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giovedì 8 dicembre 2016

Maria immacolata fin dal concepimento?

MARIA IMMACOLATA FIN DAL CONCEPIMENTO?
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UN LETTORE CI HA PRESENTATO LE SEGUENTI QUESTIONI: Ciao Nicola, ti disturbo per una questione dottrinale. Mi puoi spiegare il verso in GEREMIA 1,5: «Prima ch’io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t’ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t’ho consacrato e t’ho costituito profeta delle nazioni». Perché questo è un versetto preso dai cattolici per giustificare che MARIA ERA GIÀ IMMACOLATA nella pancia di sua madre.
E danno lo stesso significato in LUCA 1,15, secondo cui Giovanni Battista «sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre». Ti ringrazio, Dio ti benedica.
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AD ASPETTI RILEVANTI DI TALI QUESTIONI RISPONDIAMO QUI DI SEGUITO: Gli IDEOLOGI RELIGIOSI si attaccano a tutto pur di portare avanti le proprie tesi. A loro non interessa l’esegesi contestuale, ma strumentalizzano tutto ciò che ritorna a proprio favore.
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GEREMIA E IL CONTESTO VETEROTESTAMENTARIO
GEREMIA 1,5 parla della preconoscenza o onniscienza di Dio verso il suo profeta; ciò doveva servirlo d’incoraggiamento per il suo difficile ministero vista anche la sua giovane età (v. 6ss). Ciò non ha nulla a che fare con un presunto essere «immacolato» nella pancia di sua madre, né per Geremia, né per Maria di Nazareth. Inoltre, a Geremia le parole di Dio furono messe in bocca nel momento della chiamata e consacrazione al ministero profetico, allorché Dio gli toccò le labbra con la mano (v. 9).
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PAROLE SIMILI Dio le rivolse a Giacobbe, che non era uno stinco di santo (Is 44,1s.24), similmente accadde per la casa di Giacobbe (Is 46,3; anche in negativo Is 48,8). Dio le rivolse anche al futuro Messia (Is 49,5). Anche Davide poté dire: «Su di te fui gettato sin dal grembo, tu sei il mio Dio sin dal ventre di mia madre» (Sal 22,10); così un altro salmista (Sal 71,6). Il futuro Messia poté dire: «Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! L’Eterno m’ha chiamato sino dal ventre [materno], ha menzionato il mio nome sino dagli intestini di mia madre» (Is 49,1).
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Come si vede, si tratta di un MODO DI ESPRIMERSI all’interno di una certa cultura, qui quella ebraica. Chi strumentalizza ideologicamente tali espressioni, oltre a mostrare ignoranza culturale, crea delle ABERRAZIONI DOTTRINALI, che sono in contrasto con lo spirito generale dell’intera Scrittura.
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[CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Maria_immacola_concep_OiG.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

venerdì 5 ottobre 2012

Apparizioni di Maria? Parliamone




APPARIZIONI DI MARIA? PARLIAMONE

     Mariàm di Nazareth: Ella era una semplice donna con un grande coraggio: quello di essersi sottomessa al consiglio di Dio e di aver accettato la volontà divina a ogni costo. Infatti, poteva costarle la reputazione e la vita stessa, mettere al mondo un figlio, che non aveva padre umano. Coraggioso è stato anche Giuseppe di Nazareth, che non la ripudiò, ma la protesse, pur sapendo che il nascituro non era suo figlio, biologicamente parlando. Anch’egli volle sottomettersi alla suprema volontà del Dio sovrano. Dopo i fatti intorno alla natività, Giuseppe di scena, sebbene il suo nome fosse occasionalmente menzionato dai Giudei.
     Mariàm (questo era il suo nome, con cui fu ricordata perlopiù nei manoscritti) comparve occasionalmente, all’inizio del ministero di Gesù (Cana) e specialmente alla fine (passione e morte di Cristo). L’ultima volta fu menzionata prima di Pentecoste, quando gli apostoli e un certo numero di credenti si radunavano, aspettando la realizzazione della promessa (At 1,14). Da Atti 1,15 a Apocalisse 22,21 il nome di Mariàm di Nazareth scompare completamente dalla scena.

     Centro e periferia nel NT: Al centro della dottrina della chiesa (e del NT) c’era assolutamente il Signore Gesù Cristo e nessun altro con Lui o accanto a Lui. Maria è statisticamente e dottrinalmente irrilevante nelle epistole del NT. In tal modo si realizzavano le seguenti parole di Paolo: «Da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così» (2 Cor 5,16). Quindi, dall’ascensione di Gesù al cielo e dalla manifestazione dello Spirito Santo sugli apostoli cominciò l’epoca, in cui le cose precedenti divennero soltanto un ricordo storico, comprese le persone e compreso ciò, che e contemporanei avevano conosciuto di Gesù, quando Egli era in vita. Anche i legami biologici passarono in secondo ordine. Perciò, Paolo, parlando della provenienza di Gesù, ricordò genericamente che è «nato da donna» (Gal 4,4) e che è provenuto, secondo la carne dagli Israeliti o dai padri (Rm 9,3ss). Il legame più forte è stabilito con Davide, quanto alla provenienza carnale (At 13,22s; Rm 1,4), e specialmente con Abramo, di cui è la vera progenie secondo la promessa (Gal 3,16).

