mercoledì 6 febbraio 2013

Servizio e realismo biblico



SERVIZIO E REALISMO BIBLICO

«La tua propria iniziativa non l’ha prodotto, ma solo Dio — eppure rallegrati che Dio abbia utilizzato la tua iniziativa nella sua opera. Gioisci, se senti che quello, che hai fatto, è stato “necessario”; eppure riconosci che tu, anche così, sei stato solo uno strumento per Lui, il quale per mezzo di te ha aggiunto un pezzettino al tutto, che Egli ha elaborato per il suo obiettivo» (Dag Hammarskjold, dal 1953 al 1961, Segretario generale delle Nazioni Unite; 24-12-1956, poche settimane dopo la crisi di Suez; tradotto e adatto dal tedesco da Nicola Martella; Fonte: «Realismo biblico»).

Quando ho letto tale citazione, ho dovuto pensare a tutti i miei progetti, iniziative e sforzi, che sono stati vani e sono rimasti senza i risultati desiderati. Con ciò concorda questo brano: «Se l’Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l’Eterno non guarda la città, invano veglia la sentinella. Invano è per voi che vi leviate di buonora e rimaniate in piedi fino a tardi e mangiate il pane del travaglio; egli dà altrettanto al suo diletto nel sonno» (Salmo 127,1s). Ho dovuto, però, pensare a tutte le volte che, per sua grazia, sono stato usato in modo benedetto, per mettere dei tasselli sul suo grande e misterioso puzzle del suo regno. Magari è stata una predicazione, un articolo, un libro, una cura pastorale, delle parole giuste dette al momento giusto, una decisione fatta per onorare Dio e per il suo regno.
     Il consiglio di Dio è troppo grande, per capirlo fino in fondo. Il suo piano è come un iceberg, di cui possiamo grattare solo la superficie. […]

     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Servizio_real_GeR.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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