Visualizzazione post con etichetta Sofferenze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sofferenze. Mostra tutti i post

martedì 7 febbraio 2017

Perché Signore accade questo proprio a me?

PERCHÉ SIGNORE ACCADE QUESTO PROPRIO A ME?
.
1.  L’ESPERIENZA DELLA FUCINA: Il ferro si lamentava di essere estratto dalla montagna, che i suoi cristalli mischiato con la terra e calcare venissero distrutti nel calore del forno, di essere mischiato col carbone, di essere battuto. E ripetutamente fu riscaldato nella fucina, mischiato con la polvere di carbone, battuto, schiacciato in una lastra stretta e lunga. Poi, la barra di ferro fu limata e passata alla mola, fino a diventare bianca e pulita. Alla fine, rovente come il fuoco, avvenne lo shock nell’acqua fredda. Fu ancora lavorata con la mola, fino a che tale spada poté tagliare un foglio di carta. Ottenne un manico, riccamente decorato. Fu riccamente cesellata di fini motivi. Come un bene preziosissimo di puro acciaio, duro come la pietra e molto flessibile, fu custodito in un fodero prezioso. Il maestro aveva il privilegio di provarla, e con un colpo sicuro provò la spada contro ogni tipo d’oggetto: nulla poté starle a fronte e nulla poté incrinare il suo taglio.
.
2.  LE PROVE DEL CREDENTE: Anche noi ci lamentiamo spesso delle prove, che Dio ci sta dando. Pensiamo che siano troppo pesanti o che non ce le meritiamo per nulla. Crediamo che ci stiamo perdendo in qualità e quantità e che non sopravvivremo alla prova. Talvolta pensiamo addirittura che Dio non ci ami veramente e che ci sta trattando ingiustamente, visto quello che subiamo e soffriamo. Il Signore ha di mira il risultato, l’opera d’arte finale, di renderci duri e flessibili come l’acciaio, per poter affrontare tutte le sfide future, che verranno.
     Ora, noi vediamo l’oggi e volentieri ci accontenteremmo del risultato raggiunto. Tuttavia, Dio ha in mente di renderci qualcosa di impareggiabile, proprio un’opera d’arte.
.
SUL SITO SEGUONO L’INTERO SCRITTO, GLI EVENTUALI CONTRIBUTI DEI LETTORI E LE MIE OSSERVAZIONI
.
[CONTINUA LA LETTURA: http://diakrisis.altervista.org/_Cres/T1-Accade_a_me_Esc.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati a esso. ► Per ricevere e-mail di notifica sulle novità, ISCRIVITI ALLA MAILING LIST: http://groups.google.com/group/fede-controcorrente/subscribe
.
*** Discuti questo tema qui o sulla mia pagina di "Facebook": https://www.facebook.com/notes/fede-vivente/perch%C3%A9-signore-accade-questo-proprio-a-me/1414640135233883

mercoledì 28 gennaio 2015

Contrarietà e sofferenze della vita



CONTRARIETÀ E SOFFERENZE DELLA VITA

1. ANDARE CONTROVENTO: Ho letto un vecchio detto tedesco, che illustra la perizia marinara; in italiano essa recita così: «Tutto dipende non da come il vento soffia, ma da come dispongo le vele».
     In qualche modo, essa ha confermato una mia massima, scritta tempo fa sulle contrarietà: «Quando il vento forte soffia in faccia, o si perde tempo a lamentarsene e magari a imprecare contro, o si usa l’occasione per alzare le vele e salpare».
     Le contrarietà della vita sono spesso sorgente d’insofferenza, mal di vita, prove e dolori. Perciò, aggiungo quest’altra mia riflessione sulle sofferenze: «Le sofferenze sono sempre un banco di prova: o ci si auto-commisera, entrando nel labirinto della depressione, o si accetta la sfida e, combattendo, si diventa tenaci e vittoriosi».

