GIOVANNI
6,44 E LA PREDESTINAZIONE
Confronto fra Pietro Calenzo e Nicola
Martella
1. ENTRIAMO IN TEMA: Qui di seguito vogliamo parlare del verme dell’ideologia nell’interpretazione, ossia come i convincimenti
personali facciano travisare l’interpretazione di certi brani e come ciò
snaturi la comprensione del testo, oramai slegato dal suo contesto. Ciò va di
là da ciò, che afferma il mio interlocutore, avendomi egli solo fornito
l’occasione per farlo.
Il mio interlocutore ha lanciato nel
suo gruppo la seguente domanda: «Perché
Gesù disse e ci dice: Nessuno viene a Me, se il Padre mio, non lo attira? (Gv 6,44)».
{Pietro Calenzo; 17-03-2014}
Quanti sono
intervenuti, nel rispondere a tale domanda, hanno applicato tutto a sé o ai giorni d’oggi. Alcuni hanno parlato di salvezza, sebbene il verso non ne
accenni.
Infine, lo stesso Pietro
Calenzo, le cui simpatie con le idee deterministe del calvinismo ([doppia]
predestinazione) sono conosciute, ha scritto: «Il “nessuno”, che Gesù indica, è abbastanza esplicito. Nessuno può andare
al Signore Gesù, “se” (condizione essenziale)
non viene attirato da Dio. Il contrappasso è il seguente: Se non si viene attirati
da Dio, “nessuno” può andare a Gesù».
{17-03-2014}
E anche in seguito
ha affermato: «Per la precisione il passo di Giovanni parla dell’impossibilità dell’uomo in Adamo di accostarsi a Dio, se
non viene attirato o attratto dal Padre». {19-03-2014} Dov’è che Gesù parlò in
tale contesto all’uomo o dell’uomo in Adamo? Gli unici, che aveva dinanzi a sé
erano Giudei, membri del popolo eletto.
Quindi, anche lui prescinde dal contesto letterario,
storico, culturale e religioso, per portare le questioni a una dottrina
generale per l’oggi.
Qui di seguito
riporto dapprima il confronto con Pietro Calenzo e poi spiego il tenore
esegetico di Giovanni 6,44 nel suo contesto.
Sul sito sono presenti inoltre i seguenti punti: 2. Il confronto; 3. Il tenore del
brano; 4. Aspetti conclusivi.
[CONTINUA LA LETTURA:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Gv6_44_predest_Avv.htm]
Solo dopo aver letto l’intero
scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle
questioni in esso contenute?
ATTENZIONE: Quanto scritto sulle
bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può
diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito
«Fede controcorrente» e su altri associati a esso.
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Per favore, non intervenire se, dopo aver letto
l’intero articolo sul sito, ti rendi conto che ti manca la necessaria
competenza in merito!
Infatti fratello Nicola Martella: Attenzione all’uso strumentale e ideologico di versi del genere! Qui il Nazareno non intendeva parlare di predestinazione, rivolgendosi a coloro, che già appartenevano al popolo eletto!
RispondiEliminaInfatti frtello Nicola Martella: Attenzione a usare brani circostanziati per costruzioni ideologiche! Prima o poi, si troverà qualche verso da usare come «zeppa». ». ». Il nucleo attorno al quale si organizza l’intera visione teologica di Paolo è certamente l’annuncio del “disegno di Dio”. Lo si evince da Atti (20, 27), dove dichiara solennemente di aver annunciato “tutta la volontà di Dio”, e dalle lettere ai Romani (1, 4; 8, 28-31) e agli Efesini (1, 3-14), in cui vengono presentate in rapida successione le tappe fondamentali del disegno di Dio: predestinazione, vocazione, giustificazione e glorificazione. Atti (20, 27) Romani (1, 4; 8, 28-31) e agli Efesini (1, 3-14). Con la richiesta di una giusta e semplice risposta e spiegazione di questi ulteriori versetti ti saluto fraternemente. shalom