domenica 29 marzo 2009

Esiste una differenza tra i peccati? 30-03-09

ESISTE UNA DIFFERENZA TRA I PECCATI?


Un lettore mi ha scritto quanto segue: Leggendo la Bibbia mi è sorto un dubbio, precisamente su questi versi: Matteo 23,14; Luca 12,47-48. Da quanto ho capito esiste una differenziazione della pena? Ovvero i peccati non sono giudicati in egual modo? Se uno ruba per «amore dei soldi» e invece un bisognoso «ruba» per fame, il loro gesto sarà misurato in egual modo? Mentre quelli che in buona fede hanno creduto alla religione popolare o ad altre «credenze» ingannatrici, come considerarli? Mi scuso per la banalità della domanda, ma non riesco a darmi pace.

Ecco l'inizio della mia risposta: Rubare significa appropriarsi indebitamente dei beni altrui. Ciò valeva anche nella teocrazia d’Israele. Lì c’era però una differenza fra prendere dei frutti della terra e mangiarli lì per lì, perché affamati, e prenderli per portarseli via (Deuteronomio 23,24s); il primo caso non era neppure reato, il secondo sì. Questo dipendeva dal fatto che la vita era considerata più dei beni (cfr. Levitico 12,23), soccorrere l’affamato era meritevole (Isaia 58,10) e perché Dio era considerato il vero proprietario della terra (Esodo 19,6; Levitico 25,23). Anche oggigiorno le legislazioni evolute riconoscono lo «stato di necessità». Quanto alla «buona fede», un detto afferma che d’essa è tappezzato l’inferno. La legge non ammette ignoranza, né quella umana né quella divina. Chiaramente le guide religiose hanno al riguardo maggiore responsabilità. Gesù imprecava: «Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché scorrete mare e terra per fare un proselito; e fatto che sia, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi» (Matteo 23,15). Lo stesso Gesù, pur ritenendo mandanti ed esecutori colpevoli d’un reato, disse a Pilato: «Chi m’ha dato nelle tue mani, ha maggiore colpa» (Giovanni 19,11). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Peccati_differenza_Mds.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

Romani 8,19-23 ed escatologia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Romani8_19-23_escatol_Esc.htm

Decodificando il "cuore ardente" di John Bevere: http://www.puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Cuore-ardente_John-Bevere_MeG.htm

David Wilkerson "profeta" catastrofista? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-DWilkerson_profeta_catastrof2_Esc.htm

mercoledì 25 marzo 2009

Ministeri delle donne e conduzione della chiesa 26-03-09

MINISTERI DELLE DONNE E CONDUZIONE DELLA CHIESA


Eliseo Paterniti prende qui posizione riguardo alle affermazioni di Salvatore Quero, che ho presentato e commentato nell’articolo «Ministero delle donne e fair-play». Di là dai rispettivi linguaggi, è apprezzabile lo sforzo di ambedue di far capire il loro punto di vista, sebbene Eliseo Paterniti usa più gli argomenti razionali per portare avanti il suo convincimento. Come a volte succede però, chi prende posizione contro certe asserzioni altrui, è portato a scivolare nell’altra direzione, se non tiene il timone al centro. Perciò se non fa una corretta e rigorosa esegesi contestuale, per non cadere da una parte del cavallo, si rischia di cadere dall’altra.

La tesi singolare di questo lettore è che la donna, pur non potendo biblicamente condurre la chiesa locale, possa insegnare in essa alla comunità e possa addirittura svolgere una funzione di pastora, sebbene all'interno di un collegio di pastori, in cui sono presenti anche maschi. Qui di seguito vedremo se il pensiero di Eliseo Paterniti sia lineare e se i suoi argomenti siano del tutto convincenti. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Ministeri_donne_conduz_UnV.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

Decodificando il «cuore ardente» di John Bevere: http://www.puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Cuore-ardente_John-Bevere_MeG.htm

David Wilkerson "profeta" catastrofista? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-DWilkerson_profeta_catastrof2_Esc.htm

