mercoledì 28 luglio 2010

I "senza chiesa" e le "chiese senza…" 29-07-10

I «SENZA CHIESA» E LE «CHIESE SENZA…»

Per i «senza chiesa» intendiamo qui quei credenti che non frequentano nessuna chiesa locale. Per «chiese senza…» (partecipazione, vita comune, operosità, fermento, ecc.) intendiamo qui quelle comunità che limitano la vita di chiesa agli incontri settimanali nelle sale di culto. In questo punto parleremo della speciale situazione delle Assemblee dei Fratelli, ma essa può essere estesa anche alle altre chiese simili.
     Mi sono state richieste e sollecitate le mie valutazioni riguardo a un editoriale di Paolo Moretti dal titolo «Cristiani senza chiesa?» («Il Cristiano», luglio 2010, n. 7, anno 123). Silvano Creaco ha riprodotto tale scritto, per avviare una discussione (link). L’articolo è generalmente condivisibile. Anch’io sono contattato di frequente dai «senza chiesa» e conosco le loro valutazioni e le loro giustificazioni, oltre ai loro problemi. Ciò, che dico qui di seguito, non vuole creare un contrasto con le asserzioni di tale editoriale, ma un’integrazione dialettica. Consigliamo vivamente prima la lettura di tale interessante articolo, per poi capire questo.
     Mi verrebbe da intitolare tale editoriale come «Cristiani senza frequenza di un locale?», oppure «Cristiani senza vita comunitaria?». Perché dico questo? Nella giustificazione riportata si fa dire a tale persona: «…da tempo non frequento più gli incontri della chiesa», invece che «…da tempo non frequento più la chiesa». La differenza non è da poco. Infatti, non è in corso soltanto la «disaffezione mutato da molto tempo proprio «l’essere chiesa locale», che si riduce a frequentare incontri, spesso ritualizzati, in un locale di culto. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Senza_chiesa_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella} verso la propria chiesa locale», accompagnata dal «proprio individualismo», come fa giustamente notare l’autore, ma è
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Il transumanesimo: L’uomo alla ricerca della pienezza umana senza Dio: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A2-Transumanesimo_Esc.htm
Speculazioni gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Specul_origini_E-Bonanno_MeG.htm
Unito al Signore, uno spirito con Lui (1 Cor 6,17): http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-1Cor6-17_uno-spirito_EdF.htm

lunedì 26 luglio 2010

Il transumanesimo: L’uomo alla ricerca della pienezza umana senza Dio 26-07-10


IL TRANSUMANESIMO
L’uomo alla ricerca della pienezza umana senza Dio

Paolo Brancè inizia come segue il suo articolo: Il transumanesimo è una concezione filosofica e culturale che sostiene fiduciosamente la capacità umana di guidare il cammino evolutivo dell’uomo esclusivamente mediante le risorse scientifiche e tecnologiche. Attraverso l’ingegneria genetica, la biotecnologia e l’intelligenza artificiale l’uomo transumanista è fiducioso di debellare non solo le malattie e il dolore, ma anche di rallentare il processo biologico d’invecchiamento, aumentare le capacità sensoriali e cognitive, sviluppare un corpo virtualmente perfetto e, per i più ottimisti, sconfiggere la morte stessa. In aggiunta, i transumanisti vagheggiano anche un miglioramento dello stato psichico (sconfitta della depressione e della tristezza) e della vita morale (eliminazione degli impulsi criminali e violenti). Ancora, forme radicali di transumanesimo includono il cosiddetto «megascale engineering», cioè ingegneria su larga scala, che riguarda non solo costruzioni immense come ascensori spaziali o stazioni orbitanti, ma anche la trasformazione dei pianeti e lo sfruttamento delle energie stellari.
     È ragionevole pensare che da questa brevi note introduttive del Transumanesimo l’uomo si sostituisce a Dio, sembra essere «dio»: escludendo Dio dalla sfera creazionale e redentiva egli diventa egli stesso creatore e redentore. È una visione rigorosamente materialistica quella transumanista, anche se non esclude una «trascendenza» in senso estetico, ossia rappresentata dalla poesia, dalla musica e dall’arte; la pienezza della vita e il raggiungimento della felicità, postulate dal transumanesimo, non sono caratterizzate da una trascendenza storica e sovrannaturale. Il criterio ermeneutico, con il quale viene interpretata la natura umana, è tecnologico e non religioso. Persino le ambizioni religiose del New Age vengono superate: l’avvento di una Nuova Era non è prospettata attraverso una visione religiosa e spirituale della vita, ma attraverso un processo evolutivo, che determina il passaggio dall’uomo sapiens all’uomo cyborg. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A2-Transumanesimo_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Speculazioni gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Specul_origini_E-Bonanno_MeG.htm
Unito al Signore, uno spirito con Lui (1 Cor 6,17): http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-1Cor6-17_uno-spirito_EdF.htm

