lunedì 28 gennaio 2013

L’agricoltura e sue similitudini per la sequela

L’AGRICOLTURA E SUE SIMILITUDINI PER LA SEQUELA

1. Dio e gli agricoltori
     Sembrerà strano, ma Dio si occupa di agricoltura. È Scritto: «L’agricoltore ara egli sempre per seminare? Rompe ed erpica egli sempre la sua terra? Quando ne ha appianata la superficie, non vi semina egli l’aneto, non vi sparge il comino, non vi mette il frumento a solchi, l’orzo nel luogo designato, e il farro entro i limiti ad esso assegnati? Il suo Dio gl’insegna la regola da seguire e l’ammaestra» (Isaia 28,24ss). Poi seguono altre istruzioni pratiche, per poi terminare così: «Anche questo procede dall’Eterno degli eserciti; meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua sapienza» (vv. 27ss).
     Si parla anche della disperazione degli agricoltori, quando il raccolto, che avrebbe assicurato la vita loro e delle loro famiglie, è andato a male (Gioele 1,11s). In tali contesti si parla del giudizio di Dio verso un popolo malvagio, insensibile ai suoi richiami e impenitente, a cui Dio sottrae le risorse, per portarlo al ravvedimento.

2. Applicazioni spirituali
     Non meraviglia che l’agricoltura sia stata presa come similitudine per la vita spirituale e morale. Esse riguardano i cuori paragonati a terreni differenti e la pazienza nell’attesa del Signore. […]

3. Lezioni particolari
     Due specifiche istruzioni hanno un particolare insegnamento spirituale e morale. Il primo caso riguarda l’appello a dissodarsi un campo nuovo; il secondo caso è riferito alla necessità di fare solchi dritti rispetto alla sequela del Signore. […]

Questa è una sintesi, l’intero scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Agricoltura_sequela_R56.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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