Visualizzazione post con etichetta millennio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta millennio. Mostra tutti i post

martedì 7 giugno 2016

Rapimento e dintorni 2: Confronto con Andrea Belli e Abele Longo



RAPIMENTO E DINTORNI 2
Confronto con Andrea Belli e Abele Longo
.

In un primo articolo ho affrontato alcune tesi escatologiche di Fernando De Angelis, così come risultano per iscritto, a cui si aggiungono alcune nostre conversazioni telefoniche. Tali tesi sono state discusse pubblicamente anche da altri. Qui di seguito commento specialmente quelle di Andrea Belli e le risposte dategli da Abele Longo. Lascio i loro contributi così come sono, aggiungo solo alcune migliorie redazionali, per elevare la leggibilità.
     Essendo troppo complicato riportare qui le linee principali delle posizioni, poiché risulterebbe parziale e incomprensibile, riporto soltanto lo schema del confronto. Il lettore potrà leggersi l’intero scritto sul sito.
.
1.  LE TESI DI ANDREA BELLI E ABELE LONGO
.
1.1.  LE TESI DI ANDREA BELLI
1.2.  LE RISPOSTE DI ABELE LONGO
2.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI
.
2.1.  OSSERVAZIONI AD ANDREA BELLI
2.2.  OSSERVAZIONI AD ABELE LONGO
.
Consigliamo al lettore di leggere l’intero articolo sul sito e, poi, se ne avesse la necessaria competenza, potrebbe intervenire nel merito qui.
     [→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Rapim_dint2_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: https://groups.google.com/forum/#!forum/fede-controcorrente/join

.
.
ATTENZIONE! Questo articolo presenta un tema delicato e ha un carattere specialistico, perciò non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo aver LETTO L’INTERO ARTICOLO SUL SITO (clicca sul link alla fine), ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!

giovedì 26 maggio 2016

Rapimento e dintorni: Confronto con Fernando De Angelis



RAPIMENTO E DINTORNI
Confronto con Fernando De Angelis
.
1.  LE TESI DI FERNANDO DE ANGELIS [→ Sul sito]
.
2.  LE MIE OSSERVAZIONI E OBIEZIONI
.
2.1.  ALCUNE PREMESSE [→ Sul sito]
.
2.2. L’APOCALISSE DI GESÙ: Si veda ad esempio questa traccia.
     ■ Il Figlio dell’uomo viene dapprima come un lampo e raccoglie presso di sé i credenti (Mt 24,27s).
     ■ Poi seguono giorni di afflizione con stravolgimenti cosmici (v. 28); ciò corrisponde nel profeti al «giorno del Signore».
     ■ Infine, seguono due locuzioni temporali: «e allora» (gr. kaì tóte), ossia dopo tali cose. «E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria» (v. 30). Questo è il ritorno nel regno. Egli manderà i suoi inviati in tutte le direzioni, per raccogliere gli «eletti» (= Israeliti rimasti in terra durante il «giorno del Signore»), perché entrino nel regno (v. 31).
.
Perciò, secondo «l’apocalisse di Gesù», è ben possibile un ritorno del Signore in due fasi, divise dal «giorno del Signore»: prima le «aquile» si radunano presso il Signore, poi seguono gli sconvolgimenti apocalittici e, infine, il Messia-Re viene con gran potenza e gloria, per instaurare il suo regno storico. Quando le aquile si raduneranno intorno al carname, non leggiamo di una discesa immediata, per accompagnare Gesù nell’ultimo tratto, ma seguono dapprima i giorni di afflizione in terra.
     Che Gesù insegnasse il rapimento dei credenti, è mostrato in altri brani, in cui Egli parlò dell’arrivo fulmineo del Messia (Lc 17,24), aggiungendo che nel giorno, che sarà manifestato, il credente non deve cercare di assicurare il suo possesso, né la sua vita (vv. 30s.33); anzi, succederà che di due persone contigue «l’una sarà presa, e l’altra lasciata» (vv. 34s). Si verrà attratti dal Signore (altrove si dice «nell’aria»), come quando le aquile si radunano intorno a un cadavere (v. 37).
     A stravolgere tutti gli altri brani, come egli accusa gli altri, ci pensa chi vuole «stirare» tutto a una sola tesi: non esisterebbe un rapimento o esso corrisponderebbe solo a una mezza salita con biglietto di ritorno immediato in terra.
.
2.3. L’APOCALISSE DI GIOVANNI: A quella che ho chiamato «l’apocalisse di Gesù», si aggiungano i seguenti elementi. In Apocalisse 19 non si parla né di rapimento né di risurrezione; quindi tale evento è successo prima. In Apocalisse 7,9s troviamo, in cielo, già glorificata, «una folla immensa, che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano» (Ap 7,9). Per stare davanti al trono di Dio e per servirlo giorno e notte nel suo tempio (v. 15), essi dovevano essere già risorti; infatti, i morti credenti non vanno in cielo, ma in Paradiso, dove attendono la risurrezione.
     Le cosiddette «nozze dell’Agnello» (Ap 19,7ss), ossia il rinnovamento eterno del patto del Messia-Re con tutti i credenti della storia, non vengono celebrate all’arrivo in terra, ma prima della partenza dal cielo. Infatti, dopo il giudizio storico sulla prostituta Babilonia, tale «immensa moltitudine» è già nel cielo (v. 1) ed è composta da «tutti i suoi servitori, voi che lo temete, piccoli e grandi» (v. 5; v. 8 santi). Solo dopo, il cielo viene visto come aperto (v. 11), e il Messia-Re è pronto a scendere in terra (v. 12s-14ss), a capo dei suoi eserciti (v. 14). Non si parla di gente, che gli viene incontro, perché rapita, ma di una battaglia (v. 19ss). Iniziano il regno millenniale e lo stabilimento della giustizia (vv. 3-4a). Solo allora si legge che «essi tornarono in vita e regnarono con Cristo mille anni» (v. 4).
     Chi risusciterà qui? Solo i martiri del «giorno del Signore», ossia quelli che «non avevano adorata la bestia né la sua immagine, e non avevano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano»! Dove sono tutti i santi dell’antico e del nuovo patto? Essi, per essere tra i «beati», devono aver già partecipato alla prima risurrezione, per così regnare con Cristo quei mille anni (v. 6). Con chi ha, quindi, l’Agnello festeggiato le sue nozze? [...]
.
2.4. LA CASA DEL PADRE (Gv 14) [→ Sul sito]
2.5. ACCOMPAGNARE PER L’ULTIMO TRATTO? [→ Sul sito]
.
[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Rapim_dint_Esc.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: https://groups.google.com/forum/#!forum/fede-controcorrente/join
.

