lunedì 30 maggio 2011

Il mio gruppo giovani non funziona! Che fare?


IL MIO GRUPPO GIOVANI NON FUNZIONA! CHE FARE?

1.  IL PROBLEMA: Un capogruppo di un gruppo giovani mi ha scritto quanto segue. Fratello Nicola, ti scrivo per chiederti un aiuto spirituale. Come ben sai abbiamo un gruppo giovani, del quale io sono responsabile. Tuttavia, ultimamente io vedo agire sempre di più la carne e non lo Spirito. Nonostante gli studi, che facemmo con la tua presenza, nonostante le mie continue esortazioni e riprensioni, io non vedo in loro il desiderio di crescere nelle vie del Signore, anzi ci manca poco che a tale incontro ci sia solo io in chiesa. Tutto questo mi dà molta amarezza. Avevo pensato di togliere di mezzo il gruppo giovani, ma non ce la faccio, perché è un’iniziativa e un impegno, che ho preso io davanti a Dio. Non so però se si può continuare così; oppure devo saper aspettare. Per favore, ti chiedo nel nome del Signore di aiutarmi con la Parola di Dio...

2.  LE TANTE CAUSE: Capisco la delusione di questo capogruppo col suo gruppo giovani. Non metto in dubbio che lui ce l’ha messa tutta per fare le cose al meglio. Quando le cose non vanno, certamente si cercano le cause negli altri; questo è certamente una parte del problema. L’altra parte della medaglia è rappresentata da una serie di cose, che bisogna chiedersi…
     Seguono i seguenti punti: 3. Alcune proposte; 4. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Gruppo-giovani_funz_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/il-mio-gruppo-giovani-non-funziona-che-fare/10150255507532990

mercoledì 25 maggio 2011

La Bibbia insegna il vegetarianismo? Parliamone


LA BIBBIA INSEGNA IL VEGETARIANISMO? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «La Bibbia insegna il vegetarianismo?». Essendo io esegeta, non mi sono interessati gli aspetti confessionali, ma solo come l’AT e il NT presentano in modo ovvio tale questione. Abbiamo accertato che il vegetarianismo è una dottrina estranea alla sfera culturale e religiosa dell’antico Israele, del giudaismo al tempo di Gesù e della chiesa apostolica.
     Abbiamo preso atto dei cambiamenti della dieta umana già nella storia primordiale. Abbiamo visto che il vegetarismo non era parte della cultura e della religione correnti nel resto dell’Antico Testamento, ai tempi di Gesù e nell’epoca apostolica. Abbiamo presentato il modo come l’apostolo Paolo trattò il caso specifico delle culture alimentari differenti in Romani 14. Da ciò abbiamo tratto alcuni principi derivati per onnivori e vegetariani. Abbiamo terminato, mostrando la differenza fra concessione della carne come cibo e il consumismo, basato sull’arbitrio del materialismo. Abbiamo visto che la sopravvivenza dell’uomo è cosa ben diversa dallo sfruttamento indiscriminato e insensato delle creature animali, sebbene esse siano, a tutti gli effetti, «anime viventi», ossia esseri senzienti… [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Vegetarianismo_BB_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/la-bibbia-insegna-il-vegetarianismo-parliamone/10150251013562990

lunedì 23 maggio 2011

La Bibbia insegna il vegetarianismo?


LA BIBBIA INSEGNA IL VEGETARIANISMO?

Ho ricevuto la seguente lettera: Buon giorno. Mi chiamo Massimo Salani, docente di religione cattolica, e sono molto interessato al tema dell’alimentazione nelle religioni.
     Discutendo con alcuni colleghi, mi è parso necessario approfondire il tema dell’alimentazione declinato in tutti i versanti cristiani.
     Per questa ragione, sono a chiedere, se è possibile indicare una bibliografia, articoli o altro materiale sull’argomento che mi (ci) aiuti a conoscere e trasmettere correttamente la prassi alimentare della Chiesa Battista.
     Il tutto è nato intorno al tema cristianesimo e vegetarianesimo. Personalmente difendo (cfr. Massimo Salani, A tavola con le religioni EDB) la prassi, che giustifica il consumo della carne (Gesù mangiava carne per pesah), pur nel rispetto di quanti preferiscono una dieta «paradisiaca», quella di Adamo ed Eva, quindi senza carne.
     Altri mi rispondono che nel cristianesimo si conoscono scelte radicali (catari, avventisti, ordini monastici, scelte «rigorose» nell’ortodossia). Tra queste anche i cristiani battisti.
     Chiedendo scusa per il disturbo, vi ringrazio …

