martedì 29 agosto 2017

L’incoerenza dei padri ricade sui figli

L’INCOERENZA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI
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«E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore» (Efesini 6,4).
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Possiamo dare tutto ai nostri figli, ma se non siamo per loro un modello di coerenza con la Parola di Dio, di ubbidienza al Signore e di sottomissione a Lui senza se e senza ma, allora gli scontri iracondi saranno programmati e la nostra incoerenza li farà perdere. Disabituati a vivere la fede con coerenza in famiglia, a frequentare i culti con costanza e persistenza insieme ai genitori e a mettere il timor di Dio e l’onore del Signore al primo posto, prima o poi i figli dei credenti non avranno piacere a seguire la via del Signore, come «bravi ragazzi» si disaffezioneranno dalla comunione con i credenti, trovando «scuse intelligenti».
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Anni dopo, tali genitori si sveglieranno e cercheranno di recuperare il tempo perduto in incoerenza, pigrizia e svogliatezza; ma nella maggior parte dei casi è troppo tardi. Avevano trascurato di essere esempi coerenti e di battere il ferro, fintantoché era caldo; ora i loro «bravi ragazzi» vivono come dei «senza Dio», disinteressati a ogni richiamo spirituale e morale. L’incoerenza dei padri si riversa sui figli. Perciò, è scritto: «Abitua il fanciullo alla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio» (Proverbi 22,6).
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