martedì 30 dicembre 2014

Incontrarsi da cristiani a Capodanno?



INCONTRARSI DA CRISTIANI A CAPODANNO?

Non sono qualcuno, che ama particolarmente feste e festeggiamenti. Mi ascrivo alla fazione di colui, che «stima tutti i giorni uguali» (Rm 14,5). Tuttavia, non amo argomenti fasulli contro alcune festività civili, che quindi nell’uso odierno non sono direttamente legate all’idolatria (feste di personaggi biblici, ecc.), ai miti creati dal consumismo (Babbo Natale, albero di Natale, ecc.) o all’occultismo (befana, halloween). Neppure bisogna partire dai propri gusti. Che poi nelle mani degli empi tutto possa essere occasione di atti malvagi, questa è un’altra storia.
     Uno di questi argomenti contro alcune festività civili è risalire o all’etimologia o a una qualche radice pagana, vera o presunta che sia. Questo è il caso di Capodanno. Casualmente ho letto alcuni scritti; ne riporto il pensiero, facendo seguire le mie osservazioni. 


1.  FACCIAMO ALCUNI ESEMPI

1.1.  CAPODANNO, GIANO E I CELTI: «Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pagano venne deplorato da Sant’Eligio (morto nel 659 o nel 660), che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro: “A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l’andare mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non stia a tavola tutta la notte né segua l’usanza di doni augurali o di libagioni eccessive”» (tratto da Wikipedia).
     Il Capodanno è un festività di indubbia origine pagana, che il mondo festeggia, e ancora oggi è intrisa di superstizione, augure, riti scaramantici, e quindi il cristiano deve assolutamente astenersi.
     «Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà» (Romani 12,2). {Andrea Zappalà; 27-12-2014}

La cosa singolare è che Andrea Zappalà cita di tale articolo di Wikipedia solo ciò, che si vuole, e addirittura taglia la citazione di Eligio di Noyon come e dove gli aggrada, mentre essa continua così: «Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera diabolica». Quelli qui descritti non erano i festeggiamenti odierni usuali, ma tradizioni legati a riti magico-esoterici di una cultura pagana, che permeava l’intera società delle Fiandre (cfr. qui). I druidi erano i sacerdoti e maghi degli antichi Celti. La stragrande maggioranza delle persone non fa a Capodanno «sortilegi con il fuoco» e altri riti esoterici simili, né va da chi li esegue.

SUL SITO LEGGI ANCORA I SEGUENTI PUNTI:
1.2. Capodanno fra credenti è un’offesa a Dio? (confronto con Giancarlo Oppedisano)
2. Alcuni approfondimenti
2.1. Di che cosa parliamo?
2.2. L’onestà intellettuale
2.3. Essere propositivi
3. Aspetti conclusivi

[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Capod_crist_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.

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