domenica 31 maggio 2009

Lo Spirito Santo è un’individualità personale? 01-05-09

LO SPIRITO SANTO È UN’INDIVIDUALITÀ PERSONALE?


Premettiamo che secondo noi il monoteismo trinitario sia il cuore della rivelazione del Nuovo Testamento. Riteniamo che senza la dottrina della Trinità non è possibile comprendere e sperimentare pienamente tutti i molteplici aspetti della redenzione del nuovo patto, poiché essi dipendono dall'azione personale e sovrannaturale del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Eppure non tutti credono che le cose stiano così.

Ad esempio, tempo fa un lettore mi ha scritto, tra altre cose, quanto segue. «Cosa penso io della Trinità? Cerco di non pensarci o mi viene il mal di testa. Credo in Dio Padre e in Dio Figlio, ma quanto allo Spirito Santo lo ritengo una forma d’effusione spirituale con cui Dio opera la sua volontà, ma non è una persona. Ho dei dubbi su questa strana dottrina, sorta intorno al quarto secolo per motivi politici che l’apostata Costantino utilizzò in funzione anti-ariana e di riflesso per rafforzare la sua posizione imperiale. Nella Bibbia non parla in modo esplicito della Trinità, i cristiani dei primi tre secoli non ne hanno fatto menzione. Quindi non sono autorizzato a crederci solo su basi teoretiche intuitive. Se la Bibbia lo dice, ci si crede. Se non lo dice, non ci si crede».

E tempo dopo ritornava sull’argomento della Trinità come segue: «La Bibbia per certi aspetti rimane un libro ermetico. Riguardo alla questione trinitaria, l’argomento è ancora più complesso e occorre scandagliare il fondo dell’abisso, dove si è sviluppata questa teoria, che comunque non ha espliciti [riferimenti] in nessun passo del Nuovo Testamento. Essa è una dottrina suppositiva, ma non realistica. La divinità duale è ragionevole e documentata nel contesto neotestamentario, quella trinitaria a mio avviso no. In latino persona significa «maschera» per cui si può parlare d’aspetti caratterizzanti la Trinità, ma non della deità dei tre presunti elementi costitutivi. Quanto allo Spirito Santo esso è un’emanazione divina, ma nulla porta a credere che si tratti d’una persona, nemmeno qualche sporadico riferimento paolinico, per me insufficiente». [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Spirito-Santo_persona_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:

Pietro aveva il primato sugli altri apostoli? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Pietro_primato_apostol_Avv.htm

Festa dell’evoluzione? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Festa_evoluz_parla_Ori.htm

Resurrezioni e stagno di fuoco: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Resurr_inferi_Esc.htm

mercoledì 27 maggio 2009

Pietro aveva il primato sugli altri apostoli? 28-05-09

PIETRO AVEVA IL PRIMATO SUGLI ALTRI APOSTOLI?


È probabile che alcuni di noi abbiano sentivo parlare di un primato di Pietro fin dalla loro infanzia. Che cos’è un primato? Esso è «lo stadio più avanzato in un determinato campo, per lo più connesso a una posizione di prestigio e a una funzione di guida, universalmente riconosciuta». Si può applicare tutto ciò a Pietro? Significa allora che egli sia il capo universale della Chiesa di Cristo?

Andando alla Bibbia, vediamo che il Signore Gesù Cristo è stato così chiaro, che è impossibile fraintendere le sue parole! A che cosa serviva lo spargimento del suo sangue, quando l’onore, la gloria e il primato nella sua Chiesa doveva prenderli un altro? A che cosa servivano suoi discorsi sul fatto che i primi sarebbero stati ultimi, e gli ultimi sarebbero stati i primi, quando più tardi Pietro avrebbe avuto un primato sugli altri apostoli? È perciò inammissibile che Pietro sia mai stato il capo degli apostoli, né tanto meno della Chiesa. La storia biblica non parla di tale primato, sebbene taluni lo sostengano per partito preso, per sorreggere oggigiorno una nomenclatura clericale. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Pietro_primato_apostol_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

Festa dell’evoluzione?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Festa_evoluzione_OiG.htm

Resurrezioni e stagno di fuoco: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Resurr_inferi_Esc.htm

