domenica 14 giugno 2009

Leucemia: una vita tra paura e speranza 15-06-09

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Invito alla lettura su «Fede controcorrente»

LEUCEMIA: UNA VITA TRA PAURA E SPERANZA

Mi chiamo Inge Wende, ho una tremenda odissea alle mie spalle, a cui molti non sopravvivono, ma che io ho potuto affrontare in una maniera diversa, perché ho nella mia vita un fondamento particolare che mi sorregge. A questo scritto avrei anche potuto dare il titolo «Gli alti e i bassi scrivono storie», perché scrivendo dovetti pensare a molti apici ma anche a molti abissi nella mia vita. Accettare circostanze positive e viverle, riesce a tutti sicuramente come una cosa più facile che doversi confrontare con difficili situazioni negative e accettarle. Quel giovedì santo del 1988 ero ricoverata alla clinica universitaria di Giessen (Germania). Già di buon mattino il professore entrò in camera per comunicarmi che avevo una forma molto aggressiva di leucemia. Non può essere vero!?! Iniziai a essere agitata e fui sopraffatta da una gran confusione. Ero ancora giovane, avevo ancora una vita davanti – e, poi, i miei bambini avevano bisogno di me! Il mio cuore batteva forte, l’orologio continuava a scandire i secondi, mi diedi un pizzicotto pensando di potermi così svegliare, ma dovetti constatare che tutto ciò purtroppo non era solo un brutto sogno. Il professore era ancora lì, in piedi accanto al mio letto. Gli feci alcune domande alle quali però nessuno avrebbe potuto rispondere. «Ho ancora una possibilità?». «Potrò sopravvivere?». Ero così oppressa da paura e angoscia, che respiravo con molta difficoltà. Essendo un’ex infermiera, sapevo quello che significava una diagnosi del genere, ma non avevo ancora la più pallida idea di quello che mi sarebbe accaduto. Prendemmo un appuntamento per un colloquio col professore la sera stessa. Le due signore con le quali condividevo la stanza erano state già dimesse, così che mi trovavo da sola. Ero veramente sola? Dopo essermi tranquillizzata, iniziai a pensare alle cose che m’attendevano. «Cosa penserà mio marito? Cosa penseranno i nostri genitori, i nostri fratelli, gli amici e i nostri figli?». Proprio i nostri figli avevano già assistito a ciò che era successo quattro mesi prima a Jamila. Jamila è morta! Jamila è deceduta nella notte, alla vigilia della prima domenica d’avvento, anche lei di leucemia. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Leucemia_paura_speranza_EnB.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Novità editoriale: «Elementi della fede: Dottrine fondamentali della fede cristiana» [http://puntoacroce.altervista.org/Buch/L-Ed-Fede_EdF.htm]

Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:

Pietro e la Chiesa di Roma: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Pietro_chiesa-Roma_Mds.htm

Occultismo fra relativismo e Bibbia? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Occult_relativ-BB_parla_Oc.htm

Paranoia carismaticista? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Paranoia_carism_parla_Car.htm

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