mercoledì 26 dicembre 2012

Perché non ricorrono mai gli omosessuali negli Evangeli?


PERCHÉ NON RICORRONO MAI GLI OMOSESSUALI NEGLI EVANGELI?

Testimoniando ad alcuni gay, ho trovato chi mi hanno posto questo quesito: Perché nei Vangeli, libri unici dove Gesù vive e parla in prima persona, nelle situazioni narrate non s’incontra il peccato dell’omosessualità? Non posso nascondere d’essermi trovato in «difficoltà». Sarei grato se vorrete darmi una qualche delucidazione, così che possa confrontare la validità del mio pensiero in merito. Distintamente, Grazie. {A. N.}

L’argomento del silenzio (gli Evangeli non parlano mai di omosessuali) può incantare solo chi non conosce profondamente la cultura giudaica d’allora. Esso è un argomento a doppio taglio per chi lo usa e come un boomerang ritorna indietro, colpendo il mandante.

1. Una questione già affrontata
A tale questione ho già risposto sul sito «Fede controcorrente». Nell’articolo «Omosessualità quale fornicazione?», in cui mi confronto con Gianni Geraci, militante gay cristianizzato, la sua tesi è proprio questa: «Per quel che concerne l’omosessualità ho sempre osservato che Gesù, nel vangelo, non ne parla mai».
A lui risposi quanto segue: — Quanto a Gesù, che non avrebbe mai parlato dell’omosessualità, egli come rabbino non doveva far altro che portare la giusta interpretazione della Torà. E questa era molto esplicita in merito. A quel tempo l’omosessualità non costituiva argomento di dibattito, poiché tale costume rappresentava un tale abominio nel giudaismo che i responsabili di ciò venivano lapidati. Al tempo dei Maccabei già l’esposizione della nudità in pubblico, durante i giochi ginnici imposti da Antioco Epifane, fece traboccare il vaso e innescò la rivolta. Quindi nessun alibi. La pratica omosessuale era considerata fornicazione. Gesù disse in merito: «Dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l’uomo» (Mt 15,19s); Mc 7,20ss è anche più esplicito. Gesù considerava qualsiasi tipo di fornicazione, quindi anche la pratica omosessuale, una contaminazione della persona. — Fin qui quanto detto da me in tale articolo.
Ribadisco una questione molto semplice. La cultura ebraica era paragonabile nell’etica d’allora a quella vigente oggigiorno, ad esempio, nell’Arabia Saudita o in Iran. Non erano solo gli adulteri a essere messi a morte per lapidazione (cfr. Gv 8,3ss), ma ogni tipo di fornicazione, specialmente quella omosessuale. Per questo gli omosessuali non ricorrono negli Evangeli né essi ebbero a che fare con Gesù. Chiunque si esponeva pubblicamente, firmava la sua condanna a morte.

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Sodoma e Gomorra; 3. Perché quindi negli Evangeli non si parla mai di omosessuali?; 4. Quando l’Evangelo arrivò tra i pagani.
[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Omosessuali_Evangeli_Avv.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Per l’approfondimento si veda in Nicola Martella, Disturbi e abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma 1998), gli articoli: «L’omosessualità», pp. 157-171; «Omosessualità e Bibbia», pp. 172-184; «L’amicizia fra uomini», pp. 185-193.


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