venerdì 30 ottobre 2009

Fornicazione e rigenerazione 31-10-09

FORNICAZIONE E RIGENERAZIONE

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Faccio riferimento al matrimonio secondo 1 Corinzi 7 e al caso di una donna che frequenta la nostra chiesa e che afferma di credere (ma a noi lascia qualche perplessità). Qualche anno fa, quando lei non era credente, lasciò il marito per inadempienza nel matrimonio di quest’ultimo, sia sessuale che di quotidiana ottemperanza alle più comuni regole di convivenza familiare. Si scoprì infatti, appena una settimana dopo, che il marito aveva già un’altra relazione; relazione che subito divenne convivenza, e che ora è suggellata con un figlio.
    Ora la situazione attuale è questa: la sorella vive in casa dell’ex marito, che le passa gli alimenti per lei e per i due figli. Dopo aver creduto (?) e richiesto il battesimo (che prudentemente non è stato fatto), ha iniziato una relazione con un uomo vedovo e senza figli, non credente, ma interessato al Signore e che non conosceva per niente il mondo evangelico. La sorella si rende conto di essere in uno stato di peccato e di non poter procedere con il battesimo. Chiede di poter frequentare sia la assemblea che i gruppi familiari, spesso anche con il suo nuovo compagno.
    Ti preciso, infine, che anche dopo tanti anni, non sono ancora divorziati, e che né lei né il marito chiedono il divorzio, o forse non è conveniente per entrambi. Sono molto interessato alla tua opinione, e se è necessario sapere qualcosa di più chiedilo pure. Un abbraccio fraterno con tanta stima. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Fornicazione_rigenerazione_S&A.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Carismaticismo e coercizioni psichiche di massa: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Coercizioni_psico_carismat_Oc.htm
■ Dall’avvento alla Parusia: domande risultanti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Avvento_Parusia_domande_Avv.htm
■ Suicidio di un cristiano: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Suicidio_cristiano_EnB.htm (Nuovi contributi)

mercoledì 28 ottobre 2009

Halloween, festa per cristiani? 29-10-09

HALLOWEEN, FESTA PER CRISTIANI?

Mi sono ripromesso da anni di scrivere un articolo su Halloween. Poi mi ricordo sempre troppo tardi che il 31 ottobre arriva a giorni. Tempo addietro una lettrice mi ha scritto quanto segue a proposito di Halloween: «Shalom, sono certa che riuscirai a trattare in meglio questo tema e a trovare altri aspetti biblici... Ti ringrazio in anticipo» {Teresa Todisco; 17 ottobre 2009}. Ricordo che Gaetano Nunnari, padre con figliole in tenera età, scriveva quanto segue nel tema di discussione «Partecipazione al “travaglio del natale”»: «Comunque vorrei anche precisare che non tutte le festività moderne sono utili. Per esempio come genitore cristiano credo che sia bene non festeggiare la befana, perché le streghe “buone” non esistono! O ancora peggio Halloween, e mi sembra superflua qualsiasi precisazione in merito. Bisogna secondo me come credenti trovare il giusto equilibrio tra ciò che può essere utile (Natale e Pasqua), ciò che è innocuo (capodanno, carnevale per i bambini) e ciò che può essere dannoso (Halloween). Detto questo credo in ogni modo che ognuno, alla fine, su queste problematiche debba seguire il principio biblico che tutto ciò, che non viene da convinzione, è peccato». Sebbene con le mani piene di lavoro, mi ero riproposto quest’anno di affrontare questo argomento di importazione recente nella nostra cultura; tanto più che ero stato sollecitato dalla suddetta lettrice. Provvidenzialmente mi è venuto in soccorso, senza neppure richiederlo, Vincenzo Russillo (primo contributo). Non resta che discuterne insieme. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Halloween_festa_cristiani_Oc.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Carismaticismo e coercizioni psichiche di massa: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Coercizioni_psico_carismat_Oc.htm
■ Dall’avvento alla Parusia: domande risultanti: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Avvento_Parusia_domande_Avv.htm
■ Suicidio di un cristiano: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Suicidio_cristiano_EnB.htm (Nuovi contributi)