Accuse di calunnia: Quando non si comprende l'apologetica biblica: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accuse_di_calunnia_UnV.htm

venerdì 23 luglio 2010

Speculazioni gnostiche di Eliseo Bonanno sulle Origini 24-07-10

SPECULAZIONI GNOSTICHE DI ELISEO BONANNO SULLE ORIGINI

1.  LE QUESTIONI: Diversi credenti mi hanno contattato da giorni e, allarmati, mi hanno invitato ad andare sul forum «Voce che grida» e a intervenire su un tema che riguarda le presunte nuove rivelazioni di Eliseo Bonanno.
     Oltre a ricevere l’avviso di Pierluigi Prozzo, il gestore del forum, segnalo particolarmente queste due richieste.
     ■ Caro Nicola, shalom, ti mando il link del blog del profeta Eliseo Bonanno; troverai le rivelazioni, che ha avuto.

     ■ Caro fratello Nicola, mi permetto di scriverle per chiedere un suo aiuto in merito ad una confutazione di certi scritti, che un fratello dice di aver avuto come rivelazione da Dio una decina di anni fa e di aver avuto, sempre da Dio, il permesso di rivelarli a tutti solo ora. Il problema è che, secondo molti, queste rivelazioni non provengono affatto da Dio e ora ne è sorta una diatriba, che può vedere anche su «Voce che grida» a questo link. Io mi sento personalmente coinvolta, perché conosco entrambi i fratelli in questione e voglio bene ad entrambi, ma la rivelazione del fratello Eliseo deve assolutamente esser confutata, sia per lui che per chi può andare a leggere una simile cosa... La ringrazio molto sia che voglia prendere in considerazione la cosa, sia che non voglia...

Dopo che ci sono stato sul forum, ho constatato che la maggior parte degli interventi non riguardano l’analisi delle convinzioni e delle affermazioni di Eliseo Bonanno, così come lui le ha scritte e diffuse nel suo blog. Al contrario, come al solito, è tutto un ping-pong fra il «non giudicate» e il «giudicate voi». Ammetto che, leggendo qui e là, mi è venuta la nausea di vedere tale solito spettacolo: si parla di tutto, tranne della questione indicata all’inizio dal gestore. Quest’ultimo, per altro, invece di tale lunga introduzione, avrebbe dovuto mettere subito e meglio a fuoco le questioni centrali, riportando un nutrito elenco delle asserzioni gnostiche di Eliseo Bonanno.
     Ho preso ancora una volta atto, leggendo gli interventi, che gente che ha ancora bisogno di latte spirituale, la fa da maestro e getta pensanti ombre morali su chi si è preso la responsabilità di provare gli spiriti; così facendo, si fa continuamente deviare la discussione su altro. Per non dilungarmi, rimando al mio seguente articolo, messo in rete in questi giorni: «Accuse di calunnia: Quando non si comprende l’apologetica biblica». Quindi, mi terrò fuori da tali disgustose discussioni di falso pietismo e di sentimentalismo umanistico cristianizzato.
     Per quanto ho potuto constatare, ritengo che, oltre a chi ha posto le questioni e occasionalmente pochi altri, l’unico che sia entrato veramente nel merito delle cose, facendo un elenco delle dottrine di Eliseo Bonanno, sia stato Gianni Cascato nel suo contributo «Alcune rivelazioni di Eliseo». Ora segue la mia analisi di tale questione (Lo gnosticismo di sempre) e le relative conclusioni bibliche del fenomeno (Aspetti conclusivi). [CONTINUA LA LETTURA: [http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Specul_origini_E-Bonanno_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Unito al Signore, uno spirito con Lui (1 Cor 6,17): http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-1Cor6-17_uno-spirito_EdF.htm

