lunedì 11 giugno 2012

Dio abita nelle lodi da avanspettacolo?


 DIO ABITA NELLE LODI DA AVANSPETTACOLO?

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Carissimo fratello, la saluto fraternamente. La ringrazio per gli studi che precedentemente lei ha sviluppato alla mia richiesta. Grazie, sono stati veramente utili. Con la presente, spero di non impegnarla notevolmente.
     Le chiedo un’analisi dettagliata esegetica del Salmo 22,3-4. Infatti, in determinati ambienti entusiastici di natura neo-pentecostali lo citano per avvalorare la tesi che «Dio abita (o dimora) nelle lodi del suo popolo». In tal modo, di conseguenza, hanno trasformato la liturgia evangelica in un avanspettacolo assordante con musica al limite del sopportabile, parlare in lingue pubblicamente a ogni costo, schiamazzi, cantilene estatiche, ripetizione ossessiva delle medesime parole e cantici pilotati.
     Lei conosce bene la situazione e le chiedo quest’analisi, perché sono convinto che il testo, da me citato, non asserisca che «Dio abita (o dimora) nelle lodi...», ma che Dio si compiace delle lodi del suo popolo e ivi v’è la sua presenza! Dio accetta la lode di un cuore sincero e non strumentalizza alcuno. Inoltre, leggendo la Riveduta, la Nuova Riveduta, la Diodati e la versione Cei - Uelci, mi accorgo che «abita / dimora» non è menzionato. La saluto con affetto. {E. R.; 23-04-2012}

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue: [1. ENTRIAMO IN TEMA]

2. ANALIZZIAMO IL TESTO: Diamo uno sguardo al testo ebraico e ad alcune traduzione, per renderci conto dei problemi di questo testo.
     Ebraico: וְאַתָּה קָדֹושׁ יֹושֵׁב תְּהִלֹּות יִשְׂרָאֵל
     Ebraico traslitterato: We’attāh qādôš jôšeb tehillôt Jiserā’el.
     Diodati: E pur tu sei il Santo, il Permanente, le lodi d’Israele.
     Cei: Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode d’Israele.
     Riveduta: Eppure tu sei il Santo, che siedi circondato dalle lodi d’Israele.
     Nuova Riveduta: Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d’Israele.
     Nuova Diodati: Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d’Israele.
     Elberfelder antica: Eppure tu sei santo, tu, che dimori tra le lodi d’Israele.
     Elberfelder revisionata: Eppure tu sei santo, tu, che dimori [tra] le lodi d’Israele; nota alternativa: Tu troneggi come Santo, tu, lode d’Israele.
     Lutero: Ma tu sei santo, tu, che dimori tra le lodi d’Israele.

In rete si trova anche altri adattamenti, ad esempio il seguente: «Eppure tu sei il Santo, tu siedi in trono fra le lodi d’Israele».
     Controllando il testo ebraico, prendo atto che tra il primo lemma (we’attāh) e il secondo (qādôš) manca il verbo, ma c’è un verbo al terzo posto (jôšeb). Tra il terzo e il quarto lemma (jôšeb - tehillôt Jiserā’el) manca un pronome, che introduca una frase secondaria, o una preposizione qualsiasi (p.es. «tra»). Di questo problema si sono resi conto Diodati, la CEI, e la revisione della tedesca Elberfelder, specialmente nella nota.

Seguono inoltre i seguenti punti: 3. Il chiarimento esegetico; 4. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Dio_abita_lodi_Car.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?  {Nicola Martella}


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