venerdì 5 giugno 2015

Il segreto pastorale? Parliamone



IL SEGRETO PASTORALE? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Il segreto pastorale».
     Dalla mia consulenza sono passate così tante persone vicine e lontane, che nel mio archivio conservo centinaia di resoconti degli incontri avuti. Si sono accumulati nel tempo, senza che io avessi mai il tempo di studiare nuovamente tali carte, per trarne insegnamenti generali per casi simili; infatti, intanto, arrivava il prossimo «caso pastorale», che m’impegnava a nuovo. A ciò si aggiungano le centinaia di lettere, che negli anni mi sono state mandate in forma cartacea ed elettronica da credenti distanti da me, che cercavano un consiglio pastorale per la loro vita. Poi, ci sono le consulenze per telefono.
     Alle persone distanti chiedevo per prima cosa: «Perché non ti rivolgi ai conduttori della tua comunità?». A volte, si trattava di persone isolate; altre volte, agivano col consenso dei loro anziani; altre volte, ancora affermavano di rivolgersi a me per una cosa specifica, per la quale i loro conduttori avevano ammesso di non avere la competenza (p.es. occultismo); infine, c’erano coloro, che erano stati delusi dalle guide della loro chiesa, che avevano messo in pubblico ciò, che essi avevano affidato in privato. Questo brano si può applicare anche a conduttori disavveduti: «Chi va sparlando, palesa i segreti; perciò, non t’immischiare con chi apre troppo le labbra» (Pr 20,19; cfr. 11,13).
     Ho seguito alcune persone pastoralmente per settimane, altre per mesi e altre ancora per anni. Che io ricordi, non ho mai rivelato ad alcuno lo specifico «segreto pastorale» di un altro. L’unica eccezione è stata là, dove sono stato chiamato a mediare tra due partiti in lite fra loro (p.es. coniugi, credenti), ma con il consenso di chi è venuto nella consulenza e solo verso la controparte. Laddove la questione affrontata era di particolare rilevanza e interesse, ho chiesto al consultante il permesso di usare tali informazioni in modo stereotipico (senza nomi veri, luoghi e circostanze specifici), per scrivere un articolo di approfondimento, che servisse di giovamento anche ad altri credenti, che si trovavano in tali circostanze. In ogni modo, la narrazione esemplare e stereotipata di problematiche, in cui non vengono fatti nomi di persone né di luoghi, non rappresenta un tradimento di un «segreto pastorale».
     Ciò, che è rimasto dalle centinaia e centinaia di consulenze spirituali, è l’esperienza pastorale, che permette di inquadrare abbastanza in fretta i casi nuovi, che seguono certe problematiche ricorrenti; poi, ci sono le molte variabili, poiché ogni caso ha le sue novità e dinamiche proprie.

SUL SITO SEGUONO I CONTRIBUTI DEI LETTORI E LE MIE EVENTUALI OSSERVAZIONI
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