sabato 9 giugno 2012

Parlare a vanvera e dintorni


PARLARE A VANVERA E DINTORNI

1. Un problema complesso
     A parlare a vanvera sono specialmente queste categorie: il «dotto» ignorante, che non ci capisce nulla, ma chiacchiera molto; chi prende fischi per fiaschi; chi confonde capre e cavoli; chi ha dimenticato di accendere il cervello, prima di parlare; e così via. Ciò accade nella vita normale, ma anche in rete.
     Internet è uno strumento utile per avvicinare persone lontane e metterle in comunicazione fra di loro; questo è particolarmente un vantaggio per i cristiani biblici. La tipologia degli internauti è variegata. Ora, fra di loro in rete ci sono persone, che leggono soltanto ciò, che affermano gli altri e mai si pronunciano, per non sbagliare. Altre persone scrivono soltanto cose banali. Altre svelano i segreti più reconditi, pensando che nessun altro le possa leggere. Altre persone ancora usano Internet per edificare altri credenti, per stimolare alla conoscenza e alla crescita mediante interessanti articoli, a mettere in guardia da false dottrine e pericolose filosofie, a correggere mediante la sacra Scrittura tendenze mondane tra i cristiani, e così via.
     Anche il modo di reagire agli articoli altrui è variegato; qui parlo della mia esperienza personale, ossia di come gli altri intervengono nei confronti dei miei articoli. Certamente conosco interlocutori seri, corretti e onesti; poi ci sono vari altri. Succede ogni tanto che persone, senza aver capito l’argomento trattato, scrivano tutto ciò, che passa loro per la mente o cose che non c’erano nulla col tema in corso. Altri si scagliano con veemenza contro l’autore, accusandolo ora di questo, ora di quello. Alcuni credenti alquanto immaturi, invece di aumentare la loro conoscenza e diventare maturi nella fede, cominciano singolari polemiche contro l’autore, accusandolo di scrivere su temi troppo difficili per la loro comprensione; non si accorgono che, così facendo, palesano soltanto la propria ignoranza dinanzi a un vasto pubblico. Infine, non mancano quelli che, qualunque cosa scrivi, usano l’occasione per farti un «predicozzo» sui temi più diversi. Ultimamente qualcuno di mia conoscenza, mi ha scritto all’incirca così: «Discutere, sempre discutere; è ora di fare e non di parlare». Per fortuna lo conosco abbastanza per la sua chiacchiera facile; inoltre, in Internet svela volentieri perfino i dettagli del suo matrimonio e della sua famiglia.
     Quindi, Internet è diventato una grande occasione di comunicazione seria, ma ha anche dato una piattaforma a coloro, che parlano a vanvera, a quelli che, pur essendo ignoranti o vuoti, pensano di fare da maestri, e a quelli che non impegnandosi a capire ciò, che leggono, a causa delle loro poca cultura, se la prendono con gli autori, coprendoli di sproloqui.
     Seguono i seguenti punti: 2. Aspetti biblici; 3. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Etic/A1-Parla_a_vanvera_GeR.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
{Nicola Martella}


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