mercoledì 29 agosto 2012

Margherita Hack tra scienza e ideologia atea? Parliamone



MARGHERITA HACK TRA SCIENZA E IDEOLOGIA ATEA? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Margherita Hack tra scienza e ideologia atea».
     Alcune persone sanno proprio tutto su un certo campo, ma sanno solo quello, ad esempio: le formiche rosse dello Zaire; il triangolo delle Bermuda e i suoi misteri; la «materia oscura» nella cintura di Orione. Non fidarti di tali «idioti specializzati», ossia conoscitori di un campo ristretto del sapere, quando vogliono sentenziare in modo assoluto e definitivo sulla vita e sulla morte, sull’inizio e sulla fine d’ogni cosa, del mondo e dell’umanità. Tanto meno fidati di uno studioso di un capo specifico (p.es. Astronomia), che sentenzia l’inesistenza di Dio, usando le sue ipotesi scientifiche, vendute come cosa certa. Egli assomiglia a un ragazzo che, stando dinanzi a un enorme mucchio di tessere, ne incastra una decina, dopo lungo e laborioso impegno, e afferma di sapere come sarà il disegno finale del grande puzzle.
     L’apostolo Paolo affermava giustamente: «Or l’uomo psichico non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente» (1 Cor 2,14). «L’uomo psichico», come recita il testo greco (psychikòs ánthropos), è una persona che si fida della sua psiche, ossia dei suoi sensi e dei suoi ragionamenti. Col suo raziocinio egli non può capire né conoscere le «cose dello Spirito di Dio», ossia quelle «insegnate dallo Spirito» (v. 13), anzi gli appaiono astruse.
     Secondo la Bibbia, per accedere alle «cose dello Spirito» serve un giudizio pneumatico, ossia dato dallo Spirito di Dio (pneumatikōs anakrítenai «si giudicano spiritualmente»), cosa che ha soltanto chi è «spirituale» (pneumatikòs; v. 15), ossia chi ha lo Spirito Santo, chi ha la «mente di Cristo» (v. 16). Soltanto chi possiede queste «organo spirituale», dato da Dio alla rigenerazione, può comprendere che cosa significano le seguenti parole: «Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti» (Eb 11,3). Tale «intendere per fede» corrisponde a tale «percezione pneumatica» data dallo Spirito circa le cose di Dio. È una conoscenza, che l’uomo psichico non può avere, basandosi soltanto sui suoi sensi e sui suoi strumenti che, quantunque sofisticati, sono solo limitati. In tal senso, l’apostolo Paolo scrisse: «La predicazione della croce è pazzia per quelli, che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio. […] ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per i Gentili, pazzia; ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio» (1 Cor 1,18.23s). Per l’uomo psichico è «pazzia» tutto ciò, che non può essere compreso con i suoi sensi; quanto i sensi siano ingannevoli e raggirabili lo dimostrano al riguardo proprio vari studi basati su esperimenti scientifici.

Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/T1-MHack_scienza_atea_OiG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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