Ecco la mia risposta: Personalmente sono un esegeta e, quindi, anche se fossi un esponente della Chiesa Battista, non sarei comunque interessato ad aspetti confessionali sul tema delle regole alimentari. Ammetto che per molti aspetti la mia dieta alimentare assomiglia a quella dei vegetariani; ma ciò non altererebbe in senso ideologico il mio rapporto verso i testi biblici. Infatti, comunque sia la mia situazione di partenza, come esegeta devo essere solo interessato a rappresentare in modo reale e veritiero gli aspetti testuali del problema nell’AT e nel NT mediante un’esegesi rigorosa. Nella risposta che segue, non posso certo presentare una dissertazione dettagliata del tema, ma mi atterrò a punti salienti e conclusivi. A conti fatti, dopo opportuna analisi scritturale, bisogna concludere che né la teocrazia d’Israele, né il giudaismo intertestamentario, né Gesù, né il cristianesimo apostolico conoscevano il vegetarianismo. Questa è una dottrina estranea a tale sfera culturale e religiosa, derivando il vegetarianismo dall’induismo e dal buddismo (religioni dell’India).
     Seguono i seguenti punti: Nella storia primordiale; Nel resto dell’Antico Testamento; Ai tempi di Gesù; Nell’epoca apostolica; Il caso specifico delle culture differenti; Principi derivati per onnivori e vegetariani; Concessione e consumismo. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Vegetarianismo_BB_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

venerdì 20 maggio 2011

I risorti saranno come angeli? Parliamone


I RISORTI SARANNO COME ANGELI? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «I risorti saranno come angeli?». In esso mostriamo che il confronto «sono come angeli» non intende l’equivalenza globale (uomini trasformati in angeli), quindi il senso ontologico (la sostanza), ma solo un aspetto del confronto: nella nuova creazione di Dio non ci sarà la procreazione.
            Degli angeli è detto: «Dei suoi angeli Egli fa dei venti e dei suoi ministri, fiamme di fuoco. […] Non sono essi tutti spiriti amministratori, mandati a servire a pro di quelli, che devono ereditare la salvezza?» (Eb 1,7.14; cfr. Sal 104,4).
            Dei credenti rigenerati è detto: « Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figli di Dio; e se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo… La creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figli di Dio… anche la creazione stessa sarà liberata dalla servitù della corruzione per la libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,16s.19.21).
     [CONTINUA LA LETTURA: http://www.diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Risorti_angeli_Mds.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

*** "I risorti saranno come angeli? Parliamone": https://www.facebook.com/notes/fede-vivente/i-risorti-saranno-come-angeli-parliamone/211487058882536. Partecipa alla discussione!

giovedì 19 maggio 2011

La riforma strutturale di Corrado Salmé

LA RIFORMA STRUTTURALE DI CORRADO SALMÉ

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Caro fratello, ho letto l’articolo «La “riforma strutturale” di Corrado Salmé: Strutture ed etichette ci salveranno?», che è la tua analisi critica dello scritto «Restaurare la visione apostolica nella chiesa» di Corrado Salmé.
     Sono contento che voci chiare s’innalzino su questo problema. È vero molti «cristiani» sono sedotti da questo falso spirito, che vorrebbe la chiesa di Gesù Cristo rifondata strutturalmente e gerarchizzata, usando in modo scorretto i termini di apostoli, profeti, pastori, dottori, evangelisti, snaturandone il vero significato «funzionale» e «edificante» in posizioni strutturate e gerarchiche, per mettere «ordine» al «caos», in cui versa la chiesa... ovviamente secondo loro.
     Quello che si prospetta in realtà all’orizzonte, attraverso concetti altisonanti come «nuova riforma», «risveglio mondiale», ecc., purtroppo non è altro che una replica di ciò, che il cattolicesimo ha già ampiamente manifestato storicamente. Sembra proprio che si vada verso una forma di cattolicesimo evangelico gerarchizzato, in cui nuovamente forme di potere ecclesiastico si delineano altrettanto, se non maggiormente, pericolose e devianti col rischio di ripetere ciò, che la storia ha già ampiamente dimostrato, compreso il compromesso col potere politico.
     Sono, quindi, compiaciuto dell’articolo da te scritto e lo condivido. Vorrei, a titolo di scambio fraterno e discernimento spirituale, invitarti a leggere un articolo [N.d.R.: «La copertura spirituale del cristiano» di Henri Viaud-Murat], che allego e che parla proprio di argomenti del genere. È stato scritto in collaborazione con altri fratelli consapevoli di questo grande inganno, che va delineandosi sempre più. Io stesso ne ho fatto parte, ma ne sono uscito diverso tempo fa, ricercando il Signore perché sentivo il bisogno di una sua rinfrescata e chiarificazione su concetti, che non vedevo conformi alla Scrittura. Tuo fratello in Cristo…

Risposta: Ho letto con piacere l’analisi di questo lettore e vedo che ha capito di che cosa si tratta in tale presunta «riforma strutturale», che proviene dal «fuoco estraneo» di Toronto e da Peter Wagner, ideologo ispiratore di tale dottrina e sommo sacerdote di tale «alto luogo». [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Strutture_etichette_salv_parla_UnV.htm#Dodicesimo ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

mercoledì 18 maggio 2011

I risorti saranno come angeli?