■ Accuse di calunnia: Quando non si comprende l'apologetica biblica: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accuse_di_calunnia_UnV.htm
Musica equivoca fra sacro e profano? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Musica_sacro_profan_UnV.htm

martedì 20 luglio 2010

Unito al Signore, uno spirito con Lui (1 Cor 6,17) 21-07-10

UNITO AL SIGNORE, UNO SPIRITO CON LUI (1 CORINZI 6,17)

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni:  Carissimo fratello, la saluto fraternamente in Cristo nostro Signore. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia e disponibilità e colgo l’occasione con la presente per chiederle una interpretazione esegetica di un versetto scritto in 1 Corinzi 6,17: «Ma chi si unisce al Signore, è uno spirito solo con lui». Ho sentito tante interpretazioni curiose e spesso allucinanti; le chiedo un suo parere globale del senso del verso e poi una spiegazione sul termine «spirito», perché alcuni pensano che Paolo si riferisca alla terza persona della Trinità. Nel ribadirgli i miei saluti, le porgo cordiali saluti in Cristo.
 
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito: È la caratteristica dell’ideologia, sia politica, sia religiosa, sia filosofica, di prendere un verso biblico o una sua parte, di decontestualizzarlo, di svuotarlo del suo significato originario e di riempirlo con uno nuovo, di assolutizzarlo, per servirsene ideologicamente a favore delle proprie tesi o contro quelle altrui, se non addirittura contro la Bibbia stessa. Tale significato viene poi proiettato nell’uso, che l’ideologo fa della sacra Scrittura, e lo rende scontato mediante la ripetizione, creando così la convenzione che vuole. Ciò non rende tale cosa vera, ma ovvia tra gli adepti. E ogni falsa tradizione è come un’unghia incarnita, ossia difficile e dolorosa da estirpare.  L’unico modo per accertare la verità biblica è l’esegesi contestuale, che rispetti il testo originale e lo sviluppo della rivelazione e le distinzioni fra Israele e la chiesa e fra antico e nuovo patto. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-1Cor6-17_uno-spirito_EdF.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Accuse di calunnia: Quando non si comprende l'apologetica biblica: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accuse_di_calunnia_UnV.htm
Musica equivoca fra sacro e profano? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Musica_sacro_profan_UnV.htm

