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lunedì 19 febbraio 2018

Grazia di Dio e risposta dell’uomo


GRAZIA DI DIO E RISPOSTA DELL’UOMO
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UN LETTORE MI HA SCRITTO QUANTO SEGUE: In questi ultimi mesi mi sono imbattuto nel calvinismo e nel pensiero riformato, avendo trovato qui a Napoli alcune persone, che sono in linea con questo pensiero. Parto dal presupposto che non trovo nella Scrittura una conferma al calvinismo. Ho molto apprezzato la tua sezione sul sito «Fede controcorrente», che tratta la dottrina della (doppia) predestinazione. Attualmente sto cercando di studiare due brani: Romani 8,28-30 ed Efesini 2,1-2. Nel primo brano non capisco esattamente cosa l’apostolo Paolo volesse intendere con «quelli che ha preconosciuti» (Rm 8,29), mentre nel secondo l’espressione «morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati» (Ef 2,1). Per caso hai già qualche articolo che tratta questi due brani? La maggior parte dei commentari, che utilizzo, dà un’interpretazione calvinista e il mio greco koinè non mi aiuta tantissimo! Grazie in anticipo per il tuo prezioso aiuto. {Emiliano Gattulli; 01/02/2018}
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Essendo un tema delicato, la MIA RISPOSTA si trova solo sul mio sito. 
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[→ CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Grazia_rispo_UnV.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: https://groups.google.com/forum/#!forum/fede-controcorrente/join
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ATTENZIONE! Quest’articolo presenta un tema delicato e ha un carattere specialistico, perciò non è per tutti. Per favore, non intervenire se, dopo aver LETTO L’INTERO ARTICOLO SUL SITO (clicca sul collegamento ipertestuale alla fine), ti rendi conto che ti manca la necessaria competenza in merito!
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martedì 22 aprile 2014

Giovanni 6,44 e la predestinazione



GIOVANNI 6,44 E LA PREDESTINAZIONE
Confronto fra Pietro Calenzo e Nicola Martella

1. ENTRIAMO IN TEMA: Qui di seguito vogliamo parlare del verme dell’ideologia nell’interpretazione, ossia come i convincimenti personali facciano travisare l’interpretazione di certi brani e come ciò snaturi la comprensione del testo, oramai slegato dal suo contesto. Ciò va di là da ciò, che afferma il mio interlocutore, avendomi egli solo fornito l’occasione per farlo.
     Il mio interlocutore ha lanciato nel suo gruppo la seguente domanda: «Perché Gesù disse e ci dice: Nessuno viene a Me, se il Padre mio, non lo attira? (Gv 6,44)». {Pietro Calenzo; 17-03-2014}
     Quanti sono intervenuti, nel rispondere a tale domanda, hanno applicato tutto a sé o ai giorni d’oggi. Alcuni hanno parlato di salvezza, sebbene il verso non ne accenni.
     Infine, lo stesso Pietro Calenzo, le cui simpatie con le idee deterministe del calvinismo ([doppia] predestinazione) sono conosciute, ha scritto: «Il “nessuno”, che Gesù indica, è abbastanza esplicito. Nessuno può andare al Signore Gesù, “se” (condizione essenziale) non viene attirato da Dio. Il contrappasso è il seguente: Se non si viene attirati da Dio, “nessuno” può andare a Gesù». {17-03-2014}
     E anche in seguito ha affermato: «Per la precisione il passo di Giovanni parla dell’impossibilità dell’uomo in Adamo di accostarsi a Dio, se non viene attirato o attratto dal Padre». {19-03-2014} Dov’è che Gesù parlò in tale contesto all’uomo o dell’uomo in Adamo? Gli unici, che aveva dinanzi a sé erano Giudei, membri del popolo eletto.
     Quindi, anche lui prescinde dal contesto letterario, storico, culturale e religioso, per portare le questioni a una dottrina generale per l’oggi.
     Qui di seguito riporto dapprima il confronto con Pietro Calenzo e poi spiego il tenore esegetico di Giovanni 6,44 nel suo contesto.

Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Il confronto; 3. Il tenore del brano; 4. Aspetti conclusivi.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Gv6_44_predest_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso.


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sabato 21 gennaio 2012

Calvinismo ed Evangelo

1. Un lettore mi ha chiesto pubblicamente: Navigando su Google ho trovato un’immagine di C.H Spurgeon con la seguente frase: «Negare il calvinismo equivale a negare l’Evangelo di Gesù Cristo». So che gli studi e insegnamenti di questo credente sono condivisi da molti. Sono rimasto senza parole nel leggere tale frase di Spurgeon, la quale mette il calvinismo al pari dell’Evangelo di Gesù Cristo. Cosa ne pensi tu, Nicola Martella? {Gianni Cascato; 21-01-2012}

