lunedì 27 agosto 2012

Margherita Hack tra scienza e ideologia atea



MARGHERITA HACK TRA SCIENZA E IDEOLOGIA ATEA

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Ciao, Nicola. Stamattina leggendo il quotidiano locale, mi ha colpito questo articolo, di cui ti invio il link: «Dio? Idea comoda per l’inspiegabile». Sono senza parole! Soprattutto perché alcune risposte denotano molta ignoranza! Che ne pensi? {G.M.; 14 agosto 2012}

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue:

1.  ANALISI DELL’ARTICOLO: A Porto Cervo, Margherita Hack ha ripetuto con ideologico disprezzo la sua religione filosofica: «L’idea di Dio nasce per spiegare ciò che la scienza non sa spiegare. La scienza dice cosa sono le stelle, come funzionano. Sappiamo ricostruire l’album di famiglia dell’universo ma non sappiamo dire perché sia fatto così. Ed ecco che si è inventato Dio. Dio è comodo, troppo comodo. Ma è una idea infantile, come Babbo Natale». [Serena Lullia, «Dio? Idea comoda per l’inspiegabile» (La Nuova Sardegna; Sassari 13 agosto 2012)]
     Già paragonare Dio a Babbo Natale e dare dell’infantile a chi crede in Dio, mostra l’arroganza e il disprezzo di Margherita Hack per la religione degli altri. Infatti, la sua religione filosofica è l’ateismo, un’anti-fede anch’essa fideistica e di cui ella si fa sacerdotessa e proclamatrice. All’ateismo uno o ci crede o non ci crede; poi, la scienza, o meglio le idee scientifiche servono soltanto come paravento.
     L’illogicità degli atei, che accusano i credenti di aver inventato Dio, sta nel fatto di non saper dare risposte ultime e lo negano anche agli altri. Un vero scienziato distingue «prove scientifiche» (dimostrate mediante l’esperimento) da «tesi scientifiche» (ipotesi di lavoro, che devono essere verificate). Un vero scienziato non può dire che cosa debba esistere e che cosa non possa esistere, può soltanto affermare ciò, che è stato già accertato da lui o da altri studiosi mediante l’esperimento; nel momento che fa affermazioni non dimostrate, dismette i panni dello scienziato e fa l’ideologo. Egli non può negare che esista, ad esempio, «la materia oscura», ma fintantoché non è dimostrata empiricamente, è solo una tesi.
     In tal modo un vero scienziato non può negare che esista un Creatore d’ogni cosa. Che mediante i suoi strumenti non possa verificarlo, non significa che non esista. Un vero scienziato metterebbe in dubbio i propri strumenti, non l’esistenza o meno di qualcosa…

Sul sito seguono inoltre i seguenti punti: Continuazione del primo punto; 2. Approfondimento biblico.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/A1-MHack_scienza_atea_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

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