martedì 4 settembre 2012

Benny Hinn e la mistica del sangue? Parliamone



BENNY HINN E LA MISTICA DEL SANGUE? PARLIAMONE

La mistica del sangue accomuna il cattolicesimo romano e carismaticismo! Il primo propaga la devozione di parti del corpo di Gesù, come il «sacro cuore» e il «sacro volto»; alla fantasia anatomica non c’è limite, come pure alle sedicenti reliquie connesse con la vita e la morte di Gesù: chiodi, schegge della croce, sudari, calici dell'ultima cena (Graal) e così via. Il carismaticismo parla della «potenza del sangue» di Gesù, insegna a invocare il «sangue di Gesù» come fosse una potenza a sé stante o un fluido celeste; e ciò accade sebbene tale linguaggio è estraneo al linguaggio biblico e simile a quello gnostico-esoterico.
     La contiguità di Benny Hinn col romanesimo non meraviglia. È noto, ad esempio, che egli abbia contribuito finanziariamente al restauro della cappella del Guarini, dopo il suo incendio, dove è custodita la cosiddetta «sacra Sindone» e dove si recò in pellegrinaggio insieme a Paul Crouch nel 1998. Per le altre affinità fra romanesimo e carismaticismo alla Benny Hinn rimando all’articolo «Benny Hinn e la sua spiritualità ecumenica» di Antonio Morlino. Su tale lenzuolo funebre medioevale sarebbero state impresse le sembianze del defunto mediante l’azione del sangue coagulato. [Il lenzuolo funebre di Torino o sacra Sindone] Non meraviglia, quindi, l’interesse di Benny Hinn per esso. Egli come nell’esoterismo visita luoghi particolari, in cui pensa di trovare una particolare «unzione» (il sedicente «fluido astrale» degli esoterici), fosse la tomba della carismaticista (ed esoterista) Kathryn Kuhlman [Benny Hinn e la sua «unzione sepolcrale»] o un particolare luogo di manifestazioni trascendentali o dove sono custodite particolari sedicenti reliquie.
     Benny Hinn parla del «sangue di Gesù» come se fosse appunto un «fluido celeste» o una «energia trascendentale» (o magnetismo), che reca potenza particolare, a chi lo invoca; i carismaticisti chiamano tale potenza impropriamente come «unzione». Si tratta di un linguaggio mutuato dall’esoterismo cristianizzato.
     Come si pongono le chiese non-carismatiche rispetto alla «mistica del sangue», diffusa da santoni mesmeristici come Benny Hinn? Esiste un atteggiamento misticheggiante simile, magari latente o strisciante, in alcuni credenti delle chiese bibliche, mutuato da movimenti e chiese carismaticisti? Ci si adatta col tempo e col consenso a tale modo di esprimersi e di concepire le cose, senza verificare che tale linguaggio e tale concezione non esistono nella Bibbia?

Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-BHinn_mistica_sangue_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

ATTENZIONE! Per favore, non intervenire se, dopo aver letto l’intero articolo sul sito, ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!


Nel 1150, Dietrich d’Alsazia, conte della Fiandra, avrebbe portato qualche goccia del «sangue di Cristo» al ritorno da una crociata a Gerusalemme. Da allora, la reliquia è conservata nella «Cappella del Sacro Sangue» a Bruges, in Belgio, dove gode di particolare venerazione.

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