venerdì 9 ottobre 2015

Obiettivo mancato



OBIETTIVO MANCATO

«Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite,
affinché non scivoliamo oltre» (Ebrei 2,1).

In una traduzione tedesca ho trovato la seguente parafrasi della fine del verso: «...affinché non galleggiamo oltre la meta». Mi è venuta in mente la seguente illustrazione: il naufrago, che galleggia sulla sua zattera, manca l’obiettivo, passandoci davanti alla deriva. Si pensi appunto a un naufrago, che prepara da settimane il suo approdo sulla terraferma nell’estremo punto di una penisola, studiando le stelle e le correnti; ma proprio quando sta per arrivare alla meta, o perché dorme o perché le correnti sono troppo forti, passa davanti alla terraferma e viene trascinato via dalla destinazione, nuovamente nel mare aperto, oltre al punto prefissato. Che tragedia!
     Torniamo al testo biblico. I Giudei, a cui l’autore dell’epistola agli Ebrei scrisse, si mostrarono disposti ad ascoltare l’Evangelo, li affascinò sapere che Gesù era il Messia promesso, tuttavia erano rimasti sulla soglia del nuovo patto e della salvezza, in stallo, attratti parimenti sia da Gesù, sia dal giudaismo d’origine. La preoccupazione dello scrittore era che tali Giudei non si attenessero scrupolosamente alle parole udite, ma che andassero alla deriva rispetto all’obiettivo, perdendosi. Trascurare una salvezza così grande, non avrebbe loro permesso di scampare al giusto giudizio di Dio (vv. 2s).

Domande di lavoro: Prendi qui l’occasione per esaminare le cose con sincerità e verità.
     1. Oltre alle questioni qui affrontate, in quali altri campi, ambiti e settori della vita si può mancare l’obiettivo?
     2. Nella tua vita ci sono questioni esistenziali o di fede, in cui tu non hai raggiunto l’obiettivo, essendoci passato davanti alla deriva? In che cosa e perché?
     3. Conosci persone, che avevano cominciato bene in senso spirituale e morale, ma poi hanno perso la coincidenza nell’importante stazione ferroviaria della loro vita?
     4. Secondo te quali sono i veri motivi perché, almeno in alcune fasi della vita, si scivola oltre o si va fuori strada?
     5. Una volta «deragliati» sul piano morale ed esistenziale si ha sempre una seconda possibilità? Qual è la tua esperienza con te stesso e con gli altri?

LO SCRITTO COMPLETO SI TROVA SUL SITO
     [CONTINUA LA LETTURA: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Obiet_manc_EdF.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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