lunedì 28 febbraio 2011

Conversione di conviventi divorziati


CONVERSIONE DI CONVIVENTI DIVORZIATI

1.  LE QUESTIONI: Ciao Nicola, spero che tu stia bene. Sono anziano della chiesa di ***, lettore dei tuoi articoli.
     Mi chiedo se puoi darmi una mano: abbiamo una coppia, che si è avvicinata alla chiesa, trovandosi in una situazione di convivenza, e sono entrambi reduci da divorzi. Lei è sicuramente convertita, su lui non ho ancora certezza. Invitati a interrompere la convivenza, i due si sono sposati. La chiesa è un po’ in subbuglio per questo, perché alcuni dicono che era l’unica mossa giusta, mentre altri dicono che dovevano semplicemente separarsi.
     Abbiamo iniziato a studiare il caso in comunità. I due matrimoni precedenti non sarebbero ricomponibili, a causa della indisponibilità degli interessati (e anche i rispettivi ex-coniugi sono ormai impegnati in altri rapporti). Entrambi i nostri amici testimoniano di essere stati più vittime che autori dei loro divorzi. Se le cose stanno così, convertendosi dovrebbero avere una nuova vita, che escluda anche i vecchi legami, ormai rotti, e le vecchie esperienze, no?
     Ma alcuni credenti obiettano che non potevano comunque sposarsi, perché per Dio i loro precedenti matrimoni sono tuttora validi, in quanto nessun uomo può rompere ciò, che Dio ha unito. E mi chiedono: in base a quali versetti biblici si può sostenere che i loro primi matrimoni sono rotti anche agli occhi di Dio, per cui potrebbero passare a nuove nozze con la sua approvazione? Su questo mi trovo in panne, perché non conosco neanche un versetto, che sostenga esattamente questo. Tu conosci l’argomento sicuramente meglio di me, potresti darmi un aiuto? Grazie, il Signore ti benedica. Un abbraccio…
     Seguono le mie risposte. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Convers_conviv_divorz_S&A.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

giovedì 24 febbraio 2011

Carnevale: carne vale sotto la maschera


CARNEVALE: CARNE VALE SOTTO LA MASCHERA

Mi ha raggiunto il seguente articolo, scritto a quattro mani da Vincenzo Russillo e Maria Piazza. Il titolo originario era semplicemente «Il carnevale». Il nuovo titolo, che ho dato, vuole esprimere che a Carnevale, oltre agli aspetti folkloristici, si prende occasione per far valere proprio la «carne» (lussuria, concupiscenza, ecc.); e questo tanto più che tutto avviene dietro alla maschera, in incognito. È una rinnovata occasione per riflettere su questo aspetto della cultura specialmente dei paesi a maggioranza cattolica.
     Non aggiungerò nulla all’articolo stesso, se non le ovvie correzioni redazionali per aumentarne la leggibilità e la comprensione, confidando che coloro, che interverranno nella discussione, contribuiranno in modo appropriato al tema.
     Ecco l’inizio dell’articolo: Il Carnevale ha una grande importanza in Italia e anche nei paesi del Sudamerica. Soprattutto in Brasile è una festa, che ha grande rilevanza, i carri e l’allegria si riversano per le strade. Bisogna segnalare che tale periodo conta anche molti feriti ed è motivo di confusione morale. Ci proponiamo di analizzare tale ricorrenza, passandola al setaccio della lente d’ingrandimento biblica.
     Seguono: Origini del carnevale; Il carnevale oggi; Il carnevale alla luce della Bibbia; Aspetti conclusivi; Un nota finale redazionale.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A2-Carneval_mascher_Mds.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

