venerdì 24 febbraio 2012

Realismo per salvati e perduti

REALISMO PER SALVATI E PERDUTI

«Non ci sono santi senza passato, né peccatori senza futuro» (Gerhard Jan Rötting).


Tale aforisma può essere scontato, tuttavia il suo contenuto è inteso rispetto alla salvezza. Nel passato, anche i santi (ossia tutti i rigenerati per grazia) sono stati degli attivi trasgressori delle leggi di Dio. Anche per i peccatori c’è speranza, se si ravvedono. La sacra Scrittura dice a tutti gli empi: «Bisogna che tu inverta il senso di marcia!».

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare contributi confacenti al tema):
     ■ Pietro: «Simon Pietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore» (Luca 5,8).
     ■ Paolo: «Io sono il minimo degli apostoli; e non sono degno d’essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana» (1 Corinzi 15,9s)…
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Salvati_perduti_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}





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