sabato 15 settembre 2012

Nostri orizzonti e rivelazione scritturale



NOSTRI ORIZZONTI E RIVELAZIONE SCRITTURALE

Spesso il nostro orizzonte racchiude poche cose, quelle valutate da noi come necessarie al momento, ma non per forza quelle realmente rilevanti. In tempi di stress, di malanni e di problemi, l’orizzonte si restringe ulteriormente, ed è come se i nostri affanni pesassero più di tutte le problematiche universali. A volte, riusciamo a salire di più verso la cima, e il nostro orizzonte si allarga un po’; ma guai a pensare che vediamo ogni cosa e abbiamo tutto sotto controllo.
     Ciò, che ci dà discernimento e perizia, quindi sicuro orientamento, non è tanto quel, che vediamo o afferriamo con i nostri sensi, ma il timor dell’Eterno, ossia il coraggio di mettere Dio al primo posto nella vita e di prendere il suo punto di vista delle cose. Solo ciò allarga veramente il nostro orizzonte, mostrandoci bene e male, verità e menzogna, giusto e ingiusto, luce e tenebre; solo così possiamo orientarci in modo sicuro, dando alle cose il loro vero valore e la loro reale importanza.
     Solo ciò ci rende anche liberi di fondere il nostro piccolo orizzonte con quello di altri credenti biblici nella comunione, sulla base della rivelazione scritturale e, quindi, all’interno del grande orizzonte di Dio. A ciò si deve la necessità dei credenti biblici di dialogare insieme sulla base delle sacre Scritture e di edificarsi reciprocamente.
     L’orizzonte di Dio sarà sempre più grande della somma dei singoli orizzonti umani di oggi e di tutti i tempi. Egli sa che cosa c’è dietro all’ultimo orizzonte della realtà, dove nessun uomo potrà mai arrivare.

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema):
     ■ «I miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri» (Isaia 55,8s).
     ■ «Noi conosciamo in parte, e in parte proclamiamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto» (1 Corinzi 13,9-12; specchio = rame levigato). […]

Sul sito seguono i seguenti punti: Per l’approfondimento biblico (resto); Eventuali contributi dei lettori.
     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Orizzont_rivela_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


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