lunedì 12 marzo 2012

Io sono la scala verso il cielo? Parliamone


IO SONO LA SCALA VERSO IL CIELO? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Io sono la scala verso il cielo» . In esso, oltre al tema specifico, c’interessava specialmente mostrare la differenza fra esegesi ed eisegesi, ossia fra l’analisi contestuale di un brano e la proiezione speculativa, basata su analogie costruite con l’allegoria, su parallelismi arbitrari o sul falso sillogismo.
     Come avremo modo di mostrare, è legittimo fare similitudini e dire: «Gesù è paragonabile a una scala (un ponte), che porta a Dio». È sbagliato, invece, mettere arbitrariamente parole in bocca a Gesù e fargli dire asserzioni del genere: «Gesù ha detto di essere la scala (il ponte), che porta a Dio», o addirittura in prima persona: «Io sono la scala».
     Si noti che Gesù, usando l’espressione «io sono ***», si è paragonato diverse volte a qualcosa d’importante, per difendere la sua messianicità. Tuttavia, non ha mai detto: «Io sono la scala verso il cielo», come invece qualcuno insegna.
     La cosa, che mi da a pensare (e un po’ mi rattrista), è il fatto che chi propone idee del genere, invece di far tesoro delle osservazioni, che mostrano l’incongruenza di tale asserzione, e del monito a interpretare correttamente la Scrittura, non solo perdura in tale proiezione della «scala di Giacobbe» (Gen 28,12) sulle asserzioni escatologiche di Gesù relative al suo regno (Gv 1,51), sebbene qui il termine «scala» neppure compare, ma cerca di argomentare ulteriormente con una fonte esterna. L’autore di quest’ultima non solo mostra di non essere un esegeta, ma si limita a dichiarare qualcosa senza fare alcuno sforzo di dimostrare esegeticamente che le cose stiano così; questo è tipico dell’approccio dogmatico alla Scrittura, che si differenzia alquanto dall’esegesi contestuale.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Io_sono_scala_Avv.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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