venerdì 16 luglio 2010

Accuse di calunnia: Quando non si comprende l'apologetica biblica 17-07-10

ACCUSE DI CALUNNIA
Quando non si comprende l’apologetica biblica

Riguardo alle accuse di calunnia vedremo dapprima la questione, poi porterò alcuni degli ultimi casi concreti e poi passerò a definire la calunnia; dpo aver mostrato il fatto che bisogna assolutamente distinguere i diversi piani dei rapporti sociali (aspetto privato e pubblico, personale e dottrinale), passo a mostrare alcuni aspetti conclusivi e a trarre alcune conclusioni.
    Ecco qui dapprima la questione di base. Mi arrivano spesso lettere da parte di lettori, i quali, invece di entrare nel merito del tema che viene affrontato al momento, hanno il grilletto facile e me ne sparano addosso di tutti i colori. Una delle accuse, che mi vengono mosse è quella di calunnia.
     In genere i temi aperti sul sito «Fede controcorrente» nascono da richieste e suggerimenti di lettori. Spesso si riferiscono a pubblicazioni o filmati altrui, su cui essi vorrebbero sapere, oltre alla mia opinione, quella degli altri lettori. Che il mio sito non sia principalmente di edificazione, ma di discussione e confronto, non viene compreso da vari lettori. Essi non abituati a dire la loro opinione sulla base della Bibbia e non sapendo distinguere i vari piani del nostro approccio verso il prossimo (p.es. «non giudicare» sul piano personale e privato e «giudicate voi» sul piano ecclesiale e pubblico), si turbano in fretta e passano alle «prediche morali». Sebbene nelle loro argomentazioni mostrino di essere ancora al «latte», si trasformano in breve in «maestri».
     Così, invece di portare argomenti, passano a dare bacchettate spiritualiste o devozionali, non di rado, fuori luogo. Secondo loro, solo Dio dovrebbe giudicare e già analizzare ciò che un autore ha scritto o mostra in un filmato, sarebbe calunnia e cose del genere. La cosa singolare è che, quando invito tali lettori a considerare tutti i brani, in cui veniamo esortati a vegliare, a provare gli spiriti e a giudicare le cose inerenti alle chiese, e a lasciare tali atteggiamenti di predica e di entrare nel merito delle cose discusse, portando argomenti validi, tali credenti così spiritualistici all’inizio, si trasformano in persone, che mostrano tutta la loro carnalità e riversano su di me mucchi di illazioni, brutte parole, impropri e accuse di vario genere. Dove poi non basta che mi accusino di calunnia, mi minacciano del giudizio divino e di aver commesso il famoso «peccato imperdonabile» o la famigerata «bestemmia contro lo Spirito». [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accuse_di_calunnia_UnV.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Musica equivoca fra sacro e profano? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Musica_sacro_profan_UnV.htm

giovedì 15 luglio 2010

Musica equivoca fra sacro e profano? Parliamone 15-07-10

MUSICA EQUIVOCA FRA SACRO E PROFANO? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l'articolo "Musica equivoca fra sacro e profano". Una lettrice faceva notare come un noto cantante cristiano ha, tra la musica che preferisce, quella di Sting, Elton John e altri cantanti secolari. Anche un altro credente, che ha un ministero dell’adorazione, ascolta questo tipo di musica. Ella faceva notare che la musica ha una forte influenza su tutta la persona.
    Io chiedo, si può essere musico-dipendente? Quanto influenzano musica e testi le opinioni di coloro che continuamente l'ascoltano? Si può ancora dire di avere la «mente di Cristo» (1 Cor 2,16) e di essere ripieni di Spirito Santo, dopo aver ascoltato per ore, ad esempio, musica rock metallica o interpreti come Marilyn Manson, che si dichiara satanista?
    [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Musica_sacro_profan_UnV.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta2_Car.htm


