i miei commenti sono stati semplicemente cancellati. Li riporto su «Fede controcorrente», vista la scorrettezza di tali gestori. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-SSanto_fornicazione_S&A.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Post scriptumQuesta pagina è stata congelata dopo accordo telefonico con Federico Regalbuto. Egli, dopo avermi spiegato che era all'oscuro di tale video dal titolo «Gesù disse: Se tu credi vedrai la Gloria di Dio», messo in internet da Salvatore Colucci, si impegnava a farlo togliere. Egli ha compreso pure che tale video offende la sensibilità morale di molti credenti che l'hanno visto e si è reso contro che non aiuta alla testimonianza dell'Evangelo. Essendo accaduto che tale video è stato tolto, questo tema di discussione viene congelato e — se tale video non ricomparirà — questa pagina verrà cancellata definitivamente o usata per altro.

venerdì 4 dicembre 2009

E Dio era il Logos 05-12-09

E DIO ERA IL LOGOS

Ho una curiosità di greco e non saprei a chi chiedere, oltre a te. Sto tentando molto lentamente da autodidatta (e non so con quali risultati finali!) di studiare il greco del NT (a scuola avevo studiato solo il latino). Dal primissimo approccio con i testi in originale, ho notato che in Giovanni 1,1 la proposizione «Theos en o Logos» viene tradotta sempre con «o Logos» soggetto e «Theos» parte del predicato nominale. Queste tutte le Bibbie che sono riuscita a consultare:
     ■ Nuova Riveduta, Nuova Diodati, Nardoni: «la Parola era Dio»
     ■ CEI: «il Verbo era Dio»
     ■ Traduzione del Nuovo Mondo: «la Parola era un dio»
 
Non ho capito, però, perché dal punto di vista grammaticale non è l’opposto, cioè «Dio (soggetto) era la Parola (predicato nominale)», considerando che entrambi sono al nominativo. Il motivo è che «Logos» è soggetto delle due proposizioni precedenti? Oppure perché dei due nomi è quello che ha l’articolo? Oppure è un falso problema, perché «en» stabilisce un’identità reversibile e quindi si può tradurre in entrambi i modi? In italiano però la frase girata mi suona un po’ diversa. Mi rendo conto che è una finezza e che dovrei preoccuparmi d’imparare ben altro per il bassissimo livello, a cui sono; poi probabilmente il motivo sarà così semplice, che ti verrà da ridere. Ma questa cosa mi ha incuriosito tanto. Spero di non farti perdere tempo con questa e-mail, perché immagino che tu abbia meglio da fare che stare dietro a una questione del genere. Nel caso, cestinala e scusami. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-E-Dio_era_il-Logos_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm
■ Reinhard Bonnke e la sua auto-promozione: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-RBonnke_auto-promoz_Mds.htm
La «C» conservatrice in UBEIC e i fondamentalisti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental1_UnV.htm
Interrogativi sul cristianesimo giudaico: Dialogo senza Carlo Caruso: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giudeo-cristian_interrog_Sh.htm

mercoledì 2 dicembre 2009

Conservatori fra Fundamentals ed Evangelicali 03-12-09

CONSERVATORI FRA FUNDAMENTALS ED EVANGELICALI

L'UBEIC scrive: Carissimo fratello Nicola, pace a te. Ti ringrazio per la tua interessante disamina sul nostro «manifesto», questo mostra, ancora una volta, che affronti quello che ti viene proposto con attenzione e spirito critico, e questo è sempre un bene perché un confronto sereno permette di vedere le cose sotto punti di vista che magari non s’erano valutati precedentemente. Quello che tu hai evidenziato è sicuramente un punto che richiede una spiegazione, soprattutto oggi che, specie in Italia, vige una certa confusione in ambito evangelico.
     Come premessa voglio dirti che ci troviamo perfettamente d’accordo, come credo ogni persona di buona volontà, che nessuna «etichetta» salva o rende di per sé migliori; non è dicendosi «biblico», «fondamentalista» o «conservatore» che si diventa cristiani. Quello che conta è vivere concretamente la fede; però, proprio lo stato d’enorme «confusione», che ho citato sopra, pretende che chi si «propone» all’attenzione del prossimo, possa dare a quest’ultimo tutti gli strumenti utili per potersi formare un’opinione corretta e completa.
     Facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di spiegare, in senso storiografico, il termine «fondamentalismo» originario. I teologi conservatori americani redassero un documento durante una conferenza tenutasi nel 1895 a Niagara Falls nel quale presero posizione contro le nuove mode interpretative della Scrittura. Essi ribadirono: L’assoluta inerranza del testo sacro; La riaffermazione della divinità di Cristo; Il fatto che Cristo sia nato da una vergine; La redenzione universale garantita dalla morte e risurrezione di Cristo; La risurrezione della carne e la certezza della seconda venuta di Cristo. Fra il 1909 e il 1915 le idee elaborate nella conferenza di Niagara Falls si diffusero capillarmente nelle chiese protestanti per mezzo di due pastori battisti che pubblicarono una serie di volumetti dal titolo «The Fundamentals» e fu poi questo titolo che qualificò come «fondamentalista» il movimento, di cui si parla. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental2_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Reinhard Bonnke e la sua auto-promozione: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-RBonnke_auto-promoz_Mds.htm
La «C» conservatrice in UBEIC e i fondamentalisti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Conservat_vs_fondamental1_UnV.htm
Interrogativi sul cristianesimo giudaico: Dialogo senza Carlo Caruso: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giudeo-cristian_interrog_Sh.htm
I coniugi e l’onere della gestione familiare: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Coniugi_gestione_famil_GeR.htm

martedì 1 dicembre 2009

Reinhard Bonnke e la sua auto-promozione 02-12-09

REINHARD BONNKE E LA SUA AUTO-PROMOZIONE


Un lettore mi ha mandato il link del Facebook personale di un collaboratore della missione «Meta», che si occupa di far conoscere l’Evangelo ai mussulmani. Tale lettore mi ha invitato a constatare come, accanto all’apprezzabile lavoro di chiarimento sull’Islam dal punto di vista cristiano, sia presente materiale carismaticista e specialmente un filmato pubblicitario dell’attività dell’evangelista tedesco Reinhard Bonnke, importato da YouTube. Chiaramente a tale filmato manca la contestualizzazione vera e il chiarimento di tutta la problematica che circonda questo discusso evangelista e la sua missione. Avevo postato un commento sotto tale filmato, ma il gestore di tale pagina di Facebook, invece di rispondere nel merito, ha preferito semplicemente cancellare il mio contributo (vedi  contributo 7). Perciò lo ripropongo qui per primo (vedi  contributo 1). Ognuno deve portare responsabilità delle sua libertà. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-RBonnke_auto-promoz_Mds.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}