sabato 10 marzo 2012

Io sono la scala verso il cielo

IO SONO LA SCALA VERSO IL CIELO

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Questa affermazione non è di Gesù e non si trova negli Evangeli. Tuttavia, qualcuno vorrebbe che ci fosse. Infatti, nel confronto che segue, il mio interlocutore afferma che Gesù si definirebbe la «scala»! Questo confronto avrebbe potuto stare nel tema «Una «teologia dell’io sono» nell’Evangelo di Giovanni? Parliamone» [http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Teolog_io-sono_Mt.htm], da cui è scaturito. L’ho messo qui per mostrare esemplarmente la differenza fra esegesi ed eisegesi, ossia fra interpretazione contestuale e proiezione speculativa, basata su arbitrari parallelismi o sul falso sillogismo.
     A prescindere da questo caso specifico, si noti il «vizio mentale» di partenza, da cui nasce una convinzione dottrinaria, il suo sviluppo secondo il sistema della palla di neve e le sue conseguenze. Un giorno si scopre casualmente qualcosa in un brano, ci si entusiasma, si crea un ponte con un altro brano, basandosi su una blanda analogia con un elemento presente in ambedue i brani, ci si ricama sopra, si parla agli altri di tale «scoperta», ci si rafforza nell’opinione che le cose stiano così, la si propone agli altri con maggiore convinzione, si crea così un consenso di gruppo, si trovano moltiplicatori per tale opinione, si radica la consapevolezza che la Bibbia insegni tale cosa e, infine, si crea un groviglio dottrinario così intricato, che una convenzione del genere è difficile da sbrogliare e debellare. Chi mette mano a tale cosa, viene visto di malocchio e tacciato di voler sminuire la Scrittura o l’azioni ispiratrice dello Spirito Santo.
     Seguono i seguenti punti: 2. Il confronto; 3. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Io_sono_scala_OiG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}



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