martedì 6 novembre 2012

Sfide che ti cambiano la vita



SFIDE CHE TI CAMBIANO LA VITA

«Molte delle cose, in cui eccelliamo, sono sorte perché abbiamo incontrato individui, che ci hanno contrastati, provocati o costretti a fare ciò, che sappiamo fare. Poi, ci abbiamo preso gusto, e ciò ci ha motivati a proseguire» (Nicola Martella; fonte: Sfide).

1. La sfida che ti cambia
     Ci sono sfide, che ti rendono interiormente libero. Esse ti fanno rendere conto di ciò che sei veramente, ciò che sei in grado di fare e ciò che puoi diventare. Esse ti danno un’identità, che prima non credevi di avere. Da ciò nasce la tua chiamata, e ti senti improvvisamente libero, anche libero di prendere su di te responsabilità e sacrifici, costi quel che costi, indipendentemente da ciò che dicono gli altri. Per il credente biblico diventa la sfida della fede. Sai che devi andare in tale direzione, devi raggiungere la meta, magari scalando montagne o nuotando controcorrente. Ne hai la convinzione interiore e senti una santa chiamata ad accettare tale sfida. La sfida ti ha mutato, per sempre.

2. La nascita di prodi e di eroi
     È difficile immaginarsi Sansone, uno degli eroi nazionali degli Israeliti, senza i Filistei. Anche altri giudici d’Israele compirono atti eroici, dettati dall’estrema necessità, in cui essi stessi e il popolo si trovavano. È altresì difficile pensare all’eroismo di Davide, futuro re d’Israele, senza un temibile avversario come Goliat. Anche Giuseppe, figlio di Giacobbe, che appariva ai suoi fratelli come un fanfarone e figlio di papà, solo attraverso tutte le tristi vicissitudini, che fu costretto a sperimentare (schiavo, accusato ingiustamente, carcerato), poté diventare un uomo talmente saggio e capace da poter essere il viceré dell’Egitto. La lista potrebbe continuare.
     Anche per Saulo da Tarso, il momento della sua più grande umiliazione (fu disarcionato da Gesù sulla via di Damasco, dove intendeva fare una strage di cristiani), rappresentò l’inizio di una nuova vocazione, carriera e ministero: quella di Paolo, l’apostolo delle genti al servizio di Cristo. Egli stesso, ricordando il suo passato curriculum di tutto rispetto, confessò ai credenti di Filippo: «Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo» (Fil 3,7s).
     Questi sono soltanto alcuni esempi, che illustrano come la necessità, il contrasto e le circostanze avverse rendono intrepidi: fanno prendere coraggiose decisioni, fanno sprigionare grandi energie in chi è tenace e creano persone speciali, se non eroi. Quando poi nasce la vocazione

Il resto dello scritto si trova sul sito.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/A1-Sfide_cambia_EnB.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

Nessun commento:

Posta un commento