Deità di Gesù e autorità del NT? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Deita-Gesu_autorita-NT2_Mt.htm

domenica 24 maggio 2009

Festa dell'evoluzione 25-05-09

FESTA DELL’EVOLUZIONE


In Germania la festa dell’Assunzione di Gesù al cielo è festeggiata da secoli sia da cattolici, sia da protestanti, e cioè uniformemente in tutti i Länder federali della Germania. Oggigiorno tale festa è sempre meno festeggiata e tale giorno festivo viene usato per altro. Come si apprende dal sito tedesco di «Politically Incorrect», gli atei evoluzionisti hanno intrapreso in Germania una campagna perché tale giorno divenga la «festa dell’evoluzione».

Come si sa bisogna discernere fra scienza e idee scientifiche, e la teoria dell’evoluzione appartiene alle seconde. Eppure gli atei evoluzionisti hanno oramai creato un tale consenso, che considerano l’evoluzione una dottrina acquisita, quasi una fede confessionale, in cui credere ciecamente. In tutti i mass-media si parla oramai in modo scontato dell’evoluzione, cose se fosse un fatto vero e incontrovertibile, rimuovendo il fatto che si tratta di una mera teoria, un'ipotesi di lavoro.

In qualche modo, gli atei stanno copiando dalla Chiesa di Roma: come quest’ultima ha piazzato feste mariane in pressoché tutti i punti strategici del calendario, laddove ci sono importanti feste civili (p.es. Capodanno, Ferragosto), gli atei mirano a sostituire importanti feste cristologiche, ossia in cui Cristo viene festeggiato, con feste atee. La logica dello scimmiottare è evidente.

L’occasione del 2009 è ghiotta, visto che si vuole commemorare l’anniversario di Charles Darwin. In Germania è stata iniziata una raccolta di firme mediante l’associazione «Giordano Bruno» per sollecitare l’introduzione di una tale «festa dell’evoluzione» che sostituisca la «festa dell’Assunzione»; le adesioni sono già diverse migliaia. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Festa_evoluzione_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


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Resurrezioni e stagno di fuoco: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Resurr_inferi_Esc.htm

Deità di Gesù e autorità del Nuovo Testamento: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Deita-Gesu_autorita-NT_EdF.htm

Qual è lo scopo dei comandamenti?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Comandamenti_scopo_Lv.htm

sabato 23 maggio 2009

Resurrezioni e stagno di fuoco 23-05-09

RESURREZIONI E STAGNO DI FUOCO


Un lettore mi ha scritto che sta attualmente leggendo la mia opera sull’escatologia. Specialmente da tale lettura sono scaturite alcune domande. «Ciao, Nicola, secondo l’Apocalisse Gesù ritorna per distruggere i malvagi, quindi diciamo che «fa piazza pulita». Ma allora le nazioni allo scadere dei 1000 anni, che il diavolo mobilita, chi sono? Quelli che vengono risorti dopo i 1000 anni? Allora ci sarebbero così tre resurrezioni?

Parlando con un testimone di Geova, mi diceva che il significato del lago di fuoco e zolfo non è letterale, in quanto si parla del tormento per i secoli della morte e dell’Ades: sarebbe quindi un simbolo per indicare in realtà la distruzione completa della morte. Tu cosa ne pensi?».

Evidentemente tale lettore si trova ancora all’inizio del primo volume, visto che tutto ciò, che chiede, è ben rappresentato verso la fine dello stesso. Durante la gran tribolazione verrà distrutto circa un terzo dell’umanità, ma essa non verrà annientata all'inizio del regno del Messia. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Resurr_inferi_Esc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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Deità di Gesù e autorità del Nuovo Testamento: file:///D:/0-Controcorrente6/Artk/1-Deita-Gesu_autorita-NT_EdF.htm

Qual è lo scopo dei comandamenti?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Comandamenti_scopo_Lv.htm

Problemi di crescita d’un credente novello: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Problemi_crescita_novello_EnB.htm

