lunedì 22 aprile 2013

Fede in Dio o fede di Dio?


FEDE IN DIO O FEDE DI DIO?

 

Un lettore mi ha scritto quanto segue: Ciao Nicola, […] avrei bisogno di un chiarimento su Marco 11,22, in particolare sull’espressione «Abbiate la fede di Dio»; soltanto il Diodati lo traduce in questo modo, tutte le altre traduzione riportano «Abbiate fede in Dio». Dato che ho sentito dei sermoni, che facevano uso della versione del Diodati e che mettevano l’accento sulla fede di Dio, vorrei sapere che cosa voleva dire in origine questa espressione. Grazie per la risposta. […] {Mimmo Longo; 21-03-2013}
 
Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue:
 
1. ENTRIAMO IN TEMA: Faccio notare che non è Giovanni Diodati ad aver tradotto «Abbiate la fede di Dio!», ma quella traduzione, che oggi è accreditata come «Nuova Diodati». Nessun altra Bibbia italiana ed estera, da me consultata, traduce così. Già questo dovrebbe lasciar pensare.
     In una struttura con caso genitivo («A di B») il complemento di specificazione («di B») può essere rapportato a un soggetto o a un oggetto. Si noti, ad esempio, quanto segue:
     Amor di mamma: amore, che la mamma dà; la mamma dà amore.
     Amor di patria: amore, che uno ha nei confronti della patria; uno ama la patria.
     Ad esempio, la locuzione genitiva greca pístis alētheías significa «fede nella verità» (2 Ts 2,13); cfr. elpís tũ kyríū «speranza nel Signore» (1 Ts 1,13).
     Addirittura la struttura «A di B» può intendere «A = B», ad esempio nell’espressione «il dono (il simbolo) della fede» intende «il dono (il simbolo), che è la fede» = «la fede quale dono (simbolo)». Similmente «materia di fede» intende «materia, che attiene alla fede».
 
2. ANALISI DELLE QUESTIONI: Quanto detto finora, mostra che le strutture col genitivo possono avere vari significati. In ebraico e in greco la «fede (= fiducia) di Dio» può intendere, secondo i casi, sia la «fede, che Dio dà», sia la «fede (= fiducia, fedeltà), che Dio esercita» in qualcuno (Rm 3,3), sia «fede, che qualcuno esercita in Dio» (▪ pístis Theũ Mc 11,22).
     In Mc 11,22 ricorre in greco Échete pístin Theũ, quindi «Abbiate fede di Dio». Il termine pístis significa «fede, fiducia, fedeltà», ed è il contesto a mostrarne il significato in italiano. Si tratta di una nuance letteraria per «Abbiate fede in Dio», come traducono la stragrande maggioranza delle traduzioni italiane ed estere. Non darei molta importanza a ciò. In Rm 3,3 ricorre la locuzione tḕn pístin tũ Theũ, ossia «la fede / la fedeltà di Dio». Inoltre, in Ap 14,12 «i comandamenti di Dio» e «la fede di Gesù» (tḕn pístin Iēsũ) si equivalgono, e qui «fede» intende il contenuto d’essa, ossia la dottrina di Gesù.
     Quanto detto per la connessione genitiva fra fede e Dio vale con altre persone: ▪ pístis Christũ Gal 2,16 (v. 26 pístis en Christõ = Col 1,4; 1 Tm 3,13; 2 Tm 3,15); Fil 3,9; ▪ pístis Iēsũ Rm 3,22.26; Gal 2,16; 3,22; Ap 14,12; ▪ pístis tũ kyríū Iēsũ Gcm 2,1; ▪ pístis tũ hyíũ Gal 2,20). Gesù parlò anche della pístis eis emé «fede in me» (At 26,18; cfr. Ef 3,12 pístis autũ «fede in lui»).
     Per cui non v’è nessuna differenza fra pístis Theũ e pístis en Theõ, visto che ambedue le locuzioni significano «fede in Dio». Lo stesso vale per pístis pròs tòn Theón «fede nei confronti di Dio» (1 Ts 1,8; cfr. Rm 5,1 presso Dio), pístis eis Theón «fede in Dio» (1 Pt 1,21) e pístis epì Theón «fede in riferimento a Dio» (Eb 6,1).
 
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 3. Ulteriori approfondimenti; 4. Aspetti conclusivi.
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Fede_Dio_Mt.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
 
 

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