lunedì 26 novembre 2012

Grattati, tanto non vinci!



GRATTATI, TANTO NON VINCI!

1. Il gioco e le sue dipendenze
     Si dice da ogni parte: «Siamo in crisi» o «Siamo in recessione». Tante persone, loro malgrado hanno perso il lavoro. L’Istat, le associazioni dei consumatori e le confederazioni degli esercenti affermano che le famiglie hanno dovuto comprimere ancor di più i loro consumi. Tutto vero.
     Eppure, non si sa mai perché tutti i tipi di giochi d’azzardo non temono la crisi. Non solo ci sono i classici «gratta e vinci», le schedine per il calcio, per le corse di cavalli e per altro. Ci sono le slot-machine di ogni tipo. Vedo che nei luoghi, dove prima c’erano negozi d’ogni tipo, ora nascono come i funghi luoghi ludici dai nomi bizzarri, dove si può tentare la propria fortuna… e, soprattutto, fare quella dei gestori (e dello Stato, che ci guadagna). Anche questo, dicono gli esperti, è un segno della crisi: la gente gioca di più, credendo che una vincita — proprio una loro vincita — cambierà la loro vita!
     Come gli esperti mostrano, ad aumentare sono anche le dipendenze da gioco, sia in tali centri ludici, sia in Internet. Ci sono persone, che entrano in uno stato compulsivo e giocano come in trance, dimenticando tutto ciò che sta intorno; è proprio una droga. Più perdono e più giocano ossessivamente, credendo di rifarsi. Alcuni impegnano progressivamente tutto ciò, che hanno. Alla fine c’è il disastro economico per sé e per le proprie famiglie. A ciò segue l’indigenza e la caduta in altre dipendenze.

2. L’insegnamento biblico
     Che cosa afferma la sacra Bibbia nel merito? […]

Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Grattati_vinci_EnB.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

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