giovedì 7 luglio 2011

Il ministero musicale nella chiesa neotestamentaria? Parliamone


IL MINISTERO MUSICALE NELLA CHIESA NEOTESTAMENTARIA? PARLIAMONE


Qui di seguito discutiamo l’articolo «Il ministero musicale nella chiesa neotestamentaria» di Leigh Pennington. Nell’introduzione ho mostrato che alcuni evidenziano in proposito la continuità fra AT e NT, altri mettono l’enfasi sulla discontinuità fra antico e nuovo patto. La tesi di base di Leigh Pennington è la seguente: ciò che è stato già adombrato nella liturgia templare dell’antico patto, trova la sua piena luce nel nuovo patto.
     Certamente esistono tante domande, a cui si vorrebbe dare una risposta, ad esempio le seguenti: Perché tra le «funzioni ministeriali» non sono elencati i carismi lirici e musicali? Perché nel NT non si parla mai di «cantori» e di un «capo dei musici», come nell'AT? (in 56 versi). Avremmo voluto leggere anche nel NT che «i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode» (2 Cr 23,13; cfr. 1 Cr 15,16.22.27), ma mai si accenna a ciò nelle chiese e nelle direttive, che gli apostoli hanno date loro. Nel NT sembra che ci sia una «democratizzazione» della lode innologica: «Quando vi radunate, avendo ciascun di voi un salmo...» (1 Cor 14,26; cfr. v. 15). «Siate ripieni dello Spirito, parlandovi con salmi e inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando con il cuore vostro al Signore» (Ef 5,18s). «La parola di Cristo dimori tra voi riccamente; con ogni sapienza ammaestratevi e ammonitevi gli uni gli altri; con salmi, inni e cantici spirituali cantate a Dio nei vostri cuori in grazia» (Col 3,16). Chiaramente, cantare in mezzo all'assemblea era possibile già al tempo dell'AT (Eb 2,12; Sal 22,22). Ogni credente con l’animo lieto può salmeggiare (Gcm 5,13).
            Eppure certi interrogativi restano. Visto che «salmeggiare» significa cantare accompagnandosi con uno strumento (a corda), chi suonava nelle chiese (perlopiù in casa) al tempo del NT? Chi componeva gli inni, a cui Paolo accenna nelle sue epistole? Possibile che si sia passato dalla sinagoga alla chiesa, senza portarsi dietro alcunché di cultura musicale? Nelle epistole del NT gli scrittori affrontarono i problemi dottrinali e morali presenti nelle chiese e non tanto l'organizzazione della vita devozionale del singolo e di gruppo. Eppure, come abbiamo visto sopra, le occasioni non mancarono; essi però si limitarono a enunciare che cosa fare, invece di descrivere anche come farlo.
            Che sia lecito avere un gruppo di servizio dedito alla musica nella chiesa locale, per me è fuori discussione (cfr. Fil 4,8), sebbene rimanga la questione se tale gruppo è al servizio della comunità, per edificarla, o se la domina e la rende solo spettatrice di uno spettacolo di professionisti (1 Cor 6,12; 10,23). Infatti, in certe comunità, nessuno può citare inni, figuriamoci poi a salmeggiare nell'assemblea, contravvenendo alle direttive apostoliche.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Ministero_musica_NT_Sh.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/il-ministero-musicale-nella-chiesa-neotestamentaria-parliamone/10150302524202990

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