lunedì 26 ottobre 2009

Carismaticismo e coercizioni psichiche di massa 27-10-09

CARISMATICISMO E COERCIZIONI PSICHICHE DI MASSA

L’articolo «Kenneth Hagin e la “confessione positiva”» [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-K-Hagin_confessio-positiva_MeG.htm] ha indotto un lettore a prendere posizione in merito. Il suo contributo mi ha portato nuovamente a visionare in rete i fenomeni di coercizione psichica che avvengono negli incontri condotti da «santoni» carismaticisti. In particolare si tratta della «risata» coercitiva di massa, del cosiddetto «abbattimento», di frenesie mistiche, di danze concitate, di perdita del controllo, di stati di semi-trance e trance completa, parossismo e così via. La cosa angosciante e triste è che negli ambienti carismaticisti tale confusione e tale coercizione psichica di massa vengono falsamente attribuiti come causa prima allo Spirito di Dio. Questo è il chiaro risultato della confusione dottrinale, della coercizione psichica e della contaminazione spirituale a cui si è arrivati. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Coercizioni_psico_carismat_Oc.htm] {Nicola Martella}

domenica 25 ottobre 2009

Dall’avvento alla Parusia: domande risultanti 26-10-09

DALL’AVVENTO ALLA PARUSIA: DOMANDE RISULTANTI

Ultimamente, un lettore e collaboratore del sito «Fede controcorrente» mi aveva scritto riguardo al loro gruppo di studio locale e al fatto che esso sta diventando sempre più regionale, essendosi aggiunti anche i conduttori di altre Assemblee, sebbene alquanto distanti dal luogo dell'incontro. Egli mi annunciava come cosa interessante per me il fatto che avevano deciso d’usare il mio libro «Dall'avvento alla parusia» [http://puntoacroce.altervista.org/Buch/L-Avvento_Avv.htm] come guida allo studio degli Evangeli e degli Atti. Egli mi scriveva letteralmente: «L’obiettivo è quello di capire il messaggio “proprio” di questi libri e quale dev’essere il nostro approccio omiletico a essi, tenuto conto del loro genere letterario, perlopiù narrativo».
     Il prossimo stadio è stato il fatto che ho ricevuto da lui alcune domande, scaturite dal loro confronto sul mio testo. Mi è sembrato di ritornare indietro al tempo, in cui avevo studenti per corrispondenza. Ho pensato che potrebbe essere interessante anche per altri lettori leggere tali domande e le mie risposte. In tal modo potrebbero essere invogliati a studiare anch’essi questo libro, sia privatamente o in un gruppo di studio.
     Egli ha scritto: Caro Nicola, nel nostro gruppo di studio abbiamo iniziato a considerare il tuo libro «Dall’avvento alla Parusia» e ci sono alcuni interrogativi in particolare che riguardano il nostro 1° incontro, sui quali sarebbe utile sentire un tuo parere.
     ■ 1. L’avvento riguarda la 1a venuta di Gesù e la parusia riguarda la sua 2a venuta. Perché il libro parla di «tensione» tra l’avvento e la parusia? (p. 9).
     ■ 2. «L’impianto predizionale» è un testo base, posto all’inizio dell’Antico o del Nuovo Patto, dove «è presente in germe tutta la storia futura d’Israele» e della chiesa. Per l’AT questo testo base è Dt 30, dov’è delineato il futuro d’Israele. Per il NT questo testo è il discorso profetico di Gesù riportato in Marco 13 e paralleli, dove è delineato il futuro della chiesa. È giusto dire così? È quello che intendevi dire? (p. 9).
     ■ 3. La differenza tra scribi e Farisei riguarda solo il laicato dei secondi o c’è qualcosa di più? (pp.11-12).
     ■ 4. Può il Talmud avere un’importanza per lo studio del Nuovo Testamento? (p. 12).
Grazie in anticipo per la tua collaborazione. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Avvento_Parusia_domande_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Suicidio di un cristiano: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Suicidio_cristiano_EnB.htm (Nuovi contributi)

