giovedì 19 maggio 2016

I falsi spirituali in Internet



I FALSI SPIRITUALI IN INTERNET
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Nelle chiese esistono «finti spirituali», che usano cose legittime in modo strumentale, spesso per calunniare il prossimo o fare le loro vendette. Qui di seguito mi limiterò solo ad alcuni esempi.
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1.  FOGLI DI CALENDARIO: Molti credenti leggono quotidianamente un foglietto dei tanti calendari cristiani, che sono pubblicati.
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1.1. L’USO LEGITTIMO: [→ Sul sito]
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1.2. L’USO STRUMENTALE: Immaginatevi che un credente venga da voi, per mettervi al corrente di qualcosa, affermando che un certo «Ambrogio» abbia messo in rete un foglio di calendario, per poi usare il contenuto in modo strumentale contro a un altro. Aggiunge anche che egli non fa nomi, ma solo allusioni, con cui getta fango sul suo prossimo; alcuni, che sono coinvolti, sanno molto bene a chi «Ambrogio» si riferisca.
     Spesso i credenti si rivolgono a me per e-mail, per chiedermi che cosa ne penso di questa o di quella cosa o per chiedermi consiglio biblico e pastorale. Essi mi invitano ad analizzare certi testi, tra cui anche l’uso strumentale di qualche foglietto di un calendario cristiano. Ad esempio, tempo fa mi fu segnalata la pubblicazione del foglio di calendario, che un certo «Ambrogio» usò palesemente contro un altro credente.
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     ■ «Ambrogio», riportando il foglietto del calendario con Giobbe 34,11, non prese l’occasione per farsi lui l’esame di coscienza, ma mandò «messaggi in codice» o «frecciatine» a qualcun altro, a cui egli attribuiva inganno, egoismo, avarizia e sete di potere. Lo ascrisse fra i grandi predicatori ipocriti e insinuò che non fosse neppure «cristiano». Poi, condì il tutto con versi biblici, per fare effetto sui semplici. Questa è una un colpevole abuso della Parola di Dio, che rientra proprio nell’asserzione di Giobbe 34,11: «Egli [= Dio] rende all’uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta».
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     ■ Sempre «Ambrogio», riportando... [→ Continua sul sito]
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2.  IMMAGINI DI TESTO: Alcuni pubblicano immagini contenenti citazioni di versi biblici, di massime e di «frasi fatte». Anche qui la dinamica dovrebbe essere la stessa: prendere l’occasione per riflettere su se stessi. Uno di questi, chiamiamolo, «Cosimo»... [→ Continua sul sito]
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3.  ALCUNE CONCLUSIONI: In tal modo, «Ambrogio», «Cosimo» e altri come loro si rendono personalmente colpevoli, per avere abusato della Parola di Dio, gettando illazioni, allusioni e sospetti su altri credenti. Oltre a ciò, essi si sono resi colpevoli anche verso gli altri, specialmente se si ritengono maestri dei semplici, mostrando col loro deplorevole comportamento che sarebbe cosa lecita usare in modo strumentale una meditazione, i brani biblici in essa contenuti e frasi a effetto (massime, citazioni, ecc.), per gettare fango e sospetti sul prossimo, per fare allusioni e cose simili. Se ciò non bastasse, magari aggiungono: «Diversi di voi sanno di chi parlo!». Poi, all’occasione, come già detto, terminano alla stregua di un famoso santone con «Chi ha orecchi, per udire, oda». Tale discriminazione, come altre simili, fa diventare tali persone «giudici dai ragionamenti malvagi» (Gcm 2,4).
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[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Falsi_web_Mds.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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