domenica 26 settembre 2010

Quelli che si nascondono dietro alle etichette 26-09-10

QUELLI CHE SI NASCONDONO DIETRO ALLE ETICHETTE

È legittimo avere un’etichetta distintiva nei social network, se poi ci si firma con nome e cognome nelle missive e nei contributi. Incontro spesso persone che portano le singolari etichette di «Fratello X»: «Fratello Alfredo», «Fratello Sergio», «Fratello Alessio», «Fratello Pasquale», «Fratello Andrea» e così via (tranne l’ultima, queste «etichette» esistono veramente tutte; chiaramente qui non intendiamo i molti casi, in cui «Fratello» è un cognome, ma allora esso sta dopo il nome). Dietro tali etichette ci sono certamente alcune persone degni d’ogni stima. Tuttavia, non è sempre così. Quando chiedo loro di firmarsi con nome e cognome, quando mi scrivono, alcuni di loro fanno finta di niente e, anzi, si servono del loro anonimato di «Fratello X» per riversarmi addosso mucchi di impropri, illazioni e così via. Di un tale «Fratello X», giustiziere anonimo, posso proprio fare a meno.
     La Parola di Dio ci ammaestra al riguardo: «Siate irreprensibili e schietti, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita» (Fil 2,15). [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Nascond_etichette_Mds.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
Inoltre, ecco gli ultimi scritti già messi in rete:
Max Lucado: L’autore e il suo messaggio: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-MLucado_messag_Mds.htm

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