martedì 3 marzo 2009

Un giorno divino è di mille anni? Parliamone 04-03-09

UN GIORNO DIVINO È DI MILLE ANNI? PARLIAMONE


In opere letterarie e in articoli presenti in internet si afferma continuamente, in modo ovvio e scontato, che i giorni della creazione sarebbero stati lunghi periodi di tempo, chi afferma di 1.000 anni e chi di 7.000 anni. Poi si afferma che l’ultimo giorno della creazione, quello in cui Dio si sarebbe riposato, durerebbe fino ad oggi; inoltre ne sarebbero passati già circa 6.000 anni. Tale speculazione allegorica è stata usata dapprima dai Giudei; non a caso nel 2009 ritengono di essere nell'anno 5.770 dalla creazione. Ad esempio, su Wikipedia si legge: «Il calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al 3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C.; la creazione viene posta al 25 Elul o 25 Adar di tale anno (22 settembre o 29 marzo 3760 a.C.). Perciò ad esempio nell'anno gregoriano 2006 inizia l'anno ebraico 5767». Chi segue questa teoria, conclude perciò che presto verrà la fine del mondo, al compimento dei 6.000 anni. Come abbiamo detto nell’articolo «Un giorno divino è di mille anni?», tutto ciò contraddice le parole di Gesù, secondo cui nessuno sa quando avverrà il tempo della fine, tranne il Padre celeste soltanto. [Continua la lettura: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Giorno_mille_parla_Ori.htm] Dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}


Inoltre, ecco gli ultimi articoli messi già in rete:

■ Soprannaturale e fotografia? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Soprannaturale_foto_parla_R34.htm

■ Maledizioni generazionali e genetica? Parliamone: http://puntoacroce.altervista.org/Temi/1-Maled_generaz_geni_parla_MeG.htm

■ Servi di Dio o di se stessi: http://puntoacroce.altervista.org/Artk/2-Servi_Dio_se-stessi_MeG.htm (Leader pentecostali e carismaticisti a confronto)