lunedì 8 febbraio 2016

Un nuovo patto stipulato nell’AT? 1: Mosè e i profeti



UN NUOVO PATTO STIPULATO NELL’AT? 1: MOSÈ E I PROFETI

Le singole parti
► 1. Mosè e i profeti
► 2. Osea e il nuovo «matrimonio»
► 3. L’evangelo di Isaia
► 4. Il contesto del nuovo patto in Geremia
► 5. La conferma di Ezechiele
► 6. Aspetti finali

Come si vede dall’indice, questo confronto con Fernando De Angelis si estende per sei parti. Qui di seguito riportiamo la prima parte.

1.  ENTRIAMO IN TEMA: [→ Sul sito]

2.  I PROFETI ERANO PREDICATORI PIÙ CHE SCRITTORI? [→ Sul sito]

3.  GIÀ MOSÈ ANNUNCIA IL «NUOVO PATTO»?

3.1.  LE TESI (Fernando De Angelis): Sai bene che la fine del Deuteronomio (capp. 28-33) costituisce «l’impianto predizionale dell’AT», cioè una cornice entro la quale si manterranno i profeti successivi. Sintetizzo quanto scritto in 30,3-6: «Il tuo Dio farà ritornare i tuoi dalla schiavitù […] il tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti». Già Mosè, dunque, collega un’opera di Dio «nel cuore» (credo concepibile solo come «grazia») con il ritorno da una schiavitù che Israele si meriterà.

3.2.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI (Nicola Martella): Come ben sai, il termine tecnico «impianto predizionale dell’AT» l’ho coniato io stesso nelle mie lezioni teologiche e si trova nelle mie opere da lungo tempo, oltre che nella mia opera «Radici 1-6» (Panorama dell’AT), anche nel Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002): «Impianto predizionale e predizione profetica», p. 184; «Impianto predizionale», pp. 184s

 

Mosè parlò di un grande ritorno, dopo una grande apostasia, un grande giudizio storico e una grande dispersione. Non disse quando ciò si sarebbe temporalmente avverato. Questo fu compito dei proclamatori dell’AT, ai quali Dio rivelò sulla base di tale «impianto predizionale» tasselli nuovi per il grande puzzle teologico dell’AT. Come Mosè e i proclamatori indicavano, ciò doveva accadere in tempi escatologici, in connessione dell’avvento di uno specifico portavoce di Dio, per così dire un nuovo Mosè (Dt 18,15-19), e un nuovo Davide (Ez 34,23s; 37,24s). 

     Già Mosè annunciò il «nuovo patto»? In senso stretto no. Infatti, tale rinnovamento spirituale d’Israele, connesso al ritorno in patria e alla conversione collettiva, non era visto da Mosè in funzione di una nuova legge (ogni nuovo patto la necessita, per essere tale; cfr. Eb 8,13), ma del mettere «in pratica tutti questi comandamenti, che oggi ti do» (Dt 30,8). Il vero «nuovo patto» prevede il superamento del regime legale precedente, che così viene messo definitivamente in ombra (Eb 10,1).

L’ARTICOLO COMPLETO SI TROVA SUL SITO
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Nov_Patt1_M+P_R12.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: http://groups.google.com/group/fede-controcorrente/subscribe
.
ATTENZIONE! Questo articolo presenta un tema delicato e ha un carattere specialistico, perciò non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo aver LETTO L’INTERO ARTICOLO SUL SITO (clicca sul link alla fine), ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!
.

Nessun commento:

Posta un commento