martedì 22 febbraio 2011

Fantasia mitologica d’un giudaizzante antitrinitario? Parliamone


FANTASIA MITOLOGICA D’UN GIUDAIZZANTE ANTITRINITARIO? PARLIAMONE

Angelo Ficara pensava di prendersi gioco di me, scrivendomi sotto falso nome e invitandomi ad analizzare un sito vetero-avventista antitrinitario, che in effetti era proprio il suo. Questo è ciò che ho scoperto con un paziente lavoro di ricerca. Quando lo mettevo dinanzi alle cose scoperte, ammetteva un po’ di cose, ma subito mentendo, fino a quando tutta la verità è venuta a galla, anche se è stato da parte sua tutto un depistaggio e una serie di menzogne. Proprio un tale personaggio vuol farsi paladino della verità!?
     Il quadro risultante è desolante. È un uomo affascinato dal mondo dei cartoni animati giapponesi come «Sailor Moon», «Final Fantasy», «Anime & Manga», «Angel saturnplanet» e simili, tutti ripieni di elementi magici, esoterici e mitologici. Oltre a ciò, ha offerto lungamente con inserzioni varie in Internet copie taroccate (DivX) di tali cartoni animati, probabilmente per sbarcare il lunario, un’attività che però è illecita.
     Gli avevo mandato il link dell’articolo già nel settembre del 2009, sperando che si ravvedesse dei suoi sotterfugi e delle sue menzogne, ma nulla è successo. Prima di pubblicare l’articolo «Fantasia mitologica d’un giudaizzante antitrinitario», gli ho scritto quanto segue: «Angelo, dopo anni d’attesa di una tua onesta spiegazione, mai arrivata, ho deciso di pubblicare finalmente una articolo, che ti riguarda. Si tratta più del tuo atteggiamento morale che delle dottrine, in cui credi». La sua risposta è stata sprezzante e ha confermato l’insensibilità e la durezza del suo cuore a ogni riprensione morale. Questo è una caratteristica tipica dei falsi maestri.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Fant-mitol_giudaiz-anti3_Mds.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 21 febbraio 2011

Fantasia mitologica d’un giudaizzante antitrinitario


FANTASIA MITOLOGICA D’UN GIUDAIZZANTE ANTITRINITARIO

Che cosa hanno a che fare cartoni animati giapponesi come «Sailor Moon», «Final Fantasy», «Anime & Manga», «Angel saturnplanet» e simili, tutti ripieni di elementi magici, esoterici e mitologici, col sito giudaizzante e antitrinitario «regnomessianico.it»? Apparentemente nulla; ma le apparenze ingannano. Sembra che nella vita di certe persone i miti esoterici giapponesi e le «favole giudaiche» (Tt 1,14) siano più vicini di quanto si possa credere.
            Quella che segue è una storia piena di sotterfugi, finte, dissimulazioni e menzogne. L'aiuto dello Spirito di Dio e una paziente e una profonda ricerca investigativa mi hanno messo sulle vere tracce di un dissimulatore, che oggi è un militante giudaizzante antitrinitario, che si accredita volentieri come evangelico o tra gli evangelici, per propagare la sua attuale convinzione, secondo cui Gesù era soltanto un rabbino ebreo e niente di più. Il lettore rimarrà avvinto da questo articolo, come se stesse leggendo un romanzo investigativo. Alla fine la verità sarà molto diversa da quanto si credeva all'inizio.
     Poiché sono passati vari anni dalla stesura originaria, può darsi che qualche pagina esterna non esista più, come spesso succede in Internet. I fatti, però, sono reali e documentabili.
     Tutto era cominciato con una singolare richiesta. Un lettore mi aveva mandato un’e-mail dal titolo «Perplessità per un sito messianico». Ecco il testo qui di seguito. «Salve, sono un credente evangelico. La scorsa settimana navigando su internet, ho trovato un sito messianico. Spinto dalla curiosità ho incominciato a leggerlo e adesso mi ritrovo con molti dubbi. Infatti, loro credono che Gesù non sia Dio e i loro ragionamenti sono molto persuasivi. Mi piacerebbe se lei pubblicasse una confutazione al messaggio annunciato da questo sito, come ha fatto altre volte per altri siti. Io trovo che lei sia una persona colta, e sono sicuro che avrà una buona risposta per tutte le cose, che loro dicono. Il sito in questione è questo: Regno messianico [www.regnomessianico.it/]. Io sono scritto alla sua mailing list, quindi quando pubblicherà la confutazione, mi dovrebbe arrivare l’e-mail con l’avviso, giusto? Grazie di tutto. Dio la benedica!». [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Fant-mitol_giudaiz-anti3_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

giovedì 17 febbraio 2011

Approccio eterodosso alla Scrittura


APPROCCIO ETERODOSSO ALLA SCRITTURA

Il seguente scritto di Giuseppe Vitale è una risposta all’articolo «Daniele 4,24 e la discrepanza nelle traduzioni», originato da una questione da lui sollevata. Le tesi dell’autore sono interessanti. Le proponiamo alla lettura, al vaglio dei lettori e alla discussione, sperando che il confronto in merito possa illuminare e arricchire tutti.
     L’autore considera soltanto gli approcci dei Geovisti e del Romanesimo. Ci sarebbe da aggiungere gli approcci di coloro che proiettano nella Scrittura la loro mitologia gnostica, come W.M. Branham e i suoi seguaci ed Eliseo Bonanno. Ad essi si aggiungono gli speculatori, che usano lo spiritualismo allegorico per reinterpretare la Scrittura, e coloro che farciscono la Bibbia e la storpiano mediante le loro sedicenti rivelazioni trascendentali. [Logos e rhema; Profeti e visionari]
     Ecco i punti più significativi dell’articolo: Approccio degli eterodossi alla Scrittura; Due esempi significativi (testimoni di Geova; cattolicesimo). [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Approc_eterodos_BB_OiG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: http://www.facebook.com/notes/puntoacroce/approccio-eterodosso-alla-scrittura/10150136310572990

