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venerdì 4 settembre 2015

Di chi un Dio sbagliato? Parliamone



DI CHI UN DIO SBAGLIATO? PARLIAMONE

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Di chi un Dio sbagliato?», in cui riporto varie osservazioni e obiezioni alla seguente affermazione lapidaria di Luca Adamo: «UN DIO SBAGLIATO: Se pensi che Dio non voglia oggi guarirti, se pensi che Gesù abbia voluto tenere l’apostolo Paolo malato, se pensi che Dio non ti voglia [far] prosperare e benedire, e se pensi che Egli mandi su di te le prove e le tentazioni (o anche che le permetta), allora voglio dirti una cosa molto semplice: tu non stai credendo semplicemente in cose sbagliate, ma stai credendo addirittura in un DIO sbagliato. Cioè, se queste sono le cose che credi, allora il tuo Dio non è il Dio dei vangeli, né quello che Gesù ci ha presentato. È qualcos’altro...» {Pastore Luca Adamo; 29-05-2015}

SUL SITO SEGUONO I CONTRIBUTI DEI LETTORI E LE MIE EVENTUALI OSSERVAZIONI
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mercoledì 10 giugno 2015

Di chi un Dio sbagliato?



DI CHI UN DIO SBAGLIATO?

1. LE TESI: Mi ha sorpreso di leggere in rete le tesi di Luca Adamo. Sono scritte in modo lapidario e senza alcuna prova scritturale. Riporto dapprima lo scritto:
            «UN DIO SBAGLIATO: Se pensi che Dio non voglia oggi guarirti, se pensi che Gesù abbia voluto tenere l’apostolo Paolo malato, se pensi che Dio non ti voglia [far] prosperare e benedire, e se pensi che Egli mandi su di te le prove e le tentazioni (o anche che le permetta), allora voglio dirti una cosa molto semplice: tu non stai credendo semplicemente in cose sbagliate, ma stai credendo addirittura in un DIO sbagliato. Cioè, se queste sono le cose che credi, allora il tuo Dio non è il Dio dei vangeli, né quello che Gesù ci ha presentato. È qualcos’altro...» {Pastore Luca Adamo; 29-05-2015}




2. OSSERVAZIONI E OBIEZIONI: Come si vede, varie asserzioni, non provate con la Scrittura, vengono semplicemente messe una dopo l’altra, come le perle di una collana in un filo ipotetico: «Se pensi che Dio non...». Poi si giunge a una conclusione inappellabile, come il lucchetto che chiude la catena: «tu non stai credendo semplicemente in cose sbagliate, ma stai credendo addirittura in un DIO sbagliato». Egli non sarebbe il Dio della Bibbia, ma tutt’altro. Questo modo di ragionare si chiama «falso sillogismo». E Luca Adamo non fa nulla per dimostrare le sue tesi con la Bibbia alla mano. Questo è tipico dei guru, che non devono dimostrare i loro apriorismi.
     Qui di seguito non risponderò a tutto ciò, che ha affermato Luca Adamo, ma solo ad alcuni punti, anche perché ho ampiamente trattato altrove tale materia.
     Il Signore ha guarito l’apostolo Paolo, quand’era malato?: Sebbene Paolo avesse pregato il Signore insistentemente e almeno tre volte di essere liberato dalla «scheggia nella carne», Egli gli rispose: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza» (2 Cor 12,7ss). Paolo non continuò a pregare per la sua guarigione, ma cominciò a gloriarsi delle sue debolezze, affinché la potenza di Cristo riposasse su di lui.

     Il Signore guariva tutti al tempo di Paolo?: [...] Paolo consigliò a Timoteo, suo compagno d’armi, che per la sua infermità era costretto a bere solo acqua: «Prendi un poco di vino a motivo del tuo stomaco e delle tue frequenti infermità» (1 Tm 5,23). Aveva Paolo poca fede? Credeva semplicemente in cose sbagliate?
     L’apostolo gli scrisse anche riguardo ad altri suoi collaboratori: «Trofimo l’ho lasciato infermo a Mileto» (2 Tm 4,20). Non poteva fare una riunione di preghiera e guarirlo? [...]

     Al tempo di Paolo tutti i credenti prosperavano?: [...] A quel tempo ci fu una grande carestia in Medio Oriente e i credenti della Giudea erano in grande sofferenza (At 11,28). Avevano essi poca fede? Oppure tali santi vivevano nel peccato? [...] Paolo spiegava che «la Macedonia e l’Acaia si sono compiaciute di raccogliere una contribuzione a favore dei poveri fra i santi, che sono in Gerusalemme» (Rm 15,26). [...] Tali credenti gentili, che mostrarono così tanta generosità, non erano ricconi prosperanti, ma vivevano in «profonda povertà» (2 Cor 8,2). [...]