lunedì 12 luglio 2010

Inni che evito di cantare 13-07-10

INNI CHE EVITO DI CANTARE

Scrivendo questo articolo, premetto che sono grato per i tanti credenti che hanno scritto inni biblici, ossia che rispecchiano la sana dottrina, che si evince chiaramente dalla sacra Scrittura. Qui di seguito parlerò di alcuni inni e canti, che io evito di cantare, ciò non ha nulla a che fare con le persone degli autori né con la loro attività complessiva, ma soltanto agli aspetti di cui parlerò. Ciò non mette in dubbio la loro moralità, il loro amore per il Signore e per la Scrittura e la loro devozione. Lo scopo è di accendere una riflessione comune, perché possiamo fare meglio.
     Chiaramente non canterei nessun canto in cui si invoca una qualsiasi persona, che non sia Dio onnipotente o Gesù Cristo. Non canterei neppure nessun canto, in cui lo Spirito Santo venga invocato e pregato. Chiaramente lo Spirito Santo è una delle tre persone della Deità, ma il suo attuale ministero è presso il credente (Rm 8,26s), Egli non è il destinatario di preghiere e invocazioni. Per un maggiore approfondimento rimando all’articolo «Pregare lo Spirito Santo?».
     L’unica eccezione sono nel NT le formule di benedizioni trinitarie: «La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13,13). Qui, comunque non c’è un’invocazione allo Spirito.
    Ricordo che molti anni or sono, durante una riunione devozionale con gli studenti nell’istituto biblico (Ibei) di Roma, in cui avevo la responsabilità della conduzione quel giorno, furono proposti alcuni canti, alcuni dei quali nuovi. A un certo punto, sbottai e dissi: «Questo inno non lo canto!». Gli studenti rimasero perplessi e già con gli occhi mi interrogavano sul motivo. Tale canto recitava, a un certo punto: «Sali in alto e regna su noi». Dissi agli astanti: «Gesù è già salito in alto ed è seduto sul trono di Dio. Perciò tale invocazione è sbagliata». Feci mutar il testo come segue: «Tu dall’alto, sì regna su noi». Così cantammo poi tale inno anche nella nostra comunità. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Inni_non-cantare_UnV.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta2_Car.htm
■ Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 1: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta_Oc.htm

sabato 10 luglio 2010

L’ispirazione innologica 10-07-10

L’ISPIRAZIONE INNOLOGICA

Si può parlare di una «ispirazione innologica», ossia di chi scrive canti sacri o di cantautori cristiani? Come si differenzia essa dalla «profezia»? Ecco alcuni brani biblici orientativi. In 1 Cronache 25 l'ebraico recita letteralmente come segue.
   In 1 Cr 25,1 si legge che «i figli di Asaf, di Heman e di Jedutun profetavano con cetre, saltèri e cembali».
     In 1 Cr 25,2 è scritto che Asaf «profetava, seguendo le istruzioni del re».
     In 1 Cr 25,3 si legge che Jedutun «profetava con la cetra per lodare e celebrare l’Eterno».
 
Essendo l'uso di tale verbo inconsueto, i traduttori interpretarono tali espressioni in modi differenti, aggiungendo elementi interpretativi, ad esempio: «suonavano pieni di spirito o in modo ispirato», «cantavano gli inni sacri accompagnandosi con [strumenti]», «cantava [o suonava] gli inni sacri», «suonava ispirato su [strumento]», ecc.
    Come vediamo, in questo brano singolare, il termine ebraico usato per «cantare» o «suonare» in modo ispirato è «profetare», che si potrebbe rendere correttamente con «proclamare la Parola di Dio sotto la sua ispirazione». Non era un caso che Asaf, Heman, Jedutun e i loro figli fossero «cantautori» al tempo di Davide, come molti salmi mostrano. Si trattava quindi di una ispirazione innologica, per la quale l’ebraico usava il termine «profetare». Esso non significava «parlare in anticipo o predire», ma «parlare pubblicamente o proclamare». Non era un caso che alcuni di essi fossero chiamati anche «veggenti» e altri «saggi». Lo stesso Davide era chiamato «dolce cantore d’Israele» (2 Sm 23,1), oggi diremmo «cantautore», a causa dei tanti salmi che scrisse. Tali «cantautori» avevano un posto particolare nel culto d’Israele, specialmente dal tempo di Davide in poi e per tutta la storia d’Israele.
     Ecco qui di seguito alcune domande per aiutare la discussione... [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Cantautori_Lv.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
IMPORTANTE: Concentriamoci sul fenomeno generale e non su qualche cantautore specifico. Inoltre, quale inno non canteresti e perché?
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 2: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta2_Car.htm
■ Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 1: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta_Oc.htm
Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Annacondia_ascolta_MeG.htm