2. DOMANDE DI LAVORO (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione):
            ■ Che cosa genera nella mia vita ricorrenti contrarietà?
            ■ Che cosa genera nella mia vita ricorrenti insofferenze, fastidi e mal di vita?
            ■ Quanto «concorso di colpa», quindi responsabilità, ho io perché si generino certe tempeste nella mia vita?
            ■ Come mi pongo dinanzi alle prove della vita? Con rassegnazione? Con autocommiserazione? Elaborando le cause? Come occasione per testare le mie forze? Come occasione per reagire e combattere? Oppure come?
            ■ Quante volte si tratta di «tempeste in un bicchiere d’acqua», ossia costruite dalla mia mente, ma in effetti inesistenti?
            ■ Come mi rapporto con Dio durante le reali tempeste della mia vita?
            ■ Come mi rapporto con i fratelli e la mia chiesa locale, quando mi trovo nella sofferenza e nella prova? Mi isolo? Cerco viepiù la comunione fraterna? Chiedo aiuto concreto a qualche credente in particolare di sostenermi nella mia battaglia?

Sul sito seguono i contributi dei lettori e le mie eventuali risposte.
     [CONTINUA LA LETTURA: http://www.diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Contrarieta_Avv.htm] Solo dopo aver letto l’intero scritto sul sito, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute?
     ATTENZIONE: Quanto scritto sulle bacheche o nei gruppi gestiti da Nicola Martella o inviato per e-mail, può diventare oggetto di un nuovo tema di discussione o un contributo sul sito «Fede controcorrente» e su altri associati ad esso.


lunedì 24 giugno 2013

Sofferenza e fede

SOFFERENZA E FEDE

«Non sempre Dio ci aiuta ad aggirare la sofferenza, ma ci aiuta ad attraversarla» (attribuito a Johann Albrecht Bengel, 1687-1752; tradotto e adattato dal tedesco da Nicola Martella).

Chi ha un’immagine lacunosa di Dio e aderisce a un «evangelo a poco prezzo«, crede che Dio sia lo «zio buono», tutto sentimenti e caramelle. Quando, poi, arrivano le sofferenze si trovano sconcertati, come se accadesse qualcosa di innaturale e anormale in questa vita.
     Le reazioni alla sofferenza sono le più diverse. Allora, alcuni si mettono a dubitare dell’amore di Dio. Oppure cominciano a dubitare di se stessi, come se la loro fede non fosse realmente vera. Altri dediti al misticismo troveranno la facile via di vedere in ciò una specie di demonizzazione e cercheranno il prossimo santone unto, per farsi togliere la presunta maledizione. Altri ancora si allontanano da Dio o cadono in un buco nero di depressione e auto-commiserazione.
     Le sofferenze fanno assolutamente parte della vita, anche di quelle dei credenti, nessuno escluso. I motivi perché soffriamo sono vari. A volte ciò dipende dalle nostre scelte sbagliate. Altre volte dagli altri, che ci trattano con malvagità. Altre volte ancora le sofferenze vengono dal fatto che viviamo in un mondo affetto da corruzione e peccato. Poi, ci sono i casi in cui Dio ci manda sofferenze per metterci alla prova (cfr. Giobbe), per motivi di disciplina, per purificarci e così via. Ci sono altri casi, in cui Dio vuole che ci facciamo bastare la sua grazia. Ci sono, inoltre circostanze, in cui Satana chiede a Dio di poterci vagliare.
     Mi fermo qui per dare ai lettori occasione di completare il quadro esistenziale e biblico e di dare anche la loro personale testimonianza in merito.
 


Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema): 2 Corinzi 12,8s; Geremia 30,15; Giobbe 1,9ss; 2,4s; Luca 22,31s; Romani 8,18.22s; 2 Corinzi 1,6; 2 Timoteo 2,3; Ebrei 2,10; 1 Pietro 4,12ss; 5,8s. I brani si trovano scritti per esteso sul sito.

     [CONTINUA LA LETTURA: www.diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Soffer_fede_Avv.htm ] Solo dopo aver letto l’intero scritto, voi che rispondereste nel merito alle questioni in esso contenute? {Nicola Martella}