lunedì 1 dicembre 2014

È sbagliato dire: «Accetta Gesù come tuo Salvatore»?


È SBAGLIATO DIRE: «ACCETTA GESÙ COME TUO SALVATORE»?

1. LE QUESTIONI: Ammetto che non finisco mai di meravigliarmi di coloro, che per partito preso, per difendere la propria corrente dogmatica, per far tornare i conti della propria corrente dottrinale, fanno asserzioni categoriche e non si fermano neppure dinanzi alle evidenze scritturali contrarie alla loro ideologia religiosa.
     Mi è tornata proprio nuova l’opinione, secondo cui esortare qualcuno ad accettare Gesù come suo personale Salvatore e Signore, non sarebbe una dottrina apostolica!
     Quanto segue qui, è nato da un contributo ricevuto per il dibattito su «Evangelichese e comunicazione efficace», che lì ho omesso perché fuori tema. Un lettore ha scritto: «Essendo io riformato, noto che alcuni errori di comunicazione, durante l’evangelizzazione dei non-credenti, è dire loro: “Dio ti ama, ha un piano per te, accetta (verbo assolutamente non apostolico) Gesù come tuo personale Signore e Salvatore”. L’esposizione dell’Evangelo è chiaro, diretto e non amorevole, anche se esso è un messaggio di amore! I vari MacArthur e Washer, ma in passato Spurgeon, Edwards e Whitefield hanno predicato l’ira di Dio e la sua sovrana salvezza, annunciando la conversione e il ravvedimento, senza strumentalizzare l’annuncio, facendolo diventare un trattato filantropico da quattro soldi! Io sono diretto, quando annuncio, facendo una domanda chiara: “Se tu dovessi morire adesso, dove andresti?”. Così aggiro tutto le snervanti frasi inutili; da quella risposta nasce il vero Evangelo di Gesù Cristo, che ha come fine la realizzazione di Romani 5,9». {Aldo Benincasa; 15-09-2014}

Ammetto di essere rimasto sbalordito, per non dire altro. Questo interlocutore afferma alcune cose giuste, ma per paura di cadere da una parte del cavallo, cade dall’altra, estremizzando i suoi argomenti, e avversa l’altra parte della medaglia. Riassumendo, per i riformati (o almeno per questo soltanto, si spera), quando si evangelizzano i non-credenti, si commetterebbero i seguenti errori:
     ■ Sarebbe sbagliato dire: «Dio ti ama».
     ■ Sarebbe sbagliato dire: «Dio ha un piano per te».
     ■ Sarebbe sbagliato dire: «Accetta Gesù come tuo personale Signore e Salvatore».
     Secondo lui, usare tali asserzioni significherebbe «strumentalizzare l’annuncio, facendolo diventare un trattato filantropico da quattro soldi»; si tratterebbe di «snervanti frasi inutili». Inoltre, bisognerebbe esporre l’Evangelo in modo «non amorevole». Bisognerebbe predicare «l’ira di Dio». E dalla risposta a quell’unica domanda nascerebbe «il vero Evangelo di Gesù Cristo». Sarebbe questa la «quadratura del cerchio» secondo l’opinione dei riformati?
     Dopo aver letto tutto ciò, ho potuto solo sperare che non tutti i riformati la pensino così e scrivano cose del genere e in tale modo. Ciò farebbe dell’Evangelo quale «Buona Notizia» un annuncio di terrore religioso, mettendo in cattiva luce il messaggio di salvezza, e darebbe del Dio della Bibbia l’immagine unilaterale di una Persona fredda e spietata, senza alcun barlume di misericordia, distante dal Dio d’amore, che ha riconciliato il mondo con sé.

SUL SITO LEGGI ANCORA I SEGUENTI PUNTI:

2. Osservazioni e obiezioni
3. Aspetti conclusivi
4. Alcune applicazioni

[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Accetta_Gesu_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.


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