giovedì 8 luglio 2010

Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia? Parliamone 08-07-10

IL CARISMATICISMO SECONDO CARLOS ANNACONDIA? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’analisi, che Antonio Capasso ha fatto del seguente libro: Carlos Annacondia, Ascoltami bene Satana! (Articoli Cristiani).
     Ecco come il libro viene presentato dagli editori: «Il grido di guerra di un evangelista. Quando Carlos Annacondia lancia il grido di guerra: “Ascoltami bene, Satana!”, cominciano a succedere cose straordinarie. Di questo tratta il libro. Attraverso le sue pagine molti credenti entreranno in una dimensione spirituale ancora sconosciuta. Carlos Annacondia presenta una realtà soprannaturale di Dio, alla quale anche noi stessi possiamo accedere, se seguiamo i passi giusti» (formattazione redazionale).
     Come si vede, le attese che tale libro suscita sembrano grandi e irresistibili! Avendo studiato io stesso tale personaggio, le sue dottrine e il suo fare, e specialmente le considerazioni di Antonio Capasso, devo constatare anche qui che si tratta del carismaticismo di sempre, reso appetibile per credenti sprovveduti, poco esperti della sacra Scrittura e succubi della cosiddetta «teologia dell’esperienza».
     Gli editori affermano: «“Ascoltami bene, Satana!” è il libro che ti aiuterà a recuperare l’autorità che Dio ti ha dato». Pensavamo che l’autorità scaturisse direttamente dall’Evangelo, «potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente» (Rm 1,16). Paolo consigliava a Timoteo: «Non aver dunque vergogna della testimonianza del Signor nostro, né di me che sono in catene per lui; ma soffri anche tu per l’Evangelo, sorretto dalla potenza di Dio» (2 Tm 1,8). Se non si tratta della potenza dell’Evangelo, che cosa vuole propinare allora Carlos Annacondia?
     L’autore dice: «Desidero che questo libro trasformi le vite, che lasci nel lettore il desiderio di cercare con profondità la dimensione soprannaturale di Dio». Pensavamo che ci pensasse già la sacra Scrittura a trasformare le vite e non servisse la quintessenza di un misticismo spiritualista e gnostico cristianizzato. Si ha l’impressione che tale «cercare con profondità la dimensione soprannaturale di Dio» porti proprio lontano dalla rivelazione biblica e faccia sprofondare nelle cosiddette «profondità di Satana» (Ap 2,24). Che Dio ci preservi da una tale ideologia esoterica cristianizzata! [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-C-Annacondia_ascolta_Oc.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Annacondia_ascolta_MeG.htm
Sincronia e diacronia tra dicotomia e complementarietà 2: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Sincron_diacro_complement2_Ori.htm

martedì 6 luglio 2010

L'ispirazione innologica 06-07-10

L'ISPIRAZIONE INNOLOGICA

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni. Gentile fratello Nicola, io sono un discreto appassionato di pittura e, qualche volta, mi e' capitato di partecipare a una estemporanea pittorica (un raduno di pittori che dipingono il loco, un po' improvvisando), ma mai mi era capitato di sentire di "improvvisazioni" dello Spirito Santo. Ma, come puoi vedere, accade! (http://www.youtube.com/watch?v=tTRt4J47QtI&feature=player_embedded).      Ora, tralascio le ovvie considerazioni su Dio che "improvvisa" (lo Spirito Santo e' Dio), mi ha colpito leggere nei titoli del video: "Testo e musica dello Spirito Santo". Dunque le parole che dice Corrado Salme' sono Parola di Dio? Mi sembra di offendere il Signore solo a pensarlo e purtroppo nessuno s'indigna.      Personalmente ritengo che, prima di fare determinate affermazioni ("Testo e musica dello Spirito Santo"), bisognerebbe leggere la vera Parola di Dio. Poi forse comprenderemo con un semplice raffronto. I Bereani insegnano... Gentile fratello Nicola, tu e i tuoi lettori cosa ne pensate? {18 giugno 2010}
 
