lunedì 18 maggio 2015

Consiglio di chiesa 2: Conflitti interni



CONSIGLIO DI CHIESA 2: CONFLITTI INTERNI

Nell’articolo precedente abbiamo approfondito che cosa sia il consiglio di chiesa, quindi la sua natura e le sue dinamiche interne. In questo articolo approfondiamo i possibili conflitti, che possono nascere all’interno del consiglio di chiesa, come valutarli e affrontarli.
     Abbiamo visto che, sebbene il «consiglio di chiesa» sia biblicamente solo un «consiglio di anziani», nella fase missionaria di un’assemblea, i missionari possono coinvolgere in esso anche i collaboratori (diaconi, servitori, ecc.), alfine di prepararli. Come abbiamo potuto constatare, i collaboratori non hanno funzioni decisionali e deliberanti in tale «consiglio», ma solo di interlocuzione e di consiglio rispetto ai missionari, che fungono anche da conduttori in tale fase. Qui di seguito trattiamo per lo più tale situazione e altre simili, in cui sono previsti incontri regolari fra conduttori e collaboratori.


1.  IL DOVERE DEI COLLABORATORI VERSO I CONDUTTORI: Abbiamo visto che i collaboratori sono assistenti, coadiutori ed esecutori rispetto ai conduttori; perciò sono chiamati al secondo posto (Fil 1,1; 1 Tm 3,1.8). Essi dovevano avere certe qualità umane, morali e spirituali (1 Tm 3,8ss.12s); per questo, prima di servire, dovevano essere provati, dimostrando di essere irreprensibili (1 Tm 3,10). Chiaramente devono essere un esempio per gli altri credenti nell’usare «doppio onore» verso i conduttori (1 Tm 5,7), nella sottomissione e nell’ubbidienza alle guide della chiesa (Eb 13,17).
     In caso contrario, essi si squalificano e mostrano di non essere degni di ricoprire tale funzione ministeriale, poiché rappresentano un pericolo per la stabilità e lo sviluppo dell’opera ecclesiale.

2.  L’ABUSO D’UFFICIO: I collaboratori (diaconi, ecc.) abusano della loro posizione, quando si atteggiano a «quasi anziani» e lavorano in contrasto con i conduttori legittimi o ledono la loro fiducia. Abbiamo visto che il loro compito è quello di assistere i conduttori e di consigliarli, quando richiesto, ma mai di decidere e deliberare. Dove ciò avviene, rappresenta un abuso; tale collaboratore si squalifica, è degno di disciplina e, nei casi più gravi, di essere rimosso da tale incarico.
     La cosa singolare è che alcuni collaboratori pensano di poter processare un conduttore (missionario, pastore, ecc.), basandosi arbitrariamente su 1 Timoteo 5,20s! Ecco qualche nota esegetica al riguardo. Se si legge bene il contesto, si prenderà atto che la raccomandazione valeva per il missionario Timoteo verso gli «anziani» della comunità, non al contrario; essa non valeva assolutamente per collaboratori verso i conduttori, né per un conduttore verso un altro suo collega. Il verso 19 recita: «Tu [Timoteo] non ricevere accusa contro un anziano». Il «tu riprendili» si riferisce al missionario Timoteo. Quindi, se proprio si vuole interpretare correttamente il brano, ognuno deve associarsi nell’interpretazione e nell’esecuzione all’ingiunzione dell’apostolo: «Tu [Timoteo] osservi queste cose senza prevenzione, non facendo nulla con parzialità» (v. 21). Questa è l’interpretazione contestuale; le odierne applicazioni non possono esulare dal contesto originario. Qui si tratta, quindi, della fase missionaria di una chiesa, in cui il missionario rappresenta ancora l’autorità superiore nella comunità. Ribadisco che nessun conduttore può trarre da questo brano l’autorizzazione per procedere contro un suo collega, né tanto meno possono farlo i collaboratori contro un conduttore.

3.  ALCUNI CASI CONCRETI: Abbiamo visto che, quando una chiesa è nella fase missionaria, i missionari possono far partecipare i collaboratori al «consiglio di chiesa», alfine di prepararli a come gestire l’assemblea e ai compiti futuri. Tuttavia, laddove scavalcano le loro competenze, si rendono colpevoli. Ecco qui di seguito alcuni casi concreti, quando ciò avviene. [sul sito]

4.  VALUTAZIONE BIBLICA DI TALI CASI [→ sul sito]

L’ARTICOLO COMPLETO SI TROVA SUL SITO
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Cdc2_confl_Avv.htm] SOLO DOPO AVER LETTO L’INTERO SCRITTO SUL SITO, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
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