martedì 4 giugno 2013

Musica e canto nella devozione cristiana

MUSICA E CANTO NELLA DEVOZIONE CRISTIANA

di Nicola Martella - Antonio Capasso

1. ENTRIAMO IN TEMA {Nicola Martella}: Il titolo originario parlava dell’adorazione cristiana. In fase di revisione abbiamo preferito allargare il campo all’intera devozione cristiana, essendo che musica e canto servono (nel culto e fuori di esso) anche per pregare, supplicare, meditare, ringraziare, edificare, esprimere la comunione fraterna e, non per ultimo, anche per insegnare dottrine bibliche fondamentali.
     I credenti di tutti i tempi hanno cantato la fede nel loro Dio, per glorificarlo. E in tutti i tempi c’è stata la tendenza di adeguare i propri gusti al «mondo»; alcuni, poi, hanno attinto dal «fuoco estraneo». In ogni tempo gli uomini di Dio hanno cercato di tenere distinto il «sacro» dal «profano»; altri, ne hanno fatto una commistione, sia nella musica che nei testi.
     Oggigiorno, all’interno della cosiddetta «musica cristiana» si propone testi scarni di dottrina biblica, slogan ripetitivi e quasi banali, sentimentalismi assortiti, eccitazioni psichiche, il tutto accompagnato da volumi alti, ritmi frenetici e quant’altro, che inducono a moine, a danze tribali, a tremolii e così via. Dal teocentrismo e cristocentrismo si è passati a un umanesimo tinteggiato di cristianesimo e all’antropocentrismo. Dal voler sapere e predicare solo Cristo e Lui crocifisso (1 Cor 1,23; 2,2), si è passati al sensualismo estatico, che dice: dammi, fammi sentire, toccami, abbracciami, eccetera. Invece della santificazione, che porta a una vita santa, pura e irreprensibile, si cercano emozioni psico-religiose, euforia mistica, bei sentimenti, eccitazioni esaltanti, divertimento collettivo e spettacolare.
     A ciò si aggiungano voglia di intrattenimento, narcisistica esibizione, recitazione, teatralità e divismo. Mentre i contenuti da cantare diventano sempre più poveri e il messaggio cristiano è ridotto a slogan, che accontentano tutti, la tecnica sofisticata, i generi musicali in voga e gli effetti speciali la fanno da padrone. La comunione fraterna e la predicazione della Parola vengono sostituite da una terapia di gruppo, chiamata «concerto cristiano» o simile. Invece di tornare a casa edificati nello spirito dall’esortazione e dall’istruzione della sacra Scrittura, che compunge e convince, si esce da una tale manifestazione sonora «sfogati» nella psiche, dopo tali sensazioni, brividi ed eccitamenti. Le uniche parole sentite sono quelle, con cui moderni menestrelli — in veste di «profeti di pace (o dell’armonia psico-mistica)» e di «maestri di misteri» di una fede, che è ridotta al minimo quanto a contenuti di verità e che, perciò, accontenta tutti, credano quel che credano — lisciano l’animo sensibile degli spettatori, accarezzano il loro narcisismo, tranquillizzano gli astanti e dicono loro che tutto va bene, che possono continuare a fare ciò, che vogliono, visto che Dio come uno «zio buono» li ama comunque, a Lui gli vanno bene così come sono e chiede loro solo di mostrargli buoni sentimenti.


2. ADORAZIONE E MUSICA {Antonio Capasso} […]

2.2. ADORARE ATTRAVERSO LA MUSICA CRISTIANA: «I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, poiché il Padre cerca tali adoratori» (Gv 4,23).
     Il primo articolo del «Catechismo di Westminster» (1648) afferma: «Qual è lo scopo principale della vita umana? Lo scopo principale della vita umana è dare gloria a Dio e godere per sempre della sua presenza». Quindi, dare gloria a Dio è lo scopo primario della vita umana. Se l’uomo è stato creato per glorificare Dio, quanto più è chiamato l’uomo rinato in Cristo ad adorare Dio. Tutto del nostro essere deve adorare e glorificare Dio: «Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio» (1 Cor 10,31). In questa sede però, vorrei parlare del culto, che offriamo a Dio attraverso la musica cristiana.
     Credo che sia sotto gli occhi di tutti (in particolare di coloro, che sono convertiti da molti anni), che nelle chiese in questi ultimi tempi si sta affermando sempre di più un modo nuovo di fare musica cristiana. Sempre di più si assiste all’introduzione nel culto di generi musicali come rock, metal, metalcore, hardcore, amocore, punk-rock, crossover, funk, regge, hip-hop, tecno-dance, ecc. E tutto questo avviene allo scopo di soddisfare i gusti e le tendenze delle nuove generazioni. Ecco perché nelle chiesa, si vedono sempre di più impianti sonori all’avanguardia, persone specializzate nel canto, musicisti professionisti, tecnici del suono e cosi via.

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: Continuazione del 2° punto; 3. Musica sacra o profana? {Antonio Capasso}
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Music_canto_devoz_Esc.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

ATTENZIONE! Questo articolo ha un carattere specialistico e non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo aver letto l’intero articolo sul sito, ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!

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