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito. Sono andato a rivedermi tale filmato, in cui compaiono Corrado Salme' e Julim Barbosa. E gia' il titolo mi ha colpito: "Estemporanea dello Spirito Santo". Tale filmato e' accompagnato dalla seguente didascalia: "Estemporanea dello Spirito Santo con la Sua meravigliosa presenza che tocca i cuori e guida le mani di Julim Barbosa in strepitosi assoli di chitarra. Da vedere fino alla fine, semplicemente splendido!!! Gloria a Dio!!! http://www.ccgiubileo.org".      Considerare lo Spirito Santo come una forza estemporanea, e' tipico dello spiritualismo estatico. Nello gnosticismo cristianizzato (o carismaticismo) s'immagina che i soggetti e lo Spirito si fondano nell'"atto pneumatico" estemporaneo (ispirazione, manifestazione, penetrazione energetica, rapimento spirituale, estasi, fenomeni iperestetici, ecc.). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Cantautori_Lv.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 5 luglio 2010

Musica equivoca fra sacro e profano 05-07-10

MUSICA EQUIVOCA FRA SACRO E PROFANO

Una lettrice ci ha presentato le seguenti questioni. Caro Nicola, proprio recentemente mi è capitato di vedere sulle informazioni d’un noto cantante cristiano che, tra la musica che ama c’è Sting, Elton John e altri cantanti secolari. Volevo chiederti un parere riguardo a questo. Cosa pensi del fatto che un credente, coinvolto per giunta in un ministero d’adorazione, ascolti questo tipo di musica?
     Io e mio marito, sinceramente, da quando abbiamo lasciato al Signore la guida della nostra vita, abbiamo eliminato un certo tipo di musica. Credo che la musica abbia una forte influenza su tutta la persona, anima, corpo e spirito… non c’è musica neutrale. Sia io che mio marito veniamo da un passato di tossicodipendenza, il Signore ha fatto una grande opera nella nostra vita, siamo stati in un centro di riabilitazione cristiano, «L’Arca Teen Challenge», io nel 1989, mio marito nel 1998, e come puoi immaginare, la musica per noi era un vero legame, come diverse altre cose.
     Purtroppo ho constatato che ci sono diversi credenti che ascoltano musica cosiddetta «del mondo» e, sinceramente, a volte, mi chiedo, se siamo noi a essere troppo radicali. Vorrei scrivere un messaggio a questo fratello, perché so che ha anche scritto dei libri sul ministero dell’adorazione e tiene credo anche dei seminari. Tu cosa mi consigli di scrivergli. In ogni modo, prima di tutto, dimmi il tuo parere, magari non sei d’accordo con noi; se così, avrai sicuramente delle motivazioni che gradirei ascoltare. Se ci sono degli articoli che vuoi consigliarmi, ti ringrazio. Grazie. Che la pace di Cristo Gesù sia con te…
 
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito. Quello della musica profana è un campo minato: ciò che si potrà dire, risulterà per gli uni un toccasana, per gli altri veleno. Per questo bisogna mantenere un grande equilibrio. Ammetto di non conoscere molto lo scenario musicale odierno; in genere non giudico tanto la musica (che spesso è legata ai gusti), quanto i testi.
     In ogni tempo i musicisti e cantautori cristiani hanno attinto i loro generi alla cultura circostante (si pensi a Johann Sebastian Bach, a Georg Friedrich Händel). Tale «contaminazione» risulta da un confronto fra la loro musica e quella del loro tempo. Ciò non è neppure errato, visto che come cristiani dobbiamo imprigionare ogni cosa e renderla soggetta a Cristo. «Le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze; poiché distruggiamo i ragionamenti e ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciamo prigioniero ogni pensiero traendolo all’ubbidienza di Cristo» (2 Cor 10,4s). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Musica_sacro_profan_Mt.htm] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Annacondia_ascolta_MeG.htm
Sincronia e diacronia tra dicotomia e complementarietà 2: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Sincron_diacro_complement2_Ori.htm
Sincronia e diacronia tra dicotomia e complementarietà 1: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/2-Sincron_diacro_complement1_Avv.htm

venerdì 2 luglio 2010

Il carismaticismo secondo Carlos Annacondia 02-07-10

IL CARISMATICISMO SECONDO CARLOS ANNACONDIA
Analisi del libro «Ascoltami bene, Satana»

Quanto detto qui di seguito, si riferisce al libro: Carlos Annacondia, Ascoltami bene Satana! (Articoli Cristiani).

