martedì 23 dicembre 2014

Tutta la pienezza della Deità abita corporalmente in Cristo



TUTTA LA PIENEZZA DELLA DEITÀ ABITA CORPORALMENTE IN CRISTO

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Ciao, fratello, non riesco a capire il «corporalmente» di Colossesi 2,9. Grazie, a presto {Giuseppe Calù; 13-11-2014}

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue:
1. LE TESI DELL’ESOTERISMO CRISTIANIZZATO [sul sito]
2. LE TESI RIGUARDO A GESÙ SOLO UOMO [sul sito]

3. LA PRESA DI POSIZIONE DI PAOLO: Tali tesi avevano chiaramente i loro esponenti, che le propagavano nelle chiese. In alcuni casi, per accreditare tali loro concezioni, scrivevano anche false epistole a nome degli apostoli o di altre persone conosciute. Paolo esortò i Tessalonicesi a non credere a coloro, che propagavano una parusia incombente del Signore, affermando: «Vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra» (2 Ts 2,1s). In tempi post-apostolici nacquero così molte opere gnostiche falsamente attribuite agli apostoli e ad altri personaggi menzionati nel NT (apocrifi). Altri, che Pietro dichiarò «gli uomini ignoranti e instabili», distorcevano le epistole di Paolo e le altre Scritture, per strumentalizzarle per le proprie tesi (2 Pt 3,15s).
     A ciò si deve la premessa di Paolo, con cui ingiunse quanto segue: «Guardate che non ci sia qualcuno, che vi depredi mediante la filosofia e mediante illusorio inganno, secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo» (Col 2,8). Poi segue la motivazione (v. 9), che è l’oggetto della domanda.
     Per tale motivo, Paolo parlò di «Cristo» (che per lui era Gesù), aggiungendo: «Infatti, in lui abita corporalmente [sōmatikõs] tutta la pienezza della Deità» (Col 2,9). Per noi sembra un’aggiunta singolare, ma allora era un cardine dottrinale importante. Ciò significa che Gesù era storicamente il Messia e che già nella sua vita terrena (quindi, fisicamente) era pienamente Dio. D’altro canto, il presente continuo di katoikéō «abitare, dimorare, stabilirsi, risiedere» indica l’attualità: Cristo resuscitò col suo corpo personale (Lc 14,39s), con esso ascese al cielo (At 1,9) ed è in esso che risiede attualmente «tutta la pienezza della Deità». Si noti come Paolo abbinò apposta l’avverbio «corporalmente» a Cristo e non a Gesù! Proprio quello che gli spiritualisti chiamavano «Cristo glorioso (o trascendentale)», per distinguerlo dal presunto «Gesù umano», ha attualmente un corpo, in cui abita la Deità al cento percento!

4. ALCUNI APPROFONDIMENTI [sul sito]

IL RESTO DELLO SCRITTO SEGUE SUL SITO [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Deita_corporal_OiG.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.


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