Conduttore solo se sposato e padre?: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Conduttore_sposato_padre_S&A.htm

domenica 22 marzo 2009

Decodificando il "cuore ardente" di John Bevere 23-03-09

DECODIFICANDO IL «CUORE ARDENTE» DI JOHN BEVERE

La spiritualità carismaticista alla luce delle Scritture


Tonino Mele ha già analizzato criticamente un'altra opera di John Bevere, che abbiamo presentato nell'articolo «Così dice John Bevere: A quale spirito si abbevera il "movimento profetico"?», e che abbiamo discusso nel tema «Così dice John Bevere? Parliamone». Qui di seguito segue l'analisi critica del libro di John Bevere «Un cuore ardente» (EUN). In tal modo risulta maggiormente chiaro il pensiero di questo seguace del cosiddetto «movimento profetico» (esso pretende di praticare ancore il «Così parla Jahwè [l'Eterno o il Signore]») e particolarmente del cosiddetto «movimento di fede» (esso ha della «fede» una concezione di «potenza»).

Nel presente studio ci proponiamo di fare una valutazione biblica del libro di John Bevere «Un cuore ardente», edito da EUN. Esaminare ciò che leggiamo alla luce delle Scritture è sempre importante, perché solo la Scrittura è la rivelazione ultima di Dio per la chiesa e l’uomo. Ma nel caso di John Bevere c’è un altro motivo per cui è importante valutare i suoi scritti. Egli, si presenta come un profeta di Dio per la nostra generazione e molte delle cose che scrive, le espone come una rivelazione diretta di Dio. Secondo il Nuovo Testamento, quando un profeta cercava d’introdurre nella chiesa delle nuove rivelazioni da parte di Dio, «tutta la chiesa riunita» (1 Cor 14,23) aveva l’obbligo di «giudicare» pubblicamente ciò che tali profeti dicevano (1 Cor 14,29). È vero che John Bevere, pur essendo stato assistente di Benny Hinn per circa 10 anni (dal 1980 al 1990) e muovendosi nei circoli del carismatico «Movimento di fede», è una coscienza critica di tale movimento (vedi il suo libro «Così dice il Signore»). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Cuore-ardente_John-Bevere_MeG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

David Wilkerson «profeta» catastrofista? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-DWilkerson_profeta_catastrof2_Esc.htm

Conduttore solo se sposato e padre?: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Conduttore_sposato_padre_S&A.htm

Ministero delle donne e fair-play: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Ministero-donne_fair-play_UnV.htm

giovedì 19 marzo 2009

Ministero delle donne e fair-play 20-03-09

MINISTERO DELLE DONNE E FAIR-PLAY

Si può non essere d'accordo su qualcosa in questioni dottrinali o etiche; questo è legittimo. Si può passare dalla ragione al torto, quando si usano modi poco virtuosi e un linguaggio inappropriato per esprimere il proprio dissenso e per attestare le proprie convinzioni in modo conforme alle Scritture. I toni esagitati o di frontale accusa, gli aggettivi spropositati o poco adatti alla questione, gli argomenti poco lineari e probatori... tutto ciò non solo non convince, ma crea in chi legge una ripulsa. Si ottiene quindi l'effetto contrario a ciò che si voleva effettivamente ottenere. La battaglia, che si intendeva portare avanti per contrastare una dottrina, ritenuta falsa, o un atteggiamento etico, ritenuto riprovevole, diventa quindi probabilmente persa. Se si vuole convincere, la forza deve stare negli argomenti probatori, non nella veemenza dei toni e del linguaggio.

L'autore delle tesi ha reagito al sempre più dilagante fenomeno delle pastoresse, figliastro del femminismo. Ecco qui di seguito come una battaglia in parte condivisibile sia stata portata avanti con una strategia sbagliata e con degli strumenti poco efficaci.

[Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Ministero-donne_fair-play_UnV.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

David Wilkerson «profeta» catastrofista?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-DWilkerson_profeta_catastrof_Esc.htm

Conduttore solo se sposato e padre?: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Conduttore_sposato_padre_S&A.htm

■ Ateobus? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Ateobus_parla_Mds.htm

martedì 17 marzo 2009

David Wilkerson «profeta» catastrofista? Parliamone 18-03-09

DAVID WILKERSON «PROFETA» CATASTROFISTA? PARLIAMONE


Nell'articolo «David Wilkerson «profeta» catastrofista?» [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-DWilkerson_profeta_catastrof_Esc.htm] abbiamo cominciato esprimendo il nostro apprezzamento per lui, a causa del suo molteplice ministero passato. Ci siamo distanziati però dai suoi suoi sensazionalismi apparentemente «profetici». A chi mi ha spedito la sua ultima «rivelazione», intitolata «Messaggio urgente», ho risposto all'incirca come segue:

Cari amici, mi senso da dissentire da tale «sensazionalismo» allarmante dell’autonominato profeta David Wilkerson. È da decenni che scrive cose del genere e di cantonate ne ha prese tante, senza mai pentirsi e senza mai scusarsi!