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martedì 19 maggio 2009

Deità di Gesù e autorità del NT? Parliamone 20-05-09

DEITÀ DI GESÙ E AUTORITÀ DEL NT? PARLIAMONE


Alcuni lettori erano rimasti turbati da ciò che avevano letto sul sito della chiesa valdese di Trapani riguardo alle posizioni teologiche liberali di Alessandro Esposito, specialmente in riferimento a Gesù Cristo, ritenuto solo un rabbino giudaiche senza pretese divine. Analizzando da vicino tale sito e leggendo vari articoli, mi resi contro che tale posizione dipendeva dall'aderenza dell'autore al metodo storico-critico e alla valutazione di ciò che essa crede che la Bibbia sia: un'antologia di varie e spesso contrastanti teologie e non la santa Parola ispirata da Dio. Su sollecitazione di tali lettori affrontai la questione nell’articolo «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi». Ad esso seguì il seguente tema di discussione: «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi? Parliamone». La presa di posizione di Alessandro Esposito mi ha nuovamente coinvolto a rispondere alle sue affermazioni nell'articolo «Deità di Gesù e autorità del Nuovo Testamento».

Leggendo i vari contributi, che mi sono arrivati, ho compreso che il molti lettori non sanno neppure che cosa siano il «metodo storico-critico» e la «teologia liberale», né i loro antinomi teologici: il «metodo storico-esegetico» (o storico-biblico) e la «teologia biblica». È sorprendente vedere che alcuni di loro, nutrendosi con la letteratura di tali teologi liberali, probabilmente senza neppure sapere che siano tali, hanno sviluppato anch'essi convinzioni di origine storico-critica, senza conoscerne le vere basi ideologiche e le vere implicazioni pratiche di tale religione razionalista che assomiglia di più al deismo che alla religione biblica del nuovo patto. È quindi assolutamente necessario che tali lettori si informino seriamente sulla natura e le implicazioni di tale «darwinismo» (o evoluzionismo) cultural-antropologico-religioso applicato alla religione biblica, alla sua letteratura e alla sua storia. Mentre tali lettori sembra che non abbiano capito di che parliamo veramente, il contributo di Alessandro Esposito mostra invece che ha ben inteso di ciò che parliamo. Altri lettori (cattolici) hanno preso l'occasione per farne una questione interconfessionale fra cattolicesimo e protestantesimo, andando fuori tema e mostrando che non sono ben ferrati nella questione in discussione; anche qui ci vorrebbe un po' più di umiltà e di oggettività. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Deita-Gesu_autorita-NT_OiG.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»

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Predizioni o pii desideri? Le «profezie» di Corrado Salmé: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Predizioni_pii-desideri_Esc.htm

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domenica 17 maggio 2009

Deità di Gesù e autorità del Nuovo Testamento 18-05-09

DEITÀ DI GESÙ E AUTORITÀ DEL NUOVO TESTAMENTO

Fra metodo storico-critico e metodo storico-esegetico


Alessandro Esposito, candidato al ministero pastorale presso la chiesa valdese di Trapani e Marsala, prende qui posizione riguardo all’articolo «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi». Il seguente contributo avrebbe potuto trovare posto all’interno del tema di discussione «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi? Parliamone», ma a causa della sua specificità, della sua problematicità e di un'adeguata risposta, abbiamo preferito metterlo extra.

Il titolo che abbiamo dato a questo confronto ci sembra adatto, poiché la deità di Gesù è strettamente legata al valore e all’autorità riconosciute al NT nel suo complesso. Il sottotitolo ci mostra che in fondo si tratta di due approcci differenti alla sacra Scrittura: l'approccio storico-critico parte da un dubbio di fondo e da una sfiducia programmatica verso i testi biblici; l'approccio storico-esegetico (o storico-biblico) parte dal rispetto di fondo e da una fiducia totale verso i testi biblici. Da tale scelta programmatica dipende poi tutto il resto, anche la questione del «Gesù storico», che il criticismo storico vuole distinguere e separare dal «Cristo della fede», ritenendolo un'invenzione di alcuni esponenti della chiesa apostolica.

