lunedì 4 giugno 2012

Comportamenti erronei di conduttori verso i membri


COMPORTAMENTI ERRONEI DI CONDUTTORI VERSO I MEMBRI

1. PREPARATORI IMPREPARATI E DEFICITARII?: Chiaramente, in un altro articolo bisognerà parlare anche dell’altro aspetto della medaglia, ossia dei comportamenti erronei dei membri di chiesa verso i loro conduttori. Tuttavia, non possiamo che affrontare un tema alla volta e, visto che «il pesce puzza dalla testa», come recita un proverbio, iniziamo da questo.
     Saggi conduttori: Esercitare il compito di conduttore in una chiesa locale, da soli o in coazione con altri, non è un’impresa facile. Bisogna fare continuamente il pompiere, ora spingere, ora tirare. E non è sempre detto che i membri della comunità siano sempre disponibili ad aprirsi, a farsi curare o guidare. Alcuni credenti ritengono casa loro un limite invalicabile per tutti, mentre solo la sala di culto sarebbe deputata alla comunione, solo di fede s’intende, poiché nelle loro «cose» non deve metterci piede nessuno.
     Molti conduttori esercitano la loro funzione ministeriale con dedizione e impegno, in sala e fuori di essa, con pazienza, equilibrio e calma, come pastori del gregge, insegnanti, esortatori, consolatori, consulenti e così via. Essi si mettono al passo dei più deboli e vedono la loro autorità soltanto come servizio benefico. Evitano di apparire come addomesticatori, ma sono allenatori del gregge. Invece di voler rendere i credenti dei «cloni» di se stessi, intendono portarli a maturità. Essi si prendono tempo per tutti e con equilibrio e pazienza cercano di capire quali siano veramente i problemi, per poi cercare insieme le soluzioni, che onorano Dio. Essi danno anche al gregge ciò, di cui esso ha veramente bisogno al momento.

     Conduttori deficitarii: D’altra parte, non tutti i conduttori hanno l’abilità necessaria, non solo nell’interpretazione contestuale della Parola (2 Tm 2,15), ma anche nella guida della comunità, nella cura pastorale e in quel minimo di conoscenza umana e nell’arte della comunicazione. Avendo essi spesso un lavoro secolare, il loro tempo limitato li porta a trasporre tutta la loro attività di conduzione nelle riunioni di chiesa, per le quali devono prepararsi. Spesso non hanno tempo per altro, o solo pochissimo, per fare visite, per ascoltare i problemi altrui, per praticare cura pastorale, eccetera.
     Siffatti conduttori spesso esercitano il loro ministero a vita. In qualche modo, alcuni di loro si convincono nel tempo di essere, in qualche modo, i padroni (o padri-padroni) della comunità; e ciò a causa della loro costanza, dei sacrifici di essere presenti a tutte le riunioni, per il fatto che portano il sermone regolarmente, perché conoscono «vita e miracoli» d’ognuno, e così via. La mancanza di tempo e la quantità dei membri li porta spesso a compiere azioni frettolose, grossolane e approssimative. La vita di chiesa è per loro limitata quasi esclusivamente a culti e riunioni, fuori della sala sono abbastanza invisibili oppure molto impazienti e autoritari…
     Seguono inoltre i seguenti punti: Creatori di nevrosi; Voglia di famiglia spirituale; 2. Presenze e assenze; 3. Protettori o denigratori del gregge?
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Conduttori_membri_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


 
 

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