venerdì 23 ottobre 2009

Rapporti con amici del mondo 24-10-09

RAPPORTI CON AMICI DEL MONDO

Quando non si ha una chiesa locale biblica, con cui identificarsi, succede che si continuino a curare i rapporti con gli «amici del mondo». Questo è il caso del lettore del primo contributo di questo tema di discussione. Tuttavia, ciò succede anche quando si frequenta una chiesa biblica, poiché si hanno colleghi di studio o di lavoro, amici d’infanzia e parenti.
     Certamente qualcuno citerà subito Giacomo 4,4: «Non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio». Sono parole sacrosante, se ricondotte al contesto naturale. La tentazione di chi è massimalista, potrebbe essere  però quella di evitare di citare l’inizio del verso: «O gente adultera», ossia quella descritta nei versi precedenti, quella che ha in mente solo di alimentare le concupiscenze della carne e vivere per appagare i propri piaceri. Egli parlava di peccatori e di doppi d’animo (v. 8), ossia di persone che sguazzavano nelle intemperanze della carne. Aveva di mira giudei cristiani con la fede all’acqua di rose, che vivevano come gli increduli e gli iniqui.
     Che dire quindi del nostro rapporto con gli «amici del mondo»? Che consiglio dare a questo lettore, visto il suo disagio in certe situazioni, da una parte, e il desiderio di essere di testimonianza, dall’altra? Do alcune risposte nel mio contributo, limitandomi ad alcune cose, per così permettere ad altri lettori d’intervenire. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Rapporti_amici_mondo_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:

mercoledì 21 ottobre 2009

Confronto su calici o bicchierini 21-10-09

CONFRONTO SU CALICI O BICCHIERINI

Il seguente contributo e la risposta di Nicola Martella dovevano trovare posto nel tema «Calice o bicchierini? Parliamone» [http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Calice_bicchier_parla_EdF.htm], in cui abbiamo discusso l’articolo «Calice o bicchierini?» [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Calice_bicchierini_UnV.htm] di Tonino Mele.
     Visto che, dopo la lettura dello scritto di Michele Papagna, non ho capito completamente il suo intento, ho mandato il suo scritto all’autore dell’articolo. Abbiamo intuito tra le righe quello che il lettore pensa e afferma sull’argomento in linea generale, ossia che nutre le usuali tesi d’occasione, addebitando alla controparte: mancato simbolismo, pragmatismo, sfiducia in Dio e cose del genere. Tuttavia non abbiamo capito che cosa pensa delle argomentazioni di Tonino Mele. Si riserva di «entrare nel merito della discussione» più in là, intanto ha prodotto più «enigmi» che risposte. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Calici_bicchier_cfr_Avv.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:

domenica 18 ottobre 2009

Abbigliamento fra casa e chiesa 19-10-09

 ABBIGLIAMENTO FRA CASA E CHIESA

Una lettrice mi ha presentato le seguenti questioni: Caro fratello, vorrei anch’io rivolgerti alcune domande per avere delle risposte da parte del Signore. È giusto andare alla presenza del Signore con degli abiti, da dove fuoriesce lo slip, per seguire la moda? O magari con delle gonne molto corte e cose varie? Attendo risposta e intanto ti ringrazio e il Signore ti benedica.
    Nella mia risposta affermo, tra altre cose, quanto segue: Per prima cosa abbiamo una concezione della devozione con «tare» religiose non consoni al nuovo patto, quando usiamo l’espressione «andare alla presenza del Signore» e simili. Nel nuovo patto il tempio non è un luogo, ma è l’assemblea dei credenti in un luogo, indipendentemente da dove si trovano o si radunano. Il tempio di Dio (o casa del Signore) sono i credenti nel loro complesso e non un luogo (1 Cor 3,16s; 6,19; Ef 2,21s). In casa e fuori casa la norma era solo questa: «Siate irreprensibili e schietti, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita» (Fil 2,15). Ciò valeva sempre, sia nella vita comune, sia nei momenti, in cui ci si radunava per adorare Dio e per edificarsi insieme (1 Cor 14,26).[Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Abbiglia_casa_chiesa_S&A.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:

mercoledì 14 ottobre 2009

Glossolalia e padri della chiesa 15-10-09

GLOSSOLALIA E PADRI DELLA CHIESA

Antonio Capasso prende qui posizione riguardo al confronto avuto con altri due lettori: «Confronto fra pentecostali, ex e non 1» [http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Pentecost_ex-non_cfr_MeG.htm]. In esso Gianni Siena faceva riferimento ai cosiddetti «padri della chiesa» (teologi dei primi secoli) riguardo alla glossolalia e affermava: «Nella metà del secondo secolo, Ireneo di Lione osservava che molti fratelli possedevano doni profetici e di lingue. Farrar riferisce che, durante le persecuzioni, i cristiani condotti al supplizio “parlavano in lingue”».
     Gli chiesi: «A scanso di equivoci, dove stanno le fonti di prima mano di Ireneo di Lione? E tale Farrar chi è? Dove dice che cosa e dove stanno le fonti originarie, in cui si afferma ciò? Sul fondamento sabbioso del sentito dire non si può costruire un discorso probatorio». Egli mi mandò in risposta un articolo di Carmine Lamanna. Esso però, più che dare risposte, presentava diversi problemi di metodologia e di argomentazione. Tra altre cose facevo presente che Carmine Lamanna non forniva chiare fonti probatorie né i precisi riferimenti bibliografici. Egli portava mozziconi di frasi, attribuite ad antichi scrittori, e facendo ciò metteva stranamente un certo «Dean Farras» (in realtà Frederic William Farrar, 1831-1903, detto Dean Farrar) dopo Tertulliano (160–220 circa; seguace poi dell’eterodosso Montano) e Ireneo (130-202) e prima di Crisostomo (344 o 454-407), per poi fare un grande salto ad autori del 19° secolo! Rimando al su citato confronto per i dettagli.
     Si vede che Antonio Capasso ha sentito un certo obbligo morale di venire in soccorso agli altri e di rimediare in parte alla questione, fornendomi due fonti, a parer suo, probatorie. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Glossolalia_padri-chiesa_EdF.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Dov’è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Dove_tesoro_cuore_Mt.htm
■ Il giogo diseguale fra credenti e increduli: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Giogo_diseguale_increduli_Avv.htm

domenica 11 ottobre 2009

Noia a scuola, segnale ai genitori 12-10-09

NOIA A SCUOLA, SEGNALE AI GENITORI

L’anno scolastico è iniziato da poco, dopo la lunga pausa estiva. Il ritorno a scuola è pieno di sorprese per i ragazzi e per i genitori. Mi ha raggiunto la seguente lettera di un genitore preoccupato, persona di mia conoscenza, che mi ha chiesto un consiglio.
     Caro Nicola, quest’anno scolastico per il nostro caro figlio Simone non è cominciato nel migliore dei modi: tre note per non aver svolto i compiti a casa; e le maestre mi hanno detto che a scuola è un po’ distratto. Tuttavia, quando con Annarita abbiamo letto il tema svolto in classe (intitolato «che noia»), abbiamo deciso d’andare a parlare con le maestre, visto che ci deve essere un problema, speriamo risolvibile.
     Non so se ci possa essere lo spunto per affrontarlo con la guida della Parola, per questo mi rivolgo a te. Dopo aver letto il tema di Simone (che ti invio), se puoi dammi un consiglio (possibilmente biblico, e se vuoi puoi anche chiedere aiuto ai tuoi lettori del sito). Se puoi rispondici prima possibile, perché credo che entro fine settimana dovremmo incontrare le maestre. Che il Signore ci guidi…
    Ecco il tema svolto dal figlio, un bambino di 9 anni che frequenta la 4a elementare: «Che noia andare a scuola con la stanchezza. Il primo giorno di scuola mi sono annoiato molto perché abbiamo subito fatto lezione. Come se fossimo alla fine dell’anno, con tante verifiche da fare e soprattutto che noia stare tutto il pomeriggio dentro casa a studiare e fare i compiti. Che noia poi i compiti di matematica a scuola! Che noia sentire sempre le maestre che urlano. Che noia stare a scuola senza fare niente e che noia non giocare a ricreazione. Che noia disegnare e colorare tutta la pagina, perché a me proprio non piace disegnare. Ne ho già abbastanza di questa scuola, che neanche un giorno mi lascia libero di giocare, senza compiti, studiare, disegnare e colorare. Vorrei fare tutto a modo mio, ma è impossibile perché non posso comandare. Uffa “che noia” questa scuola!» (si noti: 8 volte «noia» + 1 «annoiato»). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Noia_scuola_genitori_GeR.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Dov’è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Dove_tesoro_cuore_Mt.htm
■ Il giogo diseguale fra credenti e increduli: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Giogo_diseguale_increduli_Avv.htm

venerdì 9 ottobre 2009

Dov’è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore 10-10-09

DOV’È IL TUO TESORO, LÌ SARÀ IL TUO CUORE
Riflessione sulla ricchezza secondo l’insegnamento di Gesù (Matteo 6,19-24)