martedì 15 febbraio 2011

Allergia alimentare e Cena del Signore? Parliamone


ALLERGIA ALIMENTARE E CENA DEL SIGNORE? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Allergia alimentare e Cena del Signore» [http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Allergia_aliment_Cena_UnV.htm].
     Un credente ha portato il caso concreto di una donna, che ha accettato Cristo e presto vorrà farsi battezzare. Egli chiedeva come comportarsi riguardo alla Cena del Signore, visto che ella è affetta da allergia verso tutta la frutta, che ha seme, e suoi derivati. Abbiamo esteso la trattazione a tutte le allergie alimentari, che riguardano il pane e il vino. Abbiamo preso atto che Dio stesso già nell'AT, oltre a dare norme per ambiti specifici, previde anche alcune eccezioni.
     Altri elementi sono aggiunti qui di seguito dai lettori, che hanno partecipato alla discussione, che si è fatta abbastanza interessante.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Allergia_aliment_Cena_Avv.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 14 febbraio 2011

Allergia alimentare e Cena del Signore


ALLERGIA ALIMENTARE E CENA DEL SIGNORE

1.  LE PROBLEMATICHE: Caro Nicola, amato fratello in Cristo, è mio desiderio che questa mia ti trovi in buona e nella serenità, che il Signore concede a coloro, che lo servono con fedeltà.
            Il motivo che mi spinge a scriverti non è semplice, così ti chiedo, fratello, se puoi delucidarmi con la tua saggezza. Nella nostra chiesa si è convertita una donna, a cui sto portando degli studi di discepolato; così è venuto fuori l’argomento battesimo e credo che lei presto vorrà testimoniare della sua fede con il battesimo. Non è questo però il problema, ma il fatto che lei è allergica a tutta la frutta e derivati, che hanno seme. Questo vuol dire che non potrà bere vino o succo di uva.
            Nel passato abbiamo affrontato una questione simile e per questo motivo abbiamo deciso unanimemente di usare i bicchierini anziché il calice. Sebbene siamo stati giudicati (e forse lo siamo ancora) da fratelli, che non ci hanno chiesto il motivo della nostra decisione, ora però la questione è differente e molto seria. Infatti, alla neofita basta un goccio di vino o succo di frutta con seme per farla andare in choc anafilattico. La questione di fondo è questa: in coscienza questa sorella non può mai accostarsi alla cena o lo deve fare bevendo qualcos’altro?
            Ti sono grato se puoi darmi un parere basato sulla Scrittura e non sull’opinione personale. Ringraziandoti per la tua risposta ti saluto con affetto in Cristo.

2.  LE RISPOSTE [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Allergia_aliment_Cena_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

venerdì 11 febbraio 2011

Daniele 4,24 e la discrepanza nelle traduzioni


DANIELE 4,24 E LA DISCREPANZA NELLE TRADUZIONI

Un lettore ci ha presentato la seguente questione: Pace, fratello Nicola, […] leggo spesso e volentieri gli articoli, che posti nel tuo sito: li trovo davvero molto edificanti. […] Vengo di nuovo a chiederti di chiarirmi un dubbio che ho avuto, cercando delle incongruenze con la sana dottrina nei libri apocrifi, presenti nella versione CEI della Bibbia. Stavo cercando in particolare la presenza di passi che giustificassero le indulgenze; naturalmente ho trovato dei passi, che parlavo dell’«elemosina tipo omino bianco, che lava da ogni peccato» (Tobia 4, 10; 12, 9; Siracide 3, 29). Poi, però, ho trovato anche un passo, sempre nella CEI, nel libro di Daniele che recita: «Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l’elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità» (Dan 4,24). Ora, questo passo non l’ho trovato né nella Nuova Riveduta, né nella Diodati; infatti la Nuova Riveduta dice così: «Questa è l’interpretazione, o re; è un decreto dell’Altissimo, che sarà eseguito sul re, mio signore» e la Diodati: «Questa, o re, ne è l’interpretazione, e questo è il decreto dell’Altissimo, che deve essere eseguito sopra il mio signore». Sono arrivato a due conclusioni:
     1) I cari amici cattolici l'hanno inventato di sana pianta per giustificare le eresie scritte nei libri apocrifi (lo vedo poco probabile).
     2) Il versetto fa parte di un’aggiunta apocrifa al libro di Daniele e quindi il versetto Dan 4, 24 della CEI non corrisponde al Dan 4,24 delle versioni evangeliche.
     Fratello, tu sicuramente ne sai più di me al riguardo, spero che mi darai una risposta. Da canto mio cercherò d’intervenire su questo tema e, Dio volendo, darò il mio contributo.
            Ad aspetti rilevanti di tale questione rispondiamo qui di seguito [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Dan4-24_traduzioni_R56.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