Quando mi raggiunse la lettera di Alessandro Esposito con la sua risposta e le sue tesi, ero all’estero per un certo periodo e non mi ero potuto occupare del suo scritto, cosa che gli avevo anche scritto. Egli mi scrisse ancora due volte, sollecitando con toni gentili la pubblicazione; i miei impegni del momento me lo impedirono. Comunque ancora prima del mio rientro in sede, approntai buona parte della mia risposta, tra un impegno e un altro. Dapprima mi mandò quindi «alcune mie considerazioni a margine del dibattito accesosi intorno ad alcune mie affermazioni relative al dogma trinitario e alla divinità di Gesù» {29-04-2009}. Poi, dopo la mia beve risposta, mi ribadì la necessità della pubblicazione del suo scritto, «anche perché si è acceso un vivace dibattito persino all’interno della mia chiesa e vorrei evitare di essere frainteso». Infine, dopo aver io ripetuto di occuparmi della questione al mio ritorno in sede, ribadì nuovamente riguardo alla sua replica quanto segue: «Ritengo che sarebbe opportuno e onesto riportarla, anche perché essa corregge il tiro circa alcune affermazioni inappropriate che mi vengono attribuite» {09-04-2009}.

Dopo aver letto l’attuale scritto del mio interlocutore, non posso che prendere atto che tutti i dubbi, espressi nella mia precedente analisi, sono stati confermati. L’anima delle tesi è il metodo storico-critico e, quindi, il liberalismo teologico, che non crede che il NT sia interamente l’autorevole «Parola di Dio», ma sarebbe la semplice espressione di umane teologie diverse e, in parte, contrastanti fra loro. Da ciò deriva il resto delle tesi del mio interlocutore. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Deita-Gesu_autorita-NT_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

Qual è lo scopo dei comandamenti?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Comandamenti_scopo_Lv.htm

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Deità di Gesù e autorità del Nuovo Testamento 18-05-09

DEITÀ DI GESÙ E AUTORITÀ DEL NUOVO TESTAMENTO

Fra metodo storico-critico e metodo storico-esegetico


Alessandro Esposito, candidato al ministero pastorale presso la chiesa valdese di Trapani e Marsala, prende qui posizione riguardo all’articolo «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi». Il seguente contributo avrebbe potuto trovare posto all’interno del tema di discussione «Conduttore antitrinitario nelle chiese valdesi? Parliamone», ma a causa della sua specificità, della sua problematicità e di un'adeguata risposta, abbiamo preferito metterlo extra.

Il titolo che abbiamo dato a questo confronto ci sembra adatto, poiché la deità di Gesù è strettamente legata al valore e all’autorità riconosciute al NT nel suo complesso. Il sottotitolo ci mostra che in fondo si tratta di due approcci differenti alla sacra Scrittura: l'approccio storico-critico parte da un dubbio di fondo e da una sfiducia programmatica verso i testi biblici; l'approccio storico-esegetico (o storico-biblico) parte dal rispetto di fondo e da una fiducia totale verso i testi biblici. Da tale scelta programmatica dipende poi tutto il resto, anche la questione del «Gesù storico», che il criticismo storico vuole distinguere e separare dal «Cristo della fede», ritenendolo un'invenzione di alcuni esponenti della chiesa apostolica.

Quando mi raggiunse la lettera di Alessandro Esposito con la sua risposta e le sue tesi, ero all’estero per un certo periodo e non mi ero potuto occupare del suo scritto, cosa che gli avevo anche scritto. Egli mi scrisse ancora due volte, sollecitando con toni gentili la pubblicazione; i miei impegni del momento me lo impedirono. Comunque ancora prima del mio rientro in sede, approntai buona parte della mia risposta, tra un impegno e un altro. Dapprima mi mandò quindi «alcune mie considerazioni a margine del dibattito accesosi intorno ad alcune mie affermazioni relative al dogma trinitario e alla divinità di Gesù» {29-04-2009}. Poi, dopo la mia beve risposta, mi ribadì la necessità della pubblicazione del suo scritto, «anche perché si è acceso un vivace dibattito persino all’interno della mia chiesa e vorrei evitare di essere frainteso». Infine, dopo aver io ripetuto di occuparmi della questione al mio ritorno in sede, ribadì nuovamente riguardo alla sua replica quanto segue: «Ritengo che sarebbe opportuno e onesto riportarla, anche perché essa corregge il tiro circa alcune affermazioni inappropriate che mi vengono attribuite» {09-04-2009}.

