martedì 1 febbraio 2011

Il partner ideale per un seguace di Cristo 2


IL PARTNER IDEALE PER UN SEGUACE DI CRISTO 2

Avevo chiesto a due giovani adulti, allora ancora singoli, quale fosse per loro il partner ideale in qualità di seguaci di Cristo. L'obiettivo era di stimolare altri giovani cristiani biblici a porsi tali questioni nella ricerca di un coniuge per la loro vita. Alle loro riflessioni è seguita una mia analisi.
     Vincenzo Russillo ha messo al corrente di tale tema una sua giovanissima conoscente, la quale ha inviato il suo punto di vista (primo contributo). A ciò è seguito, a distanza di tempo, un nuovo e lungo contributo di una giovane cristiana. Ciò mi ha indotto ad ampliare l'argomento iniziato con l’articolo «Il partner ideale per un seguace di Cristo 1» [http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Partner_ideale_seguace_GeR.htm].

Ecco l’inizio di uno dei contributi. Quante volte abbiamo sognato il nostro principe azzurro e chissà quante virtù e pregi gli abbiamo attribuito. Purtroppo la realtà è ben diversa, anche se il partner ideale esiste, è difficile trovarlo. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, vorrei iniziare la mia riflessione con un verso, che ci porta a riflettere: «Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio» (Ecclesiaste 11,9)
     Per le persone del mondo tutto è lecito, ma per i figli di Dio la vera libertà è seguire Cristo e avere una mente conforme alla sua. Chi sceglie di servire il Signore, si comporterà in base ai consigli saggi contenuti nella Parola di Dio. Tanti sono i punti essenziali da prendere in considerazione per scegliere il nostro partner ideale. Io parlerò secondo la mia prospettiva femminile.
     Per una credente in Cristo, la prima cosa da valutare è che il ragazzo, al quale si vuole legare sentimentalmente, abbia accettato Gesù nel proprio cuore e non sia un credente di «etichetta». Dobbiamo ricordare questo monito: «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi» (2 Corinzi 6,14). L’Antico Testamento vietava di utilizzare due animali di specie diverse per arare il proprio campo, perché avrebbero lavorato in modo disomogeneo (p.es.: bue e asino).
     La seconda decisione importante è quella riguardante il lavoro. È fondamentale capire se il partner può assicurare stabilità economica alla futura famiglia, che s’intende costruire. È difficile che una coppia di fidanzati, che abbiano caratteri e culture diverse, possano facilmente giungere al matrimonio. È vero, da Genesi 2,24-25 è possibile dedurre che Dio creò l’uomo e la donna compatibilmente differenti, ma nel matrimonio avrebbero raggiunto la loro unità. L’uomo aveva bisogno di un aiuto convenevole (cfr. Genesi 2,18). L’esperienza insegna che più elementi in comune si condividono in una coppia, tanto più consolidata sarà la loro unione.
     Terzo punto essenziale è cercare di comprendere il carattere della persona, che s’intende sposare. Una donna potrebbe accorgersi solo dopo il matrimonio che il marito era troppo possessivo e geloso (cfr. Proverbi 6,34). L’esperienza insegna che gli aspetti negativi del partner non migliorano dopo il matrimonio. […]
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Partner_ideale_seguace2_S&A.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


■ Discuti questo tema su «Diakrisis»: http://www.facebook.com/topic.php?uid=142924442405050&topic=937

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