lunedì 11 febbraio 2013

Cattivi pensieri

CATTIVI PENSIERI

«Non possiamo impedire ai volatili di qualsiasi genere di librarsi nell’aria, né di fare il nido sulla testa altrui. Possiamo solo scacciarli via da noi, per impedire che si annidino sul nostro capo» (Nicola Martella; Fonte: «Pensieri cattivi»).
     Sono suggestive le immagini di nuvole di cavallette o locuste, che invadono intere regioni, oscurano il sole, ammantano cose e persone; esse però lasciano danni immensi alle colture e condannano le persone alla fame.
     Sono altresì affascinanti le immagini di persone ricoperte di api. Essi hanno, in genere, un’ape regina nascosta da qualche parte sul corpo. E le tali insetti agiscono istintivamente per salvaguardare colei, che garantisce il proseguo della loro stirpe; per questo non sono aggressive lì per lì. Ciò è natura e istinto. Tuttavia, essere ricoperti di api, e magari di vespe o di calabroni, non è una cosa normale per una persona. Ciò porterebbe disagi e timori per sé e per gli altri. Prima o poi, si pagherebbero le conseguenze, per la salute e per la stessa vita.
     Tempo fa, d’estate, ero rimasto meravigliato che un pipistrello si fosse introdotto nel salotto, entrando dalla finestra aperta. Ancora più sorpreso fu vedere che lo seguì, subito dopo, un altro. Volarono nella stanza, entrarono nel corridoio, ritornarono, girarono frenetici sopra la mia testa, non riuscendo a trovare la via d’uscita. Infine, stressati, imboccarono la via giusta e sparirono.
     Mentre i volatili si annidano fuori, i cattivi pensieri sono come quelle larve d’insetti o parassiti, che si sviluppano all’interno degli organismi e che li distruggono e li svuotano dall’interno.
     Avevamo una cara cagna, Lajlah, che ci ha accompagnati fedelmente per tanti anni. Un parassita si era sviluppato lentamente nell’apparato circolatorio e nei polmoni, otturandole arterie e vene, penetrando nel cuore e nei polmoni, fiaccando le sue forze sempre più e portandola inesorabilmente alla morte.
     I cattivi pensieri fanno similmente per il carattere e lo spirito dell’uomo. Lentamente otturano le vie del discernimento, disintegrano il sentire morale, paralizzano la coscienza e svuotano l’essere dal suo interno. L’uomo allora s’indurisce e s’imbruttisce. La sua mente si deforma, il suo spirito si sfigura e i suoi sentimenti si corrompono.

Sul sito seguono i seguenti punti: Per l’approfondimento biblico; I contributi dei lettori.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Pens_cattivi_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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