domenica 25 dicembre 2011

Geova, Geovizzanti e affini

GEOVA, GEOVIZZANTI E AFFINI

L’origine del neologismo «Geova»
    Il termine «Geova» per gli studiosi della Bibbia e per gli esegeti non è rilevante e non esiste dal punto di vista testuale! È una mera invenzione, un neologismo nato nel Medioevo, basato su fraintendimenti letterari e sull’ignoranza riguardo alla cultura ebraica. I Masoreti (i cultori ebraici dei testi dell’AT, 5°-7° sec. d.C.) avevano messo le vocali di ’adônāj («Signore») sotto al cosiddetto tetragramma (JHWH = Jahwè) per ricordare agli Ebrei, che secondo il costume, oramai millenario, bisognava leggerlo appunto ’adônāj; ciò succedeva, infatti, già fin dall’epoca della deportazione babilonese! L’ignoranza al riguardo di alcuni «studiosi» medioevali, poco attenti alla cultura ebraica, ha portato i non-ebrei a creare la moda di leggere il cosiddetto tetragramma con le vocali di ’adônāj (JaHoWaH → Jehovah), da cui è nato tale improbabile e in realtà inesistente nome «Geova». Perché dovremmo seguire un costume basato sull’ignoranza e sul fraintendimento?

La Settanta e il Nuovo Testamento
    Il Nuovo Testamento non ha usato né il cosiddetto tetragramma né una grecizzazione del nome Jahwè, ma ha correttamente riportato le citazione dell’AT, leggendo ’adônāj e traducendolo con Kyrios («Signore»), come gli Ebrei ellenistici erano abituati a dire da oramai vari secoli prima di Cristo… [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Geovizzanti_affini_MT_AT.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

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