     Antonio Capasso è un credente pentecostale della cosiddetta «prima ondata». Egli vede la sua autorità di fede e di morale soltanto nella sacra Scrittura. Di là dalle sue convinzioni prettamente pentecostali su temi classici, egli diffida di ogni spiritualismo gnostico cristianizzato, quindi anche del carismaticismo e dei suoi proponitori.
     Egli mi aveva segnalato tale libro di Carlos Annacondia, visto che avevo analizzato il ministero e la dottrina di questo predicatore argentino. Egli mi chiedeva di esprimere in merito il mio pensiero. Gli lanciai la mia sfida, dicendogli: «Penso che ai lettori interesserà molto di più il pensiero di un pentecostale classico sul libro di tale predicatore carismaticista. Quindi, pensaci tu». Sono grato ad Antonio Capasso che ha accettato tale incombenza e faccio volentieri la redazione del suo scritto.
    Egli comincia la sua analisi come segue.
Nel mese di maggio 2010, si è tenuta a Napoli una campagna evangelistica, con la presenza del predicatore argentino Carlos Annacondia. Alcuni giorni prima di questo evento, è uscito, sul banco libri d’alcune chiese pentecostali, uno dei libri più famosi di Annacondia, dal titolo «Ascoltami bene, Satana».
     Riguardo a Annacondia ho sentito voci e letto giudizi diversi, sia in bene che in male. Quale migliore occasione del suo libro per rendersi conto personalmente del pensiero e dell’agire di Annacondia? Ho comprato il libro e l’ho letto. Sono rimasto sbigottito dalle cose che ho letto. Si tratta di 265 pagine di baggianate. Le cose anti-bibliche scritte in questo libro superano di gran lunga quello che alcuni suoi denigratori dicono di lui. L’eresia si respira in quasi tutto il libro. Le cose narrate lasciano molto sconcertati, sia perché non-bibliche, sia perché tutto mi sembra molto esagerato. Se le cose straordinarie scritte nel libro fossero vere, penso che Annacondia abbia superato di gran lunga Paolo e Pietro messi insieme. Sarà così? Può darsi. Dio può fare sorgere uomini anche più grandi di Paolo e Pietro, a patto però, che le cose che fanno e insegnano siano bibliche. Ma come detto prima, tutto ciò che viene narrato in questo libro, fa a pezzi la Bibbia. Ma non è la Bibbia la sola regola di fede? Non è da essa che possiamo valutare se l’esperienze, che facciamo, sono da Dio? Si crede ancora nel motto riformatore «sola Scriptura»? Lutero diceva: «Se la mia esperienza non è descritta nella Bibbia, non è da Dio ma dal Diavolo». Io non credo d’esagerare nel dire che le cose narrate in questo libro sono frutto d’uno spirito di seduzione che cerca di corrompere il popolo di Dio. Ad Annacondia che vede il diavolo dappertutto, verrebbe da ricordargli quel proverbio citato da Gesù: «Medico cura te stesso» (Luca 4,23).
     Il libro si compone, come detto, di 265 pagine e narra dell’esperienza ministeriale del suo autore con testimonianze anche di varie persone convertitesi attraverso il ministero di Annacondia. Inoltre ci sono vari capitoli d’insegnamento in particolare sulla demonologia. Attraverso la lettura di questo libro si possono capire le varie convinzioni dottrinali del suo autore. Analizzo alcune d’esse. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Annacondia_ascolta_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Sincronia e diacronia tra dicotomia e complementarietà 2: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Sincron_diacro_complement2_Ori.htm
Sincronia e diacronia tra dicotomia e complementarietà 1: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/2-Sincron_diacro_complement1_Avv.htm