     Maria di Roma: Le apparizioni di quella, che possiamo chiamare «Maria di Roma», sono dichiarate molteplici durante il corso della storia. Mistici, visionari, veggenti affermano di averla vista e/o di aver udito le sue parole. Se si confrontano le descrizioni, che ne hanno fatto tali «canali trascendentali», uno indipendentemente dall’altro, ci si rende conto che si trattava di molteplici «Marie» così differenti nell’apparenza, nell’abbigliamento, nella personalità, nelle cose annunciate e così via, che verrebbe spontaneamente da pensare che erano personaggi del tutto diversi. Basta anche guadare le differenti statue e immagini, che sono state prodotte, partendo dalle descrizioni fatte dai visionari, per rendersi conto, che erano personalità del tutto diverse. Addirittura ogni «Maria» aveva una sua «specializzazione» e si occupava di un aspetto diverso. Basta fare un elenco delle varie Marie con ciò che segue: «Maria di / della *** (attributo, specializzazione, luogo, ecc.)».
     Non di rado, si «rivelava» nel luogo (fonte, grotta, costruzione), in cui si manifestava prima una dèa e recepiva le funzioni particolari di tale divinità; così, sulle rovine di un tempio di una divinità femminile nasceva una chiesa mariana (p.es. «Maria sopra Minerva»). I riti, perpetuati precedentemente per tale dèa, venivano semplicemente «marianizzati»; ad esempio, i serpenti, che venivano incantati e portati in processione sulla statua della dèa orientale, ora fanno la stessa cosa su una statua mariana.

Da tutto ciò consegue che «Mariàm di Nazareth» e le varie «Marie di Roma» sono persone e personalità del tutto differenti. Quanto è stato detto qui, si aggiunge all’articolo «Apparizioni di Maria?», che discutiamo qui di seguito. Motto: Non farti ingannare dagli spiriti, che si riciclano secondo le attese dei religiosi!


Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Maria_apparizioni_EdF.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


mercoledì 3 ottobre 2012

Apparizioni di Maria?



APPARIZIONI DI MARIA?

Una lettrice mi ha scritto quanto segue: Se davvero la Parola di Dio è stata utilizzata a sproposito in altri contesti (p.es. questioni di escatologia), chi mi dice che non sia la stessa cosa con le apparizioni di Maria, contro di cui esistono documenti e filmati in rete? Chi mi dice che, anche qui, la Parola non sia stata strumentalizzata per dare credito alla teoria, secondo le apparizioni mariane vengono dal diavolo? {A. P.; 19-03-2008}

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondo come segue.
     La risposta alla domanda mariana della lettrice dipende dalla comprensione dello «stato intermedio», ossia dove vanno e restano i morti dalla loro morte alla risurrezione. Se si analizzano i testi biblici, ci si rendere conto che i veri credenti in Gesù vanno in Paradiso, e non nel Cielo alla presenza di Dio, poiché i morti sono considerati ritualmente impuri senza il corpo della risurrezione e, quindi, fonte di contaminazione per il santuario celeste; per questo, l’unico Uomo presente in Cielo, presso il trono di Dio Padre, è Gesù, che è risorto (Rm 6,9; 2 Tm 2,8), e come tale può essere l’unico Mediatore (1 Tm 2,5). In tale luogo di riposo, chiamato Paradiso, i credenti morti sono sì coscienti, ma non storicamente attivi, e da lì non possono muoversi fino alla risurrezione. Questa regola è senza eccezione poiché, come detto, i morti sono biblicamente impuri e contaminerebbero il santuario celeste, dove solo i resuscitati possono avere accesso. […]
     Sta di fatto che, se si analizza la sacra Scrittura, si prederà atto che Mariam di Nazareth (questo è il suo nome), quella benedetta donna giudea, fece la sua ultima comparsa biblica in Atti 1,14: «Tutti costoro perseveravano di pari consentimento nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui». Dopo questa menzione, uscì definitivamente di scena, sia in senso personale (il suo nome non fu più menzionato), sia in senso dottrinale (non le fu attribuito dagli apostoli alcuna valenza teologica nella dottrina cristiana). In Galati 4,4s, dove fu ricordata la nascita e l’opera di redenzione di Gesù, Paolo non ritenne necessario di menzionare neppure il suo nome: «Quando giunse la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione di figli». Se da Atti 1 alla fine del NT (Ap 22) Mariam di Nazaret è statisticamente irrilevante per gli scrittori del NT, perché dovremmo darle un’importanza che non le spetta, visto che il NT è assolutamente cristocentrico? […]

Qui ci sono solo alcuni brani dell’articolo, il resto segue sul sito
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Maria_apparizioni_Oc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}