lunedì 14 maggio 2012

Il massimalismo religioso


IL MASSIMALISMO RELIGIOSO

Se una dottrina affligge soltanto, ma non dà speranza, potete essere certi che proviene dagli uomini e non da Dio. Ecco un mio breve componimento sul massimalismo religioso ed etico, che sa solo dare soluzioni estreme ai problemi reali altrui.

Com’è letale il fatalismo
d’ogni iper-spiritualismo.
Norme estreme son i pesi,
che caricano sugl’indifesi.
È pur gretta e senza amore
tale ricetta all’altrui dolore.

Così non è il Dio vivente, di cui la Bibbia parla. Egli, anche laddove facesse la piaga, per portare a ravvedimento, poi la fascia amorevolmente, per addurre la guarigione. «Egli fa la piaga, poi la fascia; egli ferisce, ma le sue mani guariscono» (Giobbe 5,18). Il fine di Dio non è affliggere, cosa che fa mal volentieri, ma sanare l’intera persona e dare pace all’interno della comunione con Lui stesso. «Il Signore non ripudia in perpetuo; ma, se affligge, ha altresì compassione, secondo la moltitudine delle sue benignità; poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli degli uomini» (Lamentazioni 3,31).
     È un denominatore comune dei massimalisti d’ogni provenienza il fatto che conoscano solo la legge, ma non la grazia. Essi spaccano il capello in quattro, pur di aver ragione…
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Massimalismo_relig_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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