«L’isola del Tesoro» è uno dei romanzi più avvincenti per i ragazzi di tutti i tempi. Scritto dal romanziere scozzese Robert Louis Stevenson (The Treasure Island), narra la storia d’un gruppo di pirati che, lasciato il porto inglese di Bristol, s’avventurano in pericoloso viaggio verso un’isola remota del Mar dei Caraibi alla ricerca d’un favoloso tesoro appartenente al pirata Bill Bones. Il romanzo è spesso letto come un’allegoria morale, in cui è insegnata la frustrazione e la futilità della ricerca delle ricchezze derivante dalla bramosia e dall’avidità umane.
     Per quanto riguarda la parola «tesoro» e il suo insegnamento etico, il romanzo ci richiama alla mente anche un’espressione di Gesù: «Non v’affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, dove i ladri scassinano e rubano. Accumulatevi invece tesori in cielo, dove tignola e ruggine non consumano né ladri scassinano e rubano. Infatti, dove è il tuo tesoro, lì sarà pure il tuo cuore...». Questo testo costituisce la terza parte del corpo centrale del discorso della montagna, dopo l’illustrazione della «giustizia superiore» richiesta al discepolo con le sei antitesi (Mt 5,17-48) e dopo l’insegnamento sull’autentica devozione (Mt 6,1-18). Si tratta d’una serie di detti del Signore, relativi al distacco dai beni terreni (vv. 19-24) e al completo abbandono all’azione provvidenziale del Signore, che esige dal credente la ricerca del Regno di Dio e la sua giustizia (Mt 6,25-34).
     In questo testo Gesù mette in discussione il sistema dei valori dei «pagani», cioè di coloro che vivono immersi nel secolarismo, ponendolo al centro della loro vita. Gesù pone le alternative: vi sono due tesori (uno celeste e l’altro terreno; vv. 19-21), due condizioni del corpo (luce e tenebre; vv. 22-23), due padroni (Dio e Mammona; v. 24). [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Dove_tesoro_cuore_Mt.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
■ Il giogo diseguale fra credenti e increduli: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Giogo_diseguale_increduli_Avv.htm
Come (non) uccido la mia chiesa locale? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Come_uccido_chiesa_no_UnV.htm

domenica 4 ottobre 2009

Calice o bicchierini? 05-10-09

CALICE O BICCHIERINI?

Quali elementi della Cena del Signore sono insostituibili ai fini del suo simbolismo? Questa è una domanda che non ha più bisogno di molte presentazioni, vista la forza con cui si ripresenta ogni volta che c’è in giro qualche epidemia o influenza contagiosa. C’è però un’altra domanda che è estremamente risolutiva per poter rispondere al dilemma del «calice o i bicchierini»: il calice che Gesù usò nel momento in cui istituì «la cena» aveva un valore simbolico suo proprio, oppure lo usò come elemento accessorio in quanto contenitore del vino? Gesù attribuì anche al calice un valore simbolico come lo attribuì al pane e al vino? Se sì, questo deve risultare chiaramente dalle parole che usò. Se no, allora è legittimo chiedersi se il fatto che usò il calice sia motivo sufficiente per usare il calice in modo inderogabile e senza eccezioni. Quella sera Gesù usò altre cose, a cui però non ha dato un chiaro significato, come per il pane e il vino. Una di queste cose potrebbe essere il contenitore del pane, il quale poteva essere preso per indicare forse (parlo per assurdo) la provenienza divina dello stesso Gesù, ma non l’ha fatto. Questo esempio banale suggerisce quanto sia rilevante la domanda se Gesù abbia attribuito al calice un valore simbolico come lo ha attribuito al pane e al vino. Di seguito cercheremo d’esaminare tutti i testi biblici dove si parla del calice della «Cena» e cercheremo di scoprire le evidenze, se ve ne sono, che rispondono al nostro dilemma. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Calice_bicchierini_UnV.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Come (non) uccido la mia chiesa locale? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Come_uccido_chiesa_no_UnV.htm
■ Giogo in 2 Corinzi 6,14 e società con increduli: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giogo_2Cor6-14_societa_UnV.htm

sabato 3 ottobre 2009

Repertorio mensile delle letture 01-10-09

REPERTORIO MENSILE DELLE LETTURE

■ Giogo in 2 Corinzi 6,14 e società con increduli: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Giogo_2Cor6-14_societa_UnV.htm
Caduta e pentita, ma non accettata dalla chiesa: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Caduta_pentita_chiesa_EnB.htm
■ La questione del velo (1 Corinzi 11,2-16): http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Velo_esegesi_oggi_GeR.htm
Suo figlio ha un tumore al cervello! Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Tumore_cervello_figlio_EnB.htm
■ Pentecostali e carismaticisti: è necessario distinguerli?: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Pentec_carismatici_parla_Mds.htm
■ Discrepanze emergenti nella «Emerging Church»: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Emerging_Church_discrepanz_Esc.htm