domenica 7 ottobre 2018

Ricompensa dopo lacrime

RICOMPENSA DOPO LACRIME
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«Così parla l’Eterno: Trattieni la tua voce dal piangere e i tuoi occhi dalle lacrime; poiché c’è una ricompensa per l’opera tua, dice l’Eterno...» (Geremia 31,16).
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Chiaramente, in questo capitolo, che è il cuore del libro di Geremia e, per certi aspetti, dell’AT, si parla del «nuovo patto» dell’Eterno e del ritorno degli Israeliti dalla cattività e dalla dispersione, perché Dio ristabilisca il regno perduto.
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Tuttavia, tale brano è consolante per ogni missionario, che ha iniziato un’opera di Dio, e per ogni servitore del Signore, che porta avanti un’opera. Quante volte ognuno di loro ha il cuore gonfio, per tutti gli affronti che subisce. Quante volte è in trepidazione, se la piantina che ha piantato, ce la farà a mettere radici e a crescere, per diventare un albero solido e verdeggiante (cfr. 2 Cor 11,28). Quante volte ha dovuto trattenere al momento le parole, per non danneggiare l’opera, quando sono state dette cose ingiuste o che rischiano di rovinare il regno di Dio, per poi versare lacrime in segreto. Quante volte ha aspettato che venissero agli incontri quei credenti, che si sono allontanati o che vivono nell’arbitrio, e pregato per loro, perché mettessero Dio al primo posto nella loro vita e che tornassero all’ovile come pecore smarrite (cfr. Gr 31,18ss). E così via. La bella promessa di Dio per ognuno di loro è questa: «C’è una ricompensa per l’opera tua»!
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