Dopo aver letto l’attuale scritto del mio interlocutore, non posso che prendere atto che tutti i dubbi, espressi nella mia precedente analisi, sono stati confermati. L’anima delle tesi è il metodo storico-critico e, quindi, il liberalismo teologico, che non crede che il NT sia interamente l’autorevole «Parola di Dio», ma sarebbe la semplice espressione di umane teologie diverse e, in parte, contrastanti fra loro. Da ciò deriva il resto delle tesi del mio interlocutore. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Deita-Gesu_autorita-NT_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


Inoltre, ecco gli ultimi articoli già messi in rete:

Qual è lo scopo dei comandamenti?: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Comandamenti_scopo_Lv.htm

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venerdì 15 maggio 2009

Qual è lo scopo dei comandamenti? 16-05-09

QUAL È LO SCOPO DEI COMANDAMENTI?


Un lettore mi ha scritto: Caro Nicola, grazie per la tua risposta che di rimbalzo affronta l’altro argomento di «peccato e peccati». [ Pena di morte e nuovo patto? Parliamone] Ho letto il tuo rimando su peccati e loro differenziazione e capisco il pericolo delle antitesi: tra bonisti e legalisti. [ Peccati e loro differenziazione] A mio modesto parere, questo rischio è scongiurato quando ci atteniamo alle cose certe che la Parola c’indica.

■ Innanzitutto, tutti hanno peccato.

■ Il peccato è la trasgressione della legge di Dio. E su questo non ci «dovrebbe» piovere!

■ I comandamenti sono qua a indicarci come ogni uomo è trasgressore e impossibilitato di soddisfare tutta la legge di Dio.

■ La trasgressione verso uno dei comandamenti ci rende colpevole verso tutti gli altri.

La sola differenziazione che trovo è quella in Corinzi dove è specificata la maggior gravità del peccato d’adulterio e/o fornicazione in quanto tale peccato coinvolge il nostro corpo che è «tempio» dello Spirito Santo. Unire il corpo alla prostituta equivale a rendere il corpo di Cristo membra d’una prostituta. Di là la raccomandazione esortazione: «Fuggite la fornicazione» (1 Cor 6,12-20). Anche se s’entra in un’altro tema, gradirei le tue considerazioni. Grazie. Dio benedica questo prezioso sito. Dopo aver letto l'intero articolo, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Comandamenti_scopo_Lv.htm] {Nicola Martella}


Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana»


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Carismaticisti esoterici o esoteristi carismatici: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Carismaticisti_esoteristi_MeG.htm

martedì 12 maggio 2009

Problemi di crescita d’un credente novello 12-05-09

PROBLEMI DI CRESCITA D’UN CREDENTE NOVELLO


Un lettore mi ha scritto: Ciao, Nicola, ti scrivo queste poche righe perché sono in conflitto spirituale (non so se è la definizione adatta). Questo mese fa un anno che io ho conosciuto Dio; Lo ringrazio perché un anno è trascorso nel modo che non credevo con un mio cambiamento cosi radicale, è un anno che non bestemmio più, cerco di capire il mio prossimo, cerco di trovare giustificazioni nelle persone che non vivono nella grazia di Dio, ma comunque resto un peccatore. Io a Dio gli ho dato la mia vita, mi sono anche battezzato, ma continuo a peccare. Mi domando il perché, visto che ho donato a Lui la mia vita, gli chiedo di cambiarmi, di rendermi come Lui vorrebbe che io fossi, ma continuo a peccare, chi mi può aiutare se non Lui?

Nicola, io ho anche il problema che quanto leggo la Bibbia non è che ci capisco più di tanto, ho difficoltà di apprendimento. Secondo te, Dio potrà aiutarmi in questa mia lacuna? Nicola, scusami forse ti porrai tante domande e alla fine non potrei darti torto, ma so che io amo Dio, vorrei essere spiritualmente più preparato, ma poi mi accorgo di non sapere niente; cosa debbo fare Nicola? Ti chiedo di nuovo scusa, dammi un aiuto, fammi capire cosa posso fare e come devo fare per essere più vicino a Gesù? Ti saluto cordialmente e che Dio abbia pietà di me e mi comprenda. Dopo aver letto l'intero articolo, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Problemi_crescita_novello_EnB.htm] {Nicola Martella}


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Furto d'auto con scanner a radiofrequenza: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Furto_auto_radiofrequenza_EnB.htm