I RISORTI SARANNO COME ANGELI?

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni: Pace a te, fratello Nicola, per favore mi puoi spiegare meglio Marco 12,25? Il versetto dice: «Quando gli uomini risuscitano… sono come angeli nel cielo». Ciò significa che saremo simili ad angeli, ma non angeli, visto che il versetto dice «sono come angeli» e non «sono angeli nel cielo»? Grazie e continue benedizioni dal Signore.

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito: Quando risusciteremo, saremo come siamo ora, né più e né meno, quanto a coerenza e corrispondenza con la nostra personalità. Saremo certo senza concupiscenza, peccato, deformazioni e malattie varie, e avremo un corpo rinnovato.
            Tale verso nel suo contesto risponde a precise richieste dei Sadducei, che non credevano alla risurrezione; essi vennero con una storia vera o verosimile (vv. 20-23), per mettere in difficoltà il Maestro. Il verso 25 nella sua completezza si riferisce solo al fatto di poter essere, o meno, marito e moglie nel nuovo mondo di Dio. I risorti «non prendono né danno moglie», fu la risposta di Gesù. Nel nuovo mondo di Dio non ci sarà più necessità di procreare e, quindi, di sposarsi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://www.diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Risorti_angeli_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 16 maggio 2011

Le fasi dell’innamoramento


LE FASI DELL’INNAMORAMENTO

1. LA FASE EROICA: Quando chi è innamorato si trova nella «fase della trasfigurazione» dell’altro e mi chiede che cosa io pensi della loro relazione, vede probabilmente come fastidioso sentirsi dire da me di essere chiari sin dall’inizio sulle attese riguardo alla vita, agli obiettivi, ai progetti e così via. E in tutto ciò naturalmente non tralasciando soprattutto di accertarsi quale sia la volontà di Dio. In tale «fase eroica» sembra loro tutto scontato e si è disposti a tutto, visto che ci si sente i protagonisti di una romanzo d’amore.
     In fondo l’innamoramento è un «pregiudizio positivo», che si cristallizza in un particolare aspetto dell’alto o nell’appagamento di un bisogno personale particolare. In tale fase non si vede la realtà per quella che è, ma secondo i filtri che si pongono. Spesso non ci si innamora neppure di tale persona concreta, ma del suo «fantasma», ossia della sua immagine fantastica, che la mente ricostruisce.

2. IL RISVEGLIO DAL SOGNO: Poi, pian piano si esce da tale giardino incantato e si è quasi sorpresi che l’altro ponga tante domande concrete sul futuro, chieda garanzie e impegni concreti. In certi casi si è delusi che tale figura da sogno possa, in certi casi, ferire con le sue domande e asserzioni; nelle favole d’amore ciò non accade. Allora ci si chiede turbati: «Di chi mi ero innamorato veramente, di un’altra persona? Volavamo insieme in alto, all’unisono; perché ora tali mutamenti d’animo? Perché le tante domande, i dubbi, i cambiamenti d’idee, le indecisioni?». La Bella Addormentata, svegliandosi dal sonno, si chiede quanti sacrifici è disposta a fare per il Principe Azzurro, e viceversa. È l’altro proprio così «virtuoso» come appariva nell’incanto? Conviene ingranare la marcia ridotta della semplice amicizia o bisogna pigiare sull’acceleratore?
     Seguono i seguenti punti: 3. Approfondimenti; 4. Avere le idee chiare. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Innamora_fasi_S&A.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