2. A ciò rispondo come segue: Quando si trovano frasi del genere in giro, senza citazione della fonte, bisogna tener presente quanto segue.
    ■ Tale autore ha detto veramente tale cosa? Dove si trova? In giro ci sono varie frasi falsamente attribuire a C.H. Spurgeon, ossia che non si trovano in nessuna delle sue opere. Una classica frase è la seguente: «Pascere le pecore o divertire i capri?», tradotta anche così: «Cibare le pecore o divertire le capre?». Ho letto tempo fa che tale aforisma non si trova in nessuna delle opere di Spurgeon. Eppure viene continuamente citato come massima autorevole di Spurgeon.
    ■ Se Spurgeon ha detto tale frase, che cosa intendeva veramente? È facile interpretare in una frase ciò, che si vuole, quando manca il contesto.
    ■ In che cosa Spurgeon si riferiva al «calvinismo»? Egli intendeva la dogmatica di Calvino, la denominazione generale, la salvezza per grazia mediante la fede, la predestinazione biblica o la doppia predestinazione?
    ■ Quindi, conviene essere molto prudenti, quando si leggono aforismi del genere, che sono spesso quadri senza cornici e, a volte, non stanno neppure nella casa (opere) dell’autore, a cui vengono attribuiti.

Chiaramente tale frase, così espressa, è sbagliata e problematica. Grazie a Dio che l’Evangelo di Gesù Cristo si trova anche oltre il sistema denominazionale e dottrinale del calvinismo! Se il calvinismo scomparisse, come è successo ad altri fenomeni religiosi all’interno del cristianesimo durante la storia, l’Evangelo della grazia rimarrebbe valido, essendo testimoniato dalla sacra Scrittura. Altri credenti verrebbero rigenerati e si ergerebbero per testimoniare l’Evangelo della grazia, poiché toccati dallo Spirito Santo mediante la sacra Scrittura.

Meglio non abboccare e buon discernimento!

3. Per l’approfondimento: ► Calvinismo [http://puntoacroce.altervista.org/+At_Calvinismo.htm] (vari articoli).


martedì 14 giugno 2011

Ho amato Giacobbe e odiato Esaù (Mal 1,2s)

HO AMATO GIACOBBE E ODIATO ESAÙ (Mal 1,2s)
 
Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni: Pace, Nicola. Ho avuto uno scambio di vedute con un fratello inerente al tema, se Dio ama solo i salvati o anche i perduti. Mi è stato citato questo verso: «Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù». Gentilmente potresti dirmi se nel greco originale il testo è «odiato»? O si può tradurre in altro modo? Dio ti benedica.

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito: Si tratta della lingua ebraica e non del greco, sebbene Malachia 1,2s ricorra come citazione anche nel greco del NT (Rm 9,13). Non c’è dubbio che i termini ebraici «amato» e «odiato» intendano in genere cose simili all’italiano. Tuttavia, se si riconduce tale verso al contesto storico, culturale e letterario, esso ha un determinato significato, che è molto diverso da quello, che gli viene dato da chi fa certa ideologia dottrinaria.
     Si noti che in ebraico l’espressione «ho amato l’uno e ho odiato l’altro», applicata alle persone, significa semplicemente «amare l’uno più dell’altro» nel senso di «preferire l’uno più dell’altro». Ad esempio, ciò riguardava nell’AT due mogli dello stesso uomo, di cui una era preferita rispetto a un’altra (p.es. Lea e Rachele)… [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Amato_Giacobbe_R56.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}

~~> Discuti questo tema qui o su «Punto°A°Croce»: https://www.facebook.com/notes/puntoacroce/ho-amato-giacobbe-e-odiato-esa%C3%B9-mal-12s/10150269140242990

giovedì 18 novembre 2010

Confronto con una seguace della teologia riformata

CONFRONTO CON UNA SEGUACE DELLA TEOLOGIA RIFORMATA

Avevo scritto a una credente per farle i complimenti per quanto gestisce in rete. Ammetto che in quei giorni non mi sarei sognato di dover parlare con qualcuno di calvinismo e affini. Tuttavia, lei mi fece anche presente di gestire un sito «di stampo riformato, ciò che nel tuo sito chiami “sovrastrutture dottrinali”, ma contiene un po’ di tutto riguardo a ciò che concerne il cristianesimo, l’apologetica, ecc.». Spontaneamente ne è nata una discussione, a cui non ho potuto sottrarmi.
     Le risposi quanto segue. Quanto all’essere «riformato», come in altre cose (carismatici, avventisti, darbisti, giudaisti, ecc.), ho conosciuto chi nutre pacatamente le sue convinzioni e chi ne fa un cavallo di battaglia e una discrimina essenziale e vede me (e altri) come un campo di conquista. Sono abbastanza «tollerante» verso i primi, ma molto severo verso i secondi, essendo essi ideologi.
     Spontaneamente ne è nato un dialogo interessante con la mia interlocutrice. Abbiamo concordato la pubblicazione di questo dialogo, usando per lei uno pseudonimo. Questo confronto palesa abbastanza bene come funziona la percezione delle cose e il ragionamento di chi vive con una mentalità calvinista all'interno di una sovrastruttura, basata sulla «doppia predestinazione». [CONTINUA LA LETTURA: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Teologia_riformata-cfr_UnV.htm ] Solo dopo aver letto l'intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}