Tutto ciò lo abbiamo mostrato da tempo nella nostra analisi; si veda Nicola Martella (a cura di), «David Wilkerson», Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), pp. 171-188; si vedano qui anche i seguenti articoli: «Chi verifica il successo predizionale?», pp. 130s; «False predizioni presentate come riuscite», pp. 134s; «Predizioni riuscite?», pp. 136ss .

Quindi non aderirò a tale ennesima e fumosa «sparata profetica»: David Wilkerson all’inizio parla d’un «messaggio urgente», poi, alla fine e solo in una nota, aggiunge di non sapere quando accadranno tutte queste cose. In fondo, non aggiunge nulla a ciò che già sappiamo dalla sacra Scrittura. Perché credere a David Wilkerson, quando si comporta da autonominato profeta così temerario? Torniamo con semplicità di cuore alla sacra Scrittura! E torni lui a predicare con umiltà il messaggio di «Cristo crocifisso», potenza e sapienza di Dio. Saluti e benedizioni... [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-DWilkerson_profeta_catastrof_Car.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

-->Ateobus? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Ateobus_parla_Mds.htm

-->Atei, fede operante o religione di regole: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Atei_fede_regole_Avv.htm

-->Regno di Dio, lievito e fede: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Regno_lievito_fede_Esc.htm


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domenica 15 marzo 2009

David Wilkerson «profeta» catastrofista? 16-03-09

DAVID WILKERSON «PROFETA» CATASTROFISTA?


Si può apprezzare David Wilkerson per tanti motivi, ad esempio per la sua passata attività nel recupero dei tossicodipendenti, per le parole di saggezza in alcuni suoi scritti e per aver annunziato l'Evangelo e predicato la Parola di Dio in molte parti del mondo. Altra cosa sono i suoi sensazionalismi ricorrenti, i quali si ripetono da decenni e che, quando sono precisi (quanto a nomi, luoghi e tempi), vanno sempre a vuoto. Si tratta quindi delle periodiche sparate, sue e di altri come lui, che presentano desideri e paure dei loro cuori semplicemente come «profetici», e si tratta altresì delle conseguenti cantonate, che un nutrito séguito disattento presto dimentica volentieri, perché calamitato dalla prossima chimera «profetica».

Il copione si ripete. Ho ricevuto una presunta «profezia» di David Wilkerson, dal titolo in maiuscolo «Messaggio urgente», che preannuncia grandi e terribili incendi, come non ci sono mai stati, negli USA. L’e-mail italiana è stata inviata direttamente da «davidwilkersonglobal.org» l’08-03-2009. Chissà in quante lingue lo scritto è stato tradotto e a quante migliaia di persone è stato inviato, confidando nei moltiplicatori di sensazionalismi e novità. Uno sguardo in Internet mostra che non è presente solo sul blog davidwilkersoninitalian e sul blog endtimespropheticwords, ma ne è già pieno il Web. Un incredibile numero di persone ha fatto da moltiplicatore, diffondendo tale scritto già tra molta gente. Esso mi è arrivato più volte da persone differenti, le cui e-mail erano piene di nomi, a cui tale «messaggio» era già stato inviato. Inutile cercare voci critiche in merito. Sembra che basti che un qualsiasi «profeta» entusiasta dica qualcosa di «sensazionale», che tutti coloro, che si fanno eccitare la mente, gli vanno dietro da creduloni acritici. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-DWilkerson_profeta_catastrof_Esc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

■ Atei, fede operante o religione di regole: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Atei_fede_regole_Avv.htm

■ Regno di Dio, lievito e fede: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Regno_lievito_fede_Esc.htm:

■ Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm:

sabato 14 marzo 2009

Atei, fede operante o religione di regole 15-03-09

ATEI, FEDE OPERANTE O RELIGIONE DI REGOLE


Un lettore, prendendo posizione rispetto al tema di discussione «Ateobus? Parliamone», mi ha scritto, fra alto, quanto segue: Premesso che sono d’accordo con molto di quanto discusso, e in particolare che non è una iniziativa felice, che rappresenta un altro dogma (quello dell’ateismo), che la dicitura in inglese era assai meno aggressiva e che comunque la seconda parte del messaggio (enjoy your life) era positiva, mentre la versione italiana assomiglia più a uno slogan politico. [...] Il punto è che per coloro che sono disponibili ad ascoltare la Parola di Dio, le modifiche che quest’ascolto suggerisce - inizia - attua nella propria vita, sono percepite come positive come verso una vita più piena, senza paure senza fobie, senza limitazioni (scegliere un regalo invece d’un altro non è una limitazione ma una libera scelta). L’aspetto che invece viene portato più a conoscenza della religione, è solo l’applicazione della regola. Sembra quasi che per un cristiano in ogni situazione di «vita vissuta» sia possibile trovare una regola, un comandamento. La vita diviene allora una accettazione di limitazioni, l’applicazione di successive regole di comportamento. Ecco che si discute se in quel tal caso un cristiano è meglio che si comporti così o cosà, e una volta stabilito che «cosà» è meglio, «cosà» diviene una regola. Il problema è che questo comportamento viene applicato anche ad aspetti che dovrebbero riguardare solo il nostro intimo. Per esempio: «Ama il prossimo tuo come te stesso» diviene una regola, ma l’amore che ne consegue, è fittizio, è un amore preteso. Preteso nel senso che non è amore nel senso pieno (accettazione incondizionata dell’altro) ma un suo surrogato che ha uno scopo, quello di fare di me uno che «ama il prossimo», uno che rispetta la regola, uno che andrà in paradiso.

Ecco allora che per aiutare gli altri, non offriamo spontaneamente e senza sforzo il nostro possibile aiuto, non offriamo la nostra amicizia. Sopratutto offriamo il nostro consiglio: la nostra regola di comportamento. E molto spesso quell’offerta diventa un tentativo di convincimento, di costrizione. Ecco che gli altri (gli atei per esempio) possono avvertire, percepire questa falsità, e reagiscono, perché avvertono che la loro libertà è minacciata (forse a ragione). Se venisse veramente offerta loro vicinanza e disponibilità non credo che percepirebbero una minaccia alla loro libertà. [...] [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Atei_fede_regole_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

L’ateo e l’evangelico: prove di dialogo: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Ateo_evangelico_dialogo_OiG.htm

■ Regno di Dio, lievito e fede: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Regno_lievito_fede_Esc.htm

■ Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm

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giovedì 12 marzo 2009

L'ateo e l'evangelico: prove di dialogo 13-03-09

L’ATEO E L’EVANGELICO: PROVE DI DIALOGO


La lettera di Calogero Fanara (un credente evangelico residente in Belgio), che è la base del seguente confronto, si trova già nel seguente tema di discussione: «Ateobus? Parliamone». Egli, oltre a spedirla a me per conoscenza, l’aveva indirizzata ai responsabili della UAAR (Unione atei e agnostici razionalisti); si tratta di un’associazione che raccoglie atei e agnostici e, come si legge sul loro sito, è impegnata in una singolare «missione»: la «promozione dell’incredulità». Alcune delle loro tesi le abbiamo illustrate e commentate nell'articolo «Ateobus: Quando gli atei s’attaccano al tram».

Francesco Paoletti, il responsabile dell’organizzazione, come egli si presenta, ha risposto alle affermazioni di Calogero Fanara punto per punto. Similmente ha fatto poi quest’ultimo, sebbene risponda solo ad alcuni punti particolari. Si tratta di timide prove di dialogo fra un evangelico e un ateo a cui, come sembra, il mondo cristiano fuori del cattolicesimo romano e di là dal clericalismo è alquanto sconosciuto. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Ateo_evangelico_dialogo_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Regno di Dio, lievito e fede: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Regno_lievito_fede_Esc.htm

■ Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm

■ Un giorno divino è di mille anni?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giorno_divino_mille_Esc.htm

martedì 10 marzo 2009

Regno di Dio, lievito e fede 11-03-09

REGNO DI DIO, LIEVITO E FEDE


Caro Nicola, per avere un tuo prezioso parere, ti invio un estratto di una predicazione che è stata fatta nella nostra Assemblea e che mi ha lasciato molto perplesso. Mi puoi dire cosa ne pensi? Il discorso in generale verteva sul marchio 666 che Satana sta già apponendo da tempo sui suoi e che noi credenti dobbiamo stare attenti a non accettare. Ma la premessa è che «Quando Gesù tornerà sarà perché non ci sarà più fede sulla Terra e solo quando il male avrà pervaso completamente l’umanità allora la pasta sarà pronta per il forno...». Shalom…

[...] Perciò se il Signore non è ancora tornato, non è perché il mondo non è sufficientemente cristianizzato, ma possiamo dire che il Signore non è ancora tornato, perché il mondo non è ancora sufficientemente nemico di Dio, perché quando il mondo sarà veramente e completamente nella sua pienezza, nella sua maggioranza, ostile a Dio, allora il Signore tornerà; la parabola del lievito ci parla di questo: Finché la pasta non sia completamente lievitata, non è pronta per il forno, ma quando sarà completamente lievitata, e allora il fuoco del forno potrà cuocerla. [Matteo 13,33]. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Regno_lievito_fede_Esc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

Ateobus: Quando gli atei s’attaccano al tram: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Ateobus_OiG.htm.

■ Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm.

■ Un giorno divino è di mille anni?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giorno_divino_mille_Esc.htm.


o--> Se vuoi ricevere anche gli avvisi infrasettimanali iscriviti al gruppo: http://groups.google.com/group/fede-controcorrente?hl=it.

domenica 8 marzo 2009

Ateobus: Quando gli atei s’attaccano al tram 09-03-09

ATEOBUS

Quando gli atei s’attaccano al tram

Sul sito dell’UAAR (Unione atei e agnostici razionalisti), che ha raccolto fondi per l’iniziativa «Campagna bus», si legge: «L’idea dei bus “atei” è stata della British Humanist Association, ed è stata poi ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. È poi venuto il momento dell’Italia…». Il messaggio originario era il seguente: «There’s probably no God: Now stop worrying and enjoy your life», ossia «Probabilmente non c’è un Dio: Ora smettila di preoccuparti e goditi la vita». Che accadesse, quindi, anche in Italia, era stato annunciato da un po’ di tempo. Dopo i precedenti all’estero, i mezzi d’informazione hanno fatto sapere che dal 16/02/2009 a Genova è entrato in servizio il primo «ateobus» italiano. Lo slogan originario era il seguente: «La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno». Dopo il rifiuto di tale slogan da parte della società che gestisce tale pubblicità, sulle fiancate di un autobus della linea 36 è risaltata la seguente scritta: «La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima, è che credono nella libertà d’espressione». [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Ateobus_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Dalle visioni all’ubbidienza alla Bibbia: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm.

■ Un giorno divino è di mille anni?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giorno_divino_mille_Esc.htm.

■ Maledizioni generazionali e genetica?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Malediz_generaz_geni_EnB.htm.


o--> Se vuoi ricevere anche gli avvisi infrasettimanali iscriviti al gruppo: http://groups.google.com/group/fede-controcorrente?hl=it.

giovedì 5 marzo 2009

Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia 06-03-09

DALLE VISIONI ALL'UBBIDIENZA ALLA BIBBIA


Marion Zanini vive nel Ticino. Nel marzo del 2008, lei aveva mandato in giro una "visione", credendo di far una cosa buona e di onorare Dio in tale modo. Essa arrivo' anche a me, l'analizzai dal punto di vista scritturale e misi in rete i risultati nell'articolo "Voglia di nuove visioni" [http://www.puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_nuove_voglia_Car.htm]. Sebbene abbia messo l'autrice al corrente, non seppi piu' nulla da lei. Prima di natale dello stesso anno, mi scrisse, raccontandomi il suo travaglio, i suoi sentimenti, il suo cammino, i suoi dubbi e le sue certezze. La sua ira e il suo rancore verso di me, a causa della mia analisi biblica della sua "visione", la spinsero pero' ad approfondire la questione, leggendo gli articoli presenti sul mio sito e su altri. Intanto, come lei ha ammesso, i suoi occhi si aprivano, e Dio le parlava mediante la sua Parola. Mi scrisse, fra altre cose, quanto segue: "So che il fatto di essere stata ingannata e di essere andata con la corrente (e' il modo piu' semplice), e' solo colpa mia. Non ho mai approfondito e messo alla prova certi insegnamenti, ma ho creduto e basta. […] Ma Dio lo sa, d'avanti a Lui mi sono pentita con tutto il cuore e so che Lui mi ha perdonata. Quanto avevi ragione con il tuo commento e quanto mi sento piccola, lo sa solo Dio". [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Un giorno divino è di mille anni?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giorno_divino_mille_Esc.htm.