     Dio permette prove e tentazioni sui credenti o, addirittura, le manda?: Gesù fu provato dal diavolo. Gesù insegnò a pregare Dio, chiedendogli letteralmente: «E che tu non ci porti nella [non ci conduci dentro la] tentazione [o prova]» (Mt 6,13). [...] [Tentazione e prova secondo Matteo 6,13] Credeva Gesù semplicemente in cose sbagliate? Aveva un Dio sbagliato? [...] Dio dà ai suoi figli delle prove controllate, ma essi non sono esenti da prove, come non lo sono dalla sua disciplina (Eb 12,5-11).

3. ASPETTI CONCLUSIVI: [...] Dopo tale trattazione, bisogna veramente addivenire alla seguente conclusione riguardo al Dio, che si è costruito Luca Adamo: «È qualcos’altro...» rispetto a quello della sacra Scrittura. Crede Luca Adamo semplicemente in cose sbagliate? Ha Luca Adamo un Dio sbagliato? Lascio la conclusione ai lettori.

IL RESTO DELLO SCRITTO SEGUE SUL SITO
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lunedì 8 luglio 2013

Non strumentalizzare Dio in senso miracolistico

NON STRUMENTALIZZARE DIO IN SENSO MIRACOLISTICO
 


In un gruppo, dove sono iscritto, qualcuno ha inserito un’immagine di un altro autore, per illustrare il suo ragionamento, su cui è scritto: «Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio» (Lc 18,27). L’autore di tali immagini le inserisce normalmente senza aggiungere altro. Non so che cosa intendeva esprimere con tale verso.
     Come non essere d’accordo con un tale verso? È vero, come disse Gesù in tale verso, Dio ha altre possibilità rispetto alle attese umane. Ognuno di noi sperimenta che, quando siamo arrivati ai nostri limiti, Dio può andare ben oltre e «fare smisuratamente di là da quanto chiediamo o pensiamo» (Ef 3,20).
     Allora, dove sta il problema? Il verso sull’immagine (Lc 18,27), tolto dal suo contesto naturale, se assolutizzato, come si fa qui, ossia senza riferirsi al suo contesto, diventa spesso strumentale a una dottrina delle guarigioni senza se e senza ma. Tuttavia, se si guarda il contesto, ci si renderà conto che esso non riguarda un «prodigio» (miracolo, guarigione, segno), che si possa richiedere a Dio, ma la salvezza dei ricchi.
     Gesù aveva asserito: «È più facile a una gomena passare per la cruna d’un ago, che a un ricco entrare nel regno di Dio» (v. 25). Al che gli astanti reagirono con meraviglia, dicendo: «Chi dunque può essere salvato?» (v. 26). Poi seguì tale asserzione di Gesù.
     Purtroppo tale verso viene citato spesso a sproposito, per rendere Dio un «distributore di miracoli» o un «pozzo dei desideri», secondo l’arbitrio dell’uomo. Alcuni insegnano che si possa obbligare l’Onnipotente a fare miracoli, organizzando particolari riunioni di preghiera, meeting di guarigione o invitando un particolare «unto». Questo è tanto vero che sulla pubblicità di certe conferenze si invita strumentalmente la gente con queste parole: «Vieni a prendere il tuo miracolo!». Come possono degli uomini usare l’arroganza di promettere ad altri uomini ciò, che sta solo nell’arbitrio di Dio, come se l’Onnipotente possa essere assoggettato alla coercizione umana!? Tutto ciò rasenta il «pensiero magico» dell’esoterismo, che insegna che si possa esercitare potere sulle «entità» e addirittura su Dio.
     Voglio ricordare che è vero che Dio può operare più di quello, che gli chiediamo; a volte opera anche senza che gli chiediamo alcunché, quando ci protegge da accidenti e da incidenti improvvisi. Il Dio della Bibbia è l’Onnipotente e, come tale, è libero dalle coercizioni umane. Tuttavia, alle nostre richieste può rispondere anche di no, che la sua grazia ci basta (2 Cor 12,9), che non è ancora il tempo e così via. Addirittura può, al momento, impedire di evangelizzare (!) una certa zona. Paolo e la sua squadra missionaria erano «giunti sui confini della Misia, tentarono d’andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro» (At 16,7).
     Infine, faccio notare che l’esegesi contestuale è l’unica medicina per le deviazioni dogmatiche e le esagerazioni dottrinali. Ricordo qui ancora una volta la massima, che ripetevo ai miei studenti alla scuola biblica: «Un testo senza contesto è un pretesto, che io contesto»!