mercoledì 9 febbraio 2011

Reincarnazione o risurrezione? Parliamone


REINCARNAZIONE O RISURREZIONE? PARLIAMONE

Alcune persone spiritualiste, che hanno un piede nel cristianesimo e uno nelle religioni orientali, non solo si convincono che la reincarnazione sia possibile, ma si usano della Bibbia per accreditare tale filosofia religiosa. Essi usano i termini biblici come degli involucri, che svuotano del loro significato originario, per riempirlo poi di uno più consono alla loro ideologia. Alla fine rimane la vecchia «etichetta» (p.es. «risurrezione»), ma con un nuovo significato. È da sempre che le ideologie religiose fanno così, e gli spiritualisti sono molto abili in ciò. Se ciò non bastasse, si usa la speculazione metafisica, l’allegoria e la dialettica, per addomesticare la verità biblica alla propria sovrastruttura ideologica.
     L’unica medicina per curare tale patologia ideologica perniciosa è sempre e ancora l’esegesi contestuale, che porta a evincere una verace teologia biblica. Come abbiamo visto nell’articolo «Reincarnazione o risurrezione?» [http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Reincarn_risurr_MeG.htm], non c’è nulla nella Bibbia, che porti solo lontanamente all’idea della reincarnazione. Nei primi secoli dell’era cristiana, essa è entrata nel cristianesimo mediante lo gnosticismo, mediato dal giudaismo. La cabala giudaica, l’esoterismo, lo spiritismo e altre arti occulte hanno nutrito tale filosofia religiosa e cercato di cristianizzarla, per renderla più appetibile. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Reincarn_risurr_Oc.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 7 febbraio 2011

Reincarnazione o risurrezione?


REINCARNAZIONE O RISURREZIONE?

1.  LE PROBLEMATICHE: Un lettore mi ha scritto, tra altre cose, quanto segue: Salve, Nicola, ho conosciuto un ragazzo colombiano con il quale ho iniziato una discussione biblica sopra il concetto di risurrezione e reincarnazione. Miguel mi ha riportato vari passi della Bibbia, dove secondo lui la parola, che noi traduciamo con risurrezione, in realtà dovrebbe essere tradotta come reincarnazione.
     Io ho cercato di rispondere passo a passo ma, anche se le mie risposte sembrano plausibili, siamo rimasti «sospesi», ognuno sulla sua sponda, incapaci di accettare la verità dell’uno o dell’altro, e concludere il tema così: «Va bene, devo ammettere che effettivamente…».
     Mi capita spesso di avere delle discussioni simili, con fratelli o pseudo tali, con i quali si discute, ci si confronta e ognuno facendo le sue ricerche, però alla fine ciascuno rimane sempre con le sue convinzioni, e questo mi svuota e mi scoraggia un poco, anche perché a volte penso chissà se la mia è l’interpretazione giusta o chissà...
     Studio la Bibbia da più di 10 anni, leggo tanto, di tutto, anche di quelli che vogliono screditare e infangare Cristo, che molte volte sono proprio quelli che più sanno rafforzare la mia fede. Mi piacciono i tuoi scritti, con i quali trovo completa affinità, sempre. Per questo volevo chiederti: Per quanto riguarda il tema della reincarnazione, cosa potrei dire a questo amico per convincerlo della sua insostenibilità esegetica?

