martedì 29 gennaio 2013

Per Branham l’inferno non è eterno

PER BRANHAM L’INFERNO NON È ETERNO

W.M. Branham non credeva che l’inferno sarà eterno. Ecco quanto riporta un certo «Angelo Liberato», etichetta di fantasia dietro cui si nasconde Mariano Guagliardo, pastore d’una chiesa branhamita di Bolognetta (PA). Chi lo conosce, afferma che è in rete anche con altri pseudonimi, anche femminili, di cui omettiamo qui l’elenco. Alle sue asserzioni, contenute in un suo testo comparso in rete a nome di «Angelo Liberato», seguono le mie osservazioni e obiezioni, e cioè punto per punto.

1.  CHE COS’È L’ETERNITÀ?
     La tesi (Angelo Liberato): Di «eterno» c’è solo uno: Dio. La parola «eterno» significa: «senza inizio e senza fine». E solo Dio è senza inizio e senza fine. Tutte le altre cose hanno avuto un inizio e, quindi, non possono essere eterne. E quando Dio è in noi, allora noi diveniamo eterni, a motivo che in noi c’è la vita eterna.

     Osservazione e obiezione (Nicola Martella): Tutto ciò si basa su un sofisma ideologico preconcetto di chi non è capace di fare un’analisi esegetica e linguistica della Bibbia. È sbagliato asserire che il termine «eterno» intenda «senza inizio e senza fine», ma significa «ciò che perdura nel tempo senza interruzione né termine», quindi ciò, che è perpetuo, perenne, continuo, intendendo dal suo inizio in poi per le cose create.
     A ciò si aggiunga che nella Bibbia esiste già concettualmente una diversità di eternità. C’è una «eternità assoluta», che solo Dio possiede; ed esiste una «eternità relativa», che possiedono le creature create dal punto, in cui sono sorte. Inoltre, nessuna creatura diventa eterna, ma vive in eterno. La «eternità assoluta» è espressa nella Bibbia con la locuzione «ab eterno in eterno» (o dall’eternità all’eternità), è riservata solo a Dio e nessuna creatura potrà mai dirlo di se stessa. Poi, esiste una «eternità relativa», che nella Bibbia è espressa con la locuzione «da ora in eterno» o anche «in eterno», ossia da quando è sorta in poi; questa è la condizione di tutti gli esseri celesti, del diavolo e dei suoi angeli, di tutti gli uomini e dei luoghi trascendentali (Cielo, Paradiso, Ades, Stagno di fuoco).

2.  LE COSE PREPARATE NON SONO ETERNE?
     La tesi (Angelo Liberato): Branham prende la Scrittura di Matteo 25,41, dove Gesù dice che l’inferno fu «preparato». Ora, una cosa è «preparata», perché prima non esisteva. Questo, dunque, esclude che l’inferno sia eterno.

     Osservazione e obiezione (Nicola Martella): Questo falso sillogismo si basa su false premesse riguardo al concetto di «eterno» nella Scrittura. Abbiamo parlato sopra di «eternità assoluta», riservata solo a Dio, e di «eternità relativa», che è inerente agli esseri celesti e ai luoghi trascendentali. Nella Bibbia anche le cose «preparate» (gr. hetoimázō) da Dio durano per sempre, partendo dal punto in poi che vengono all’esistenza. Nello stesso contesto, anche «il regno… è stato preparato fin dalla fondazione del mondo» (Mt 25,34), eppure non finirà mai (Lc 1,33; 2 Pt 1,11). Ciò vale anche per la salvezza (Lc 2,30s), per le cose invisibili e inaudite, che «Dio ha preparate per coloro, che l’amano» (1 Cor 2,9), per la città celeste per i credenti (Eb 11,16; cfr. Gv 14,3). Ciò vale anche per «i vasi di misericordia, che [Dio] aveva già innanzi preparati per la gloria» (Rm 9,23). Perciò, ciò vale anche per il «fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli» (Mt 25,41) e per i «vasi d’ira preparati per la perdizione» (Rm 9,22). Quindi, anche le cose preparate sono considerate nella Bibbia senza fine, dal punto in poi, in cui sono sorte. Quindi, anche il fuoco dell’inferno è considerato da Gesù eterno.

SUL SITO SONO PRESENTI INOLTRE I SEGUENTI PUNTI: 3. Eterno e nei secoli dei secoli; 4. Gesù e l’inferno; 5. Autoestinzione infernale; 6. Profeta e maestro di falsità; 7. Non andare all’inferno.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Branham_inferno_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
  

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