     Sul sito possono seguire i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
            [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Strumentaliz_miracol_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

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martedì 20 novembre 2012

Vieni a prendere il tuo miracolo? Parliamone




VIENI A PRENDERE IL TUO MIRACOLO? PARLIAMONE

«Vieni a prendere il tuo miracolo!»: questo è stato lo slogan, che abbiamo affrontato in un articolo.
     Il nostro motto rimane questo: «Non partecipare a tale mercato dei prodigi a bacchetta!». Infatti, la Scrittura parla del Dio sovrano, che agisce secondo il suo segreto consiglio e a proprio arbitrio. Gesù stesso insegnò ai suoi apostoli di pregare così: «Padre nostro… venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra, com'è fatta nel cielo» (Mt 6,9s). Gesù stesso pregò nell’ora estrema: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi» (Mt 26,39.42). Il Signore rifiutò preghiere insistenti di suoi servi eccellenti, che erano nel bisogno, rispondendo loro: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza» (2 Cor 12,9).
     Al contrario, oggigiorno i miracoli sono presentati da certi taumaturghi cristiani come articoli da fastfood o da supermercato, che basta andare a ritirare alla cassa. Essi promettono in anticipo ciò, che credono Dio sia obbligato a fare a loro comando. Propagano così una falsa immagine del Signore: non il Dio vivente e sovrano, ma una proiezione mentale carismaticista, un «zio buono», che non può fare diversamente, un «Dio» al servizio del guaritore di turno.
     Come si pongono le chiese bibliche rispetto a proclami miracolistici del genere da «mercato dei prodigi», in cui taumaturghi cristiani promettono miracoli, che basta venire a prendere, come se fossero pacchi regalo? Anche i membri e le chiese bibliche devono prendere posizione su cose del genere! Qual è la vostra esperienza in merito?
     È immancabile che alcuni pongano anche qui la questione se carismi e miracoli siano cessati o meno. Tuttavia, non essendo qui il luogo di confronto fra «continuazionisti» e «cessazionisti», chiedo a tutti i lettori, che partecipano al dibattito, di evitare di trasformare questo tema in un sondaggio su «miracoli sì» e «miracoli no» (più glossolalia, ecc.). Questo snaturerebbe il tema attuale. Di tali cose ne abbiamo discusso altrove e non mancherà occasione per farlo nuovamente. Per altro io non sono un «continuazionista» (ciò, che fecero gli apostoli, può essere fatto anche oggi) né un «cessazionista» (i carismi sono cessati), ma un «diversificazionista» (Dio agisce in modo diversificato in ogni periodo della storia della salvezza; questo magari lo spiegherò altrove all’occasione).

Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali osservazioni…
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Tuo_miracolo_Esc.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


domenica 18 novembre 2012

Vieni a prendere il tuo miracolo!




VIENI A PRENDERE IL TUO MIRACOLO!

1. Spot a effetto, ma biblicamente falso
     Io credo nel Dio sovrano che, riguardo ai miracoli a suo arbitrio e secondo i casi, risponde «sì», «no», «non ora» o «la mia grazia ti basta» (2 Cor 12,9). Altra cosa è il «mercato dei miracoli» di ogni tipo e ai «miracoli a bacchetta», con cui viene presentato un «Dio» al servizio del taumaturgo cristiano di turno.
     Ho ricevuto da parte del «Ministero Evangelistico il Tabernacolo» un invito a un evento per il 24 Novembre 2012 a Marcianise (CE) dal titolo «È il tuo momento! Vieni a prendere IL TUO MIRACOLO!». Nell’annuncio si spiega: «Forse ti stai chiedendo da tempo: “Riuscirò a guarire da questa malattia prima o poi? Riuscirò a essere completamente libero?”. Allora questo è IL TUO MOMENTO! VIENI A PRENDERE IL TUO MIRACOLO! Ti aspettiamo!».
     Sul manifesto si legge inoltre: «Serata di liberazione & guarigione».
     La persona in causa, che promette tali miracoli, è un certo Joe Ferreyra, di cui fornisce il sito ed un esempio su YouTube di tali tipi di incontri.

2. Osservazioni e obiezioni
     Lo slogan è quindi: «VIENI A PRENDERE IL TUO MIRACOLO!». La «Serata di liberazione & guarigione» è oramai programmata. Oramai «Dio» non può più sottrarsi al ruolo, che gli hanno affibbiato e, volenti o nolenti, deve semplicemente fare la sua parte!?
     Il Dio sovrano viene reso così il «pozzo di san Patrizio», basta buttare una monetina, esprimere un desiderio ed è fatta! Il Dio vivente viene degradato a una macchinetta automatica di bibite o di oggetti, dove basta inserire qualche soldo, che qualcosa uscirà! Questo non è il Dio della Bibbia, che ha creato l’uomo a sua somiglianza. È il Dio carismaticista, che esoteristi cristianizzati, spesso provenienti dal Sud America, si sono creati a loro propria immagine e somiglianza!
     Esperienze gnostiche, mistiche, esoteriche, occultistiche, magiche fatte in diversi ambiti del mondo occulto (nel Sud America tali esperienze sincretistiche si chiamato macumba, umbanda, santeria, vudù, ecc.) vengono ricondotte alla logica del carismaticismo. Come nella magia bianca si crede di potersi servire di «entità» a proprio piacimento, nel mondo carismaticista si è convinti di poter fare una cosa simile di Dio stesso, per compiere guarigioni trascendentali. Tale pensiero magico cristianizzato è assolutamente da rifiutare! […]

Sul sito segue il resto dell’articolo.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Tuo_miracolo_MeG.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}