lunedì 7 novembre 2016

Referendum e scenari apocalittici



REFERENDUM E SCENARI APOCALITTICI
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1.  ENTRIAMO IN TEMA: Si è liberi di avere differenti opinioni rispetto al prossimo referendum sulla Costituzione. Tuttavia, bisogna conservare l’onestà intellettuale nell’avvalorare la propria tesi; e questo specialmente se si è cristiani biblici e si cita la sacra Scrittura. Il mio intento non è tanto quello di sconfessare le convinzioni altrui in merito al referendum (anch’io ho le mie), ma di analizzare i singolari ragionamenti, che ho letto in rete, per avvalorare le proprie opinioni. Non so perché, ma ultimamente diverse persone, che fino a ieri scrivevano al massimo pensieri spirituali in rete, si sono messi a fare i politologi di seconda mano e a cercare di orientare le opinioni altrui nella loro direzione, portando argomentazioni che mostrano scarsa preparazione e poca onestà intellettuale, ma alimentano solo immani paure, come se stesse per accadere un’invasione di alieni. Così facendo, quasi fossero moderni Zeloti, presentano tale prossimo referendum costituzionale in termini quasi apocalittici, come se dovesse accadere un fatto senza precedenti per la storia dell’universo, pari a una delle trombe, a uno dei suggelli o a una delle coppe dell’Apocalisse. All’analisi critica appaierò anche un po’ di satira, che sembra l’unico modo per aprire gli occhi a chi è oramai intronato da siffatta ideologia politico-religiosa.

2.  LE TESI: Ho letto il seguente pensiero in Internet. È solo uno dei tanti, che vengono scritti in modo simile in questi giorni. Lo prendo, perciò, solo come esempio di un atteggiamento, che si sta diffondendo fra i moderni Zeloti apocalittici.
            «Allora gli alberi dissero al fico: “Vieni tu a regnare su di noi”. Ma il fico rispose loro: “E io dovrei rinunciare alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi al di sopra degli alberi?” Poi gli alberi dissero alla vite: “Vieni tu a regnare su di noi”. Ma la vite rispose loro: “E io dovrei rinunciare al mio vino, che rallegra Dio e gli uomini, per andare ad agitarmi al di sopra degli alberi?” Allora tutti gli alberi dissero al pruno: “Vieni tu a regnare su di noi”» (Giudici 9,10-14).
            Un esempio poetico ma significativo di come l’uomo (albero) possa scegliere (votare) per un altro albero (uomo) per poter regnare su loro. Il cristiano deve influenzare la politica in modo cristiano con amore verso il prossimo, quindi volere il bene del popolo. Deve avere discernimento se, nel nostro caso del referendum, possa portare benefici per il popolo Italiano. Secondo il mio discernimento in una parte di questo referendum sono nascoste delle direttive che insieme alla legge sulle votazioni «italicum» ex «porcellum» possa portare a cedere interamente la sovranità a qualcun’altro che potrebbe appianare la strada ad un dittatore, e trovandoci negli ultimi tempi perché no all’anticristo. {Federico Borromeo, ps.; 07-11-2016; formattazione redazionale}
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2.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI: Si comincia citando la sacra Scrittura e si finisce per aggiogarla alle proprie opinioni politico-religiose? Non sarebbe meglio lasciare da parte la Scrittura per avvalorare le proprie tesi di parte, per non correre il rischio di diventare colpevole dinanzi a Dio, per aver usato in modo strumentale la sua Parola? Punti discussi: ■ Il sistema di governo... ■ L’Italicum... ■ L’anticristo»... [→ Leggi sul sito]
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3.  ASPETTI CONCLUSIVI: Qualcuno ha fatto presente a Federico Borromeo (ps.): «Se l’anticristo deve venire prima o poi, non sarà il nostro voto a fermarlo». Ecco che cosa ha risposto lui: «Questo è vero che non sarà il nostro voto a fermare l’anticristo, ma ci vuole discernimento tra ciò che è bene per la democrazia del popolo e ciò che è male per la democrazia del popolo». Poi, non si sa per quale motivo, ha aggiunto il seguente brano: «“Voi avete l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?” Allora gridarono di nuovo: “Non costui, ma Barabba!” Ora, Barabba era un ladrone» (Giovanni 18,39-40).
            Tutto ciò conferma quanto detto sopra. [...] Perseguendo tale fine, non ci si fa scrupolo di abusare della Parola di Dio, suggerendo addirittura che Matteo Renzi sia da paragonare a Barabba, l’antagonista di Gesù dinanzi a Pilato! Così si falsa la storia (Pilato era il governatore in carica, non Barabba) e si storce la Scrittura (si suggerisce l’accostamento fra il «ladrone» e un personaggio politico attuale). [...] [→ Leggi sul sito]
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[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Refer_apoc_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
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