     2.  LE RISPOSTE [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Reincarn_risurr_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: http://www.facebook.com/pages/PuntoACroce/283338718681

venerdì 4 febbraio 2011

Il partner ideale per un seguace di Cristo? Parliamone


IL PARTNER IDEALE PER UN SEGUACE DI CRISTO? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo gli articoli:
     Si tratta di riflessioni di giovani nella fase, in cui sono alla ricerca del futuro coniuge. Quali sono i criteri ideali, che essi mettono alla base della loro ricerca come discepoli di Cristo?
     I punti salienti, che sono stati evidenziati dalle ragazze cristiane, sono i seguenti: Dev’essere cristiano e anche consacrato al Signore; ▪ Deve poter assicurare stabilità economica alla futura famiglia; ▪ Deve avere un buon carattere: essere rispettoso e comprensivo, avere il senso dell’onore, non essere pigro né indolente; ▪ Deve piacere fisicamente; ▪ Deve avere un’età compatibile; ▪ Deve poter essere un buon padre; ▪ Non deve avere hobby deleteri e che creano dipendenza; ▪ Deve saper trascinare al bene e non al male; ▪ Deve spingere il partner a onorare e servire il Signore.
     Chiaramente tutto ciò ha la sua contropartita nel modo, in cui un ragazzo cristiano desidera che sia la sua futura moglie. «La grazia è fallace e la bellezza è cosa vana; ma la donna, che teme l’Eterno, è quella che sarà lodata. Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte!» (Pr 31,30s).
     A tutto ciò aggiungerei ancora due elementi: ▪ Bisogna essere profondamente innamorati di tale persona, tanto da stravedere per lei / lui, come accade nel Cantico dei Cantici; ▪ Bisogna farsi guidare dal Signore e farsi consigliare da persone sagge e mature. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Partner_ideale_seguace_GeR.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

martedì 1 febbraio 2011

Il partner ideale per un seguace di Cristo 2


IL PARTNER IDEALE PER UN SEGUACE DI CRISTO 2

Avevo chiesto a due giovani adulti, allora ancora singoli, quale fosse per loro il partner ideale in qualità di seguaci di Cristo. L'obiettivo era di stimolare altri giovani cristiani biblici a porsi tali questioni nella ricerca di un coniuge per la loro vita. Alle loro riflessioni è seguita una mia analisi.
     Vincenzo Russillo ha messo al corrente di tale tema una sua giovanissima conoscente, la quale ha inviato il suo punto di vista (primo contributo). A ciò è seguito, a distanza di tempo, un nuovo e lungo contributo di una giovane cristiana. Ciò mi ha indotto ad ampliare l'argomento iniziato con l’articolo «Il partner ideale per un seguace di Cristo 1» [http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Partner_ideale_seguace_GeR.htm].

Ecco l’inizio di uno dei contributi. Quante volte abbiamo sognato il nostro principe azzurro e chissà quante virtù e pregi gli abbiamo attribuito. Purtroppo la realtà è ben diversa, anche se il partner ideale esiste, è difficile trovarlo. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, vorrei iniziare la mia riflessione con un verso, che ci porta a riflettere: «Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio» (Ecclesiaste 11,9)
     Per le persone del mondo tutto è lecito, ma per i figli di Dio la vera libertà è seguire Cristo e avere una mente conforme alla sua. Chi sceglie di servire il Signore, si comporterà in base ai consigli saggi contenuti nella Parola di Dio. Tanti sono i punti essenziali da prendere in considerazione per scegliere il nostro partner ideale. Io parlerò secondo la mia prospettiva femminile.
     Per una credente in Cristo, la prima cosa da valutare è che il ragazzo, al quale si vuole legare sentimentalmente, abbia accettato Gesù nel proprio cuore e non sia un credente di «etichetta». Dobbiamo ricordare questo monito: «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi» (2 Corinzi 6,14). L’Antico Testamento vietava di utilizzare due animali di specie diverse per arare il proprio campo, perché avrebbero lavorato in modo disomogeneo (p.es.: bue e asino).
     La seconda decisione importante è quella riguardante il lavoro. È fondamentale capire se il partner può assicurare stabilità economica alla futura famiglia, che s’intende costruire. È difficile che una coppia di fidanzati, che abbiano caratteri e culture diverse, possano facilmente giungere al matrimonio. È vero, da Genesi 2,24-25 è possibile dedurre che Dio creò l’uomo e la donna compatibilmente differenti, ma nel matrimonio avrebbero raggiunto la loro unità. L’uomo aveva bisogno di un aiuto convenevole (cfr. Genesi 2,18). L’esperienza insegna che più elementi in comune si condividono in una coppia, tanto più consolidata sarà la loro unione.
     Terzo punto essenziale è cercare di comprendere il carattere della persona, che s’intende sposare. Una donna potrebbe accorgersi solo dopo il matrimonio che il marito era troppo possessivo e geloso (cfr. Proverbi 6,34). L’esperienza insegna che gli aspetti negativi del partner non migliorano dopo il matrimonio. […]
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Partner_ideale_seguace2_S&A.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


■ Discuti questo tema su «Diakrisis»: http://www.facebook.com/topic.php?uid=142924442405050&topic=937