mercoledì 11 maggio 2011

Torre di guardia e testimoni di Geova? Parliamone


TORRE DI GUARDIA E TESTIMONI DI GEOVA? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Torre di guardia e testimoni di Geova». Il tutto prendeva avvio da una lettera, che un seguace della «Torre di guardia» ha inviato, perché risentito che i testimoni di Geova siano elencati nella sezione «gruppi di frangia» sotto la voce «Torre di guardia». Ciò mi ha dato modo di spiegare, in un articolo a parte, che cosa siano i «Gruppi di frangia» e perché preferiamo tale dizione a quella di «sette».
     La questione di base dell’articolo è la seguente: il NT parla mai dei «testimoni di Geova» o soltanto dei «testimoni di Cristo»? Abbiamo visto che già il termine «Geova» è un equivoco medioevale, basato sull’ignoranza del tempo riguardo al tetragramma (JHWH), puntato dai Masoreti giudaici con le vocali di adonāj, per ricordare la lettura come «Adonai». A ciò si aggiunga che nei manoscritti greci del NT il nome ebraico di Dio non ricorra mai nelle invocazioni, nei discorsi e negli insegnamenti su Dio. La modifica del testo biblico da parte dei testimoni di Geova è colpevole. Il NT non fa mai nulla per difendere il nome ebraico di Dio, oramai in disuso fin dalla deportazione babilonese, e tutta l’attenzione è data al nome di Gesù Cristo, essendo il nome di cui Dio Padre, lo Spirito Santo, gli apostoli e gli scrittori del NT danno testimonianza. I credenti del nuovo patto sono esercitati, dunque, a essere «testimoni di Cristo» alla gloria del Padre e per mezzo dello Spirito Santo.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Torre_guardia-test-Geova_MT_AT.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

lunedì 9 maggio 2011

Torre di guardia e testimoni di Geova

TORRE DI GUARDIA E TESTIMONI DI GEOVA

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni: Buon giorno, mi chiamo Stefano, sono un Testimone di Geova di Roma. Visto che continuo a ricevere le Vostre gentili newsletter in base a una mia vecchia iscrizione fatta molto tempo fa, mi capita ogni tanto di visitare il Vostro sito e di curiosare tra le varie (a volte anche interessanti) discussioni.
     Ho notato però che nella sezione dove vengono elencate le varie confessioni religiose cristiane, i testimoni di Geova appaiono nei «gruppi di frangia» sotto la voce «torre di guardia».
     Già solo il fatto che definire «gruppo di frangia» quello che, in termini di adesione e di crescita numerica, è ormai da tempo la seconda religione in Italia, la dice lunga sulla serietà del Vostro sito; credo però sia anche utile ricordarvi che «Torre di Guardia» oltre a essere il titolo della rivista con la quale diffondiamo le verità bibliche, è il nome dell’ente giuridico, cui fa capo la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
     Mi viene difficile immaginare qualcuno di Voi che all’incontrare un testimone di Geova in strada, si trovi a pensare: «Toh, ecco lì un “torre di guardia”!».
     Sia chiaro, non è che ci teniamo granché ad avere un posto d’onore nel Vostro sito (per quel che può valere...), ma è soltanto un osservazione, che ho ritenuto opportuno farvi. D’altra parte, come nostro Signore Gesù ci ha insegnato, non è certo la gloria degli uomini quello che c’interessa. Vi ringrazio dell’attenzione e invio cordiali saluti.

1.  GRUPPI DI FRANGIA O SETTE?: La nomenclatura delle cose è sempre un problema, come pure la categoria, a cui si viene ascritti. Al riguardo esiste il punto di vista della persona stessa, che appartiene a un certo gruppo; esiste poi la definizione datagli da altri gruppi (religiosi e non) e quella usata da studiosi di fenomeni religiosi. Chiaramente qualcuno si sentirà scontentato. Per non dovermi ripetere, per l’approfondimento di questo punto rimando all’articolo «Gruppi di frangia o sette?» .
     I punti successivi sono i seguenti: 2. Testimoni di Geova?; 3. Torre di guardia? [CONTINUA LA LETTURA http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Torre_guardia-test-Geova_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

sabato 7 maggio 2011

Aspetti del compito dei conduttori di chiesa? Parliamone


ASPETTI DEL COMPITO DEI CONDUTTORI DI CHIESA? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Aspetti del compito dei conduttori di chiesa». Abbiamo visto che al riguardo è importante distinguere l’autorità dall’autoritarismo, l’utile servizio per il gregge dall’utilitarismo tratto dalla chiesa per sé, la sottomissione spirituale ai conduttori da un loro dominio su ogni aspetto dell’esistenza, e così via. I conduttori biblici pasturano il gregge e non lo dominano con le loro coercizioni. Essi sono allenatori, non addomesticatori. Essi sono servitori di Dio, non padroni delle chiese.
     Il loro compito non è d’imporre una loro visione personale dell’intera esistenza, ma d’insegnare il consiglio di Dio sui vari aspetti della vita; ciò è una grande responsabilità. Essi devono capire i bisogni reali dei credenti e anche i problemi e i pericoli, in cui si trovano, e devono curarli, consigliarli, istruirli ed esortarli a compiere la volontà di Dio.
     Anche laddove, in casi specifici, bisogna mettere in atto necessari interventi di disciplina, essi devono seguire una certa gradualità e progressività; infatti essi stessi non sono la soluzione, ma solo una ultima ratio per recuperare chi sta deviando. Le cause possono risiedere in una scarsa sorveglianza spirituale dei conduttori sul gregge e una lacunosa cura pastorale. [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Compito_conduttori_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}