mercoledì 5 giugno 2013

Verità emancipante



VERITÀ EMANCIPANTE

«Chi comprende la dottrina di Cristo, ha la stessa sensazione come un uccello, che fin lì non sapeva di avere delle ali e che ora, improvvisamente, si rende conto che può volare, essere libero e non aver più bisogno di temere» (Leo Tolstoj).

Abbiamo letto tante storie di animali, che sono cresciuti con altri di specie diversa e che, perciò, si credevano di essere uguale a tali altri animali. Ci ricordiamo del «brutto anatroccolo» che, diventato cigno, si rese conto della sua identità solo quando vide altri cigni, con cui finalmente poté identificarsi. 



Qui abbiamo a che fare con un uccello, che non è cosciente di avere delle ali, magari perché gli animali con cui vive, non ne hanno. Poi, un giorno, viene a contatto con altri uccelli della stessa specie e nota che essi hanno le ali e che con esse possono volare. Improvvisamente diventa cosciente che anche lui ha le stesse ali e sente inconsciamente l’impeto di usarle, per seguire i suoi simili, che si alzano in volo. Dopo i primi goffi tentativi, si libra in volo e diventa naturale staccarsi da terra e avere un’altra prospettiva della realtà: dall’alto.
     Similmente accade a quella persona, che finalmente scopre l’insegnamento di Cristo, ossia che la salvezza è per grazia mediante la fede in Cristo, il Figlio di Dio. Nel momento che accetta Gesù come proprio Salvatore e Signore, si rende conto che è salvato per il sangue di Cristo, giustificato da Dio, rigenerato dallo Spirito Santo. Non deve far più nulla per guadagnarsi la salvezza, né deve più temere la santa ira di Dio o il giusto giudizio del Signore.
     Come per l’uccellino, che diventa uccello, il credente ottiene ali forti, che lo possono sorreggere. […]

     Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Verita_emanci_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

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