Soprannaturale e fotografia?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Soprannaturale_fotografia_R56.htm.

■ Maledizioni generazionali e genetica?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Malediz_generaz_geni_EnB.htm.

martedì 3 marzo 2009

Un giorno divino è di mille anni? Parliamone 04-03-09

UN GIORNO DIVINO È DI MILLE ANNI? PARLIAMONE


In opere letterarie e in articoli presenti in internet si afferma continuamente, in modo ovvio e scontato, che i giorni della creazione sarebbero stati lunghi periodi di tempo, chi afferma di 1.000 anni e chi di 7.000 anni. Poi si afferma che l’ultimo giorno della creazione, quello in cui Dio si sarebbe riposato, durerebbe fino ad oggi; inoltre ne sarebbero passati già circa 6.000 anni. Tale speculazione allegorica è stata usata dapprima dai Giudei; non a caso nel 2009 ritengono di essere nell'anno 5.770 dalla creazione. Ad esempio, su Wikipedia si legge: «Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al 3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C.; la creazione viene posta al 25 Elul o 25 Adar di tale anno (22 settembre o 29 marzo 3760 a.C.). Perciò ad esempio nell'anno gregoriano 2006 inizia l'anno ebraico 5767». Chi segue questa teoria, conclude perciò che presto verrà la fine del mondo, al compimento dei 6.000 anni. Come abbiamo detto nell’articolo «Un giorno divino è di mille anni?», tutto ciò contraddice le parole di Gesù, secondo cui nessuno sa quando avverrà il tempo della fine, tranne il Padre celeste soltanto. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Giorno_mille_parla_Ori.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Soprannaturale e fotografia? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Soprannaturale_foto_parla_R34.htm

■ Maledizioni generazionali e genetica? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Maled_generaz_geni_parla_MeG.htm

■ Servi di Dio o di se stessi: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Servi_Dio_se-stessi_MeG.htm (Leader pentecostali e carismaticisti a confronto)

domenica 1 marzo 2009

Un giorno divino è di mille anni? 01-03-09

UN GIORNO DIVINO È DI MILLE ANNI?


Alcuni lettori mi hanno scritto riguardo a tale questione. Ecco qui di seguito due di loro.

Primo lettore: Sto leggendo il libro di Corrado Augias - Remo Cacitti, «Inchiesta sul Cristianesimo» (2008). È molto interessante l’affermazione di pag. 162, che dice: «Se Jahwè [= l'Eterno, N.d.R.] ha creato il mondo in sei giorni, e il settimo si è riposato, dal momento che un giorno di Dio vale mille anni, il mondo durerà seimila anni. L’ultimo millennio, quello del regno di Cristo, sarà il luogo del riposo per chi lo ha meritato». Eccetera. Tutto ciò è molto interessante, visto che s’aspetta la nuova venuta del Cristo. Ora mi domando: l’anno ebraico, mi sembra sia giunto al 5.650 più o meno. Ma quest’anno ebraico parte dalla creazione? Se così fosse, mancherebbero circa 350 anni fino al regno millenario, quindi sarebbe molto vicino. Gradirei ricevere conferma di questa teoria.



Secondo lettore: Nel Talmud (vedasi Velikovsky, «In the beginning») sta scritto che i giorni della «creazione» corrispondono a 1.000 anni l’uno. Ora una domanda, cui una risposta era impossibile sino a due-tre anni fa, è questa: cosa è successo nel primo di questi sette millenni? [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giorno_divino_mille_Esc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Soprannaturale e fotografia? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Soprannaturale_foto_parla_R34.htm

■ Maledizioni generazionali e genetica? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Maled_generaz_geni_parla_MeG.htm

■ Servi di Dio o di se stessi: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Servi_Dio_se-stessi_MeG.htm (